tag:blogger.com,1999:blog-90757538460402400012024-02-07T04:17:58.522-08:00difendere e promuovere le scuole serali pubblichesito a sostegno di una iniziativa fatta da docenti, studenti, cittadine e cittadini, liberi da pregiudizi e corporazioni, impegnati per la difesa e la promozione delle scuole serali pubblichecoordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.comBlogger113125tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-76948610035953745092017-03-31T03:33:00.000-07:002017-03-31T03:45:29.597-07:00DOVE ERAVAMO RIMASTI?!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggO96RhuVx_rCE-KInfCqnmj0sXLZONwnOh9PN03QoelHXeHQpCLYqMq0m7uR89vkibpwWU1d59xccQ3qquCA7Pc4MBiZIlkWkat4J4Wl7fYfuWdjOvTgZTksOqhIEXGK0UkGwJ_cbJKc/s1600/riprendiamo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="128" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggO96RhuVx_rCE-KInfCqnmj0sXLZONwnOh9PN03QoelHXeHQpCLYqMq0m7uR89vkibpwWU1d59xccQ3qquCA7Pc4MBiZIlkWkat4J4Wl7fYfuWdjOvTgZTksOqhIEXGK0UkGwJ_cbJKc/s200/riprendiamo.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">Riprendiamo a scrivere su questo blog dopo un lungo periodo di assenza per cui vogliamo scusarci con quanti ci seguivano con interesse e ci hanno considerato punto di riferimento e sicura fonte di notizie utili sull’argomento dell’Istruzione degli Adulti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">Nel frattempo “molta acqua è passata sotto i ponti” ma noi non siamo rimasti fermi! Abbiamo partecipato a più eventi, scritto articoli, alimentato il dibattito sull’IdA nella speranza di impedire la catastrofe e addirittura di cavare qualcosa di buono dalla nuova normativa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">Il “riordino dei corsi serali” è ormai al suo secondo anno di attuazione su tutto il territorio nazionale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">I problemi sono molti, la confusione è tanta!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">Ma vogliamo riprendere invitandovi alla lettura dell’interessante e completa riflessione, che vale anche come punto sulla situazione attuale, fatta dal collega Domenico Piperis nell’articolo <a href="http://www.marconibari.it/marc256/index.php?option=com_content&view=article&id=1553:tradizione-e-innovazione-nel-futuro-dei-corsi-serali&catid=7&Itemid=109"><span style="color: red;">“TRADIZIONE E INNOVAZIONE NEL FUTURO DEI CORSI SERALI”</span></a> pubblicato sul sito dell’IISS “Marconi – Hack” di Bari.
</span></div>
Nazzareno Coriglianohttp://www.blogger.com/profile/05671195428319426091noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-61602323099579855822015-04-28T00:12:00.001-07:002015-04-28T00:36:54.660-07:00L’INSOSTENIBILE INCOERENZA DELL’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGFUomjXrRIUoVMPNk5jkIXDSKH-4CKcU-Z6i4cKVTMNmTi3R0YItR6n-TiVC6yyCA80BGRFFA7bU22hhwHLuAYVHTRqdXMjAnngic4TUPXv0i_LlCNE_6LMeikz5xbKPeGtUjNMP8ZjM/s1600/IMG_1125.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="centro per l'istruzione degli adulti di Bari" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGFUomjXrRIUoVMPNk5jkIXDSKH-4CKcU-Z6i4cKVTMNmTi3R0YItR6n-TiVC6yyCA80BGRFFA7bU22hhwHLuAYVHTRqdXMjAnngic4TUPXv0i_LlCNE_6LMeikz5xbKPeGtUjNMP8ZjM/s200/IMG_1125.JPG" title="sede del CPIA di Bari" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La sede del CPIA di Bari</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><i>articolo già pubblicato su OrizzonteScuola.it, <b>a cura di Domenico Piperis*</b> </i><br /><br />Terminate, com’è noto, il 15 febbraio u.s. le preiscrizioni on-line alla classe prima delle scuole secondarie di secondo grado, gli Uffici Scolastici Territoriali (UST) hanno richiesto alle scuole di ogni ordine e grado i dati previsionali dell’organico classi per avviare l’iter volto a definire gli organici di diritto per l’anno scolastico 2015-2016. Questa fase, per le ricadute che ha sull’organizzazione scolastica in generale (gestione soprannumerari, trasferimenti), è così importante da obbligare l’Amministrazione, in caso di errata previsione dell’organico di diritto, a porvi rimedio in sede di organico di fatto. Ciò è senz’altro positivo, ma nei fatti è poco idoneo a garantire un servizio scolastico pubblico efficiente ed efficace (ammesso che abbia ancora un senso qualificare con tali aggettivi il settore pubblico, dopo il depauperamento economico e morale che lo ha investito). <br /><br />I percorsi d’istruzione di secondo livello (ex Corsi serali), pur potendo usufruire per le iscrizioni di termini di scadenza più ampi rispetto alle scuole del mattino (v. Circolare n. 51 del 18/12/2014 “Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2015/2016” che recita: “… Il termine di scadenza per le iscrizioni ai percorsi di istruzione degli adulti è fissato di norma al 31 maggio 2015 e comunque non oltre il 15 ottobre 2015. Con successiva nota saranno fornite più precise indicazioni circa le modalità di iscrizioni e i modelli di domanda. …”), si ritrovano a dover invece rispondere alla stessa regola che governa queste ultime, con evidenti ricadute più restrittive sulla qualità del servizio scolastico offerto all’utenza adulta. <br /><br />Per i corsi d’istruzione di secondo livello, incardinati nelle scuole di appartenenza, infatti, definire la pianta organica in relazione soltanto alla serie storica degli alunni iscritti non è più sufficiente se disgiunta dai periodi didattici richiesti dal nuovo assetto didattico (v. Circolare n. 34 del 1 aprile 2014 “Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2014/2015 - Trasmissione schema di Decreto Interministeriale.” che recita: “… A partire dell'anno scolastico 2014-2015 la dotazione organica delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 4, comma 6, del D.P.R. 263/2012 e' definita per i percorsi di secondo livello, di cui all'articolo 4, comma 1, lettera b), in relazione all'assetto didattico ed organizzativo di cui agli articoli 4 e 5, tenuto conto che i rispettivi quadri orari sono pari al 70 per cento di quelli previsti dai corrispondenti ordinamenti, sulla base dei dati comunicati dal dirigente scolastico dell'istituzione scolastica al competente ufficio scolastico regionale con riferimento alla serie storica degli studenti iscritti con riferimento alla Tabella D – Scuola Secondaria di secondo grado del Contingente di organico per l’anno scolastico 2014/2015 allegata. …”).<br /><br />Il misconoscimento di questi periodi didattici da parte degli UST preclude l’attivazione dei relativi gruppi di livello conducendo all’automatica sottostima dell’organico classi (v. D.I. del 10/4/2014 “Linee Guida per il passaggio al Nuovo Ordinamento (Art.11, Comma 10, D.P.R 263/2012)” che al par. 3.4 -I Gruppi di livello- recita: “… Elemento fondamentale per la personalizzazione dei percorsi, che pone al centro le competenze dell’allievo adulto, è l’organizzazione per gruppi di livello. Tale organizzazione è relativa ai periodi didattici di cui all’art. 4 del Regolamento, che costituiscono il riferimento per la costituzione delle classi e possono essere fruiti anche in due anni scolastici. ...”). <br /><br />I Corsi serali, obbligati come sono a stimare anzi tempo l’organico classi, riescono a malapena a farsi autorizzare, nell’organico di diritto, le classi del triennio, ma mai anche le classi del biennio (salvo a provvedervi, come già detto, con l’organico di fatto ma con esiti così incerti che se la cosa si concretizzasse per davvero avrebbe quasi del prodigioso), così minando la coerenza del corso di studi poiché a settembre non sarà possibile attivare il primo periodo didattico e i correlati gruppi di livello. E pensare che proprio i gruppi di livello avrebbero dovuto rappresentare fin dallo scorso anno scolastico lo scenario didattico più innovativo dell’IDA riformata. <br /><br />L’incoerenza tra ciò che le Linee Guida dicono e la prassi amministrativa è così insostenibile che si fatica a credervi, ma di fatto essa costringe i Corsi serali in una sorta di “sospensione temporale” laddove il “nuovo” tarda a vedersi e il “vecchio” ancora indugia a lasciare il posto al primo (… ma alla fine come potrebbe farlo?). Questo è il senso racchiuso all’interno del titolo, perché se non la si vuole chiamare incoerenza come altro potremmo inquadrarla?<br /><br />Può sembrare paradossale ma penso che proprio l’organico sarà il tallone d’Achille dell’IDA riformata, così essa, mentre cerca con fatica di adeguarsi alle nuove regole (nonostante le Linee Guida siano state diramate più di un anno fa), si troverà sicuramente ancora impreparata il 31.8.2015, data che il Regolamento ha sancito per la cessazione dei Corsi serali del “vecchio ordinamento”. Infatti, da quando i CPIA hanno cominciato ad operare –cioè fin dall’a. s. 2012-2013, anche se in via sperimentale- nulla di ciò che le Linee Guida avevano delineato (patto formativo, gruppi di livello, strutturazione delle UDA capitalizzabili, certificazioni, formazione on-line, flessibilità dell’anno scolastico e dei periodi didattici, ecc.) è stato realizzato (fatta salva la riduzione degli organici, unica cosa che finora ha funzionato davvero bene). <br /><br />È utile, pertanto, comprenderne più a fondo le ragioni di tutto questo, partendo proprio da una riflessione sui periodi didattici e sulle problematiche che scaturirebbero se ne fosse negata l’attivazione.<br /><br />Stabilito che per gruppo di livello debba intendersi un’aggregazione di studenti aventi uguali bisogni formativi, riconosciuti dopo un’accurata indagine sul loro pregresso sia scolastico che lavorativo e formalizzati nel “patto formativo” individuale, è logico ipotizzare che senza i periodi didattici non sarebbe possibile costituire i relativi gruppi di livello e, conseguentemente, neanche stabilire il numero di classi in organico. <br /><br />Entrando nel merito della questione, messi da parte i CPIA, che non sono riusciti a produrre nulla di significativo sul fronte dell’auspicata ottimizzazione del settore (evitando di parlare del caos organizzativo in cui si dibattono), avrebbero dovuto essere proprio gli UST, a mio parere, a fare un po’ di chiarezza, anziché con incredibile insipienza agire complicando ulteriormente il processo di riforma. Gli UST dovrebbero cogliere l’esigenza organizzativa dei Corsi serali di avviare tutti i periodi didattici compreso il primo perché, impedendone nell’organico di diritto la costituzione, si avrebbero ripercussioni negative sulla carriera degli studenti che, se in possesso solo della certificazione del primo periodo didattico del primo livello, verrebbero privati della possibilità di acquisire la certificazione necessaria per il passaggio al secondo periodo didattico del secondo livello. <br /><br />E pensare che per poter avviare un periodo didattico basterebbero 25 alunni per ogni periodo (v. Circolare n. 36 del 10 aprile 2014 “DPR 263/12 a.s. 2014/2015: Istruzioni per l'attivazione dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti (CPIA) e per la determinazione delle dotazioni organiche dei percorsi di istruzione degli adulti di primo livello [art. 4, comma 1, lett. a)], di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana [art. 4, comma 1,lett. c)] e di secondo livello (art. 4, comma 1, lett. b)]. Trasmissione Schema di Decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze.” che, al par. “B.4 Percorsi di secondo livello – assetti didattico-organizzativi” recita: “I percorsi di secondo livello di Istruzione tecnica, di Istruzione professionale e di Liceo artistico di cui al D.P.R. 29 ottobre 2012, n. 263, art. 4, comma 1, lettera b) sono articolati in tre periodi didattici strutturati come indicato all'art. 4, comma 3.<br /><br />Come previsto dalla Circolare n. 34 del 1 aprile 2014, il primo e il secondo periodo didattico possono essere attivati con almeno 25 studenti; il terzo periodo didattico che si identifica con la classe terminale, al fine di garantire la necessaria continuità didattica nella fase finale del corso di studi, può essere costituito con un numero pari ai secondi periodi didattici purché comprendano almeno 10 studenti.<br /><br />Al fine di assicurare lo svolgimento dei corsi di cui al citato art. 4, comma 1, lettera b), in particolare, l'avvio del primo e del secondo periodo didattico per gli indirizzi di studio coerenti con le specifiche esigenze delle diverse realtà territoriali, è possibile derogare dal numero di 25 alunni, purché si adottino assetti didattico-organizzativi che consentano di rientrare nei limiti di spesa previsti, con una più razionale utilizzazione delle risorse umane mediante:<br /><br />a. l'aggregazione di studenti di indirizzi, articolazioni e opzioni diversi della stessa tipologia di istituzione scolastica: tecnica o professionale o artistica per le discipline comuni: "Lingua e letteratura italiana", "Lingua inglese", "Storia", "Matematica" per il primo, secondo e terzo periodo didattico e altre eventuali discipline comuni;<br /><br />b. l'aggregazione di studenti di indirizzi, articolazioni e opzioni diversi dell'istruzione tecnica per "Diritto ed economia", "Scienze integrate (Fisica)", "Scienze integrate (Chimica)", "Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica", "Tecnologie informatiche" per il primo periodo didattico;<br /><br />c. l'aggregazione di studenti di indirizzi, articolazioni e opzioni diversi dell'istruzione professionale per le discipline di indirizzo comuni del primo biennio;<br /><br />d. l'aggregazione di studenti di indirizzi diversi di liceo artistico per le discipline di indirizzo comuni del primo biennio, del secondo biennio e dell'ultimo anno;<br /><br />e. l'aggregazione di studenti della stessa tipologia di istituzione scolastica: tecnica o professionale o artistica, di diversi indirizzi, articolazioni e opzioni per unità di apprendimento comuni alle discipline dei diversi indirizzi, articolazioni e opzioni.”<br /><br />In che modo definire, a fronte di tutto ciò, la negazione della formazione delle classi del primo periodo didattico se non come un “indebito atto amministrativo”?<br /><br />Se i Corsi serali non possono attivare il primo periodo didattico non possono nemmeno rilasciare la certificazione prescritta dalla normativa per il passaggio degli studenti dal primo al secondo periodo didattico del secondo livello. Come potrebbero agire, allora, i Corsi serali per risolvere il problema della mancata attivazione del primo periodo didattico? Nel rispondere a tale interrogativo considererò tutte le opzioni possibili, persino quelle improbabili:
<br />1) rifiutare l’iscrizione dell’adulto;
<br />2) inserire comunque l’adulto in una classe del secondo periodo didattico;<br />3) attivare corsi di riallineamento. <br />La prima opzione –intrinsecamente provocatoria– non è praticabile, perché costringerebbe l’adulto o a rinunciare agli studi o a rivolgersi a un istituto privato, ma in questo caso con oneri per lui intollerabili che potrebbero semmai essere sopportati solo se compensati da una significativa riduzione dei tempi di conseguimento del diploma. <br />La seconda non è ugualmente praticabile da parte di un Corso serale che operi con serietà, poiché pur potendo esso concedere la certificazione mediante un generico esame di ammissione, lo farebbe ben sapendo di concederlo a un adulto con competenze nemmeno lontanamente paragonabili a quelle raggiungibili alla fine del primo periodo didattico, e ciò quindi porrebbe quel Corso serale nella condizione di commettere il reato di falso in atto pubblico. <br />L’unica ipotesi fattibile sarebbe la terza, ma anche in questo caso vi sono difficoltà non trascurabili. Infatti, facciamo l’ipotesi di un adulto che, interessato soprattutto al conseguimento di un diploma del percorso di secondo livello, sia privo anche del titolo del percorso di primo livello. Egli, quindi, dovrebbe conseguire prima tale titolo presso il CPIA e poi la certificazione di superamento del primo periodo didattico del secondo livello presso un Corso serale, per essere poi ammesso alla frequenza del secondo periodo didattico del secondo livello. Ma come potrebbe costui acquisire la certificazione se il Corso serale non può attivare il primo periodo didattico? <br /><br />Qui, subentra il “patto” tra CPIA e Corsi serali, atto ad aggirare l’ostacolo.<br /><br />Infatti, la certificazione verrebbe fatta conseguire in due tempi, vale a dire prima frequentando il secondo periodo didattico del primo livello presso il CPIA, acquisendo con ciò le competenze nelle materie generali, e poi frequentando corsi di riallineamento creati ad hoc presso il Corso serale, acquisendo le competenze nelle materie specifiche di indirizzo. Purtroppo, pur mettendo da parte i dubbi più che fondati circa la validità didattica di siffatti corsi di riallineamento (del resto poco fattibili a fronte delle scarse risorse a disposizione delle scuole, e comunque insufficienti a svolgere tutte le ore previste dal primo periodo didattico) anche questa terza ipotesi non sarebbe più praticabile alla luce delle ultime disposizioni ministeriali, cioè della Circolare n. 28 del 10 gennaio 2014 e della Circolare n. 6 del 27/02/2015 stabilenti che gli adulti se hanno manifestato la volontà di proseguire gli studi per il conseguimento del diploma del secondo ciclo, devono iscriversi al primo periodo del secondo livello e non essere indirizzati dal CPIA alla frequenza del secondo periodo del primo livello. <br /><br />Infatti la Circolare n. 28 del 10 gennaio 2014 “ Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2014/2015.” asserisce che: <<… In attesa della definizione delle linee guida, applicative del Regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263, si fa riserva di fornire istruzioni in relazione alle iscrizioni ai percorsi di istruzione per gli adulti, il cui termine di scadenza resta fissato al 31 maggio 2014. In ogni caso, a partire dall’a. s. 2014/2015, i corsi erogati, compresi quelli che si svolgono presso gli istituti di prevenzione e pena, sono riorganizzati nei percorsi di cui al DPR n.263/2012: a) percorsi di istruzione di primo livello; b) percorsi di istruzione di secondo livello; c) percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana. Ai percorsi di istruzione di primo livello, destinati agli adulti anche stranieri, possono iscriversi anche coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, in coerenza con quanto previsto dall’art.3, commi secondo e terzo, del D.M. n.139/2007. Ai percorsi di istruzione di secondo livello (ex corsi serali), destinati agli adulti anche stranieri, possono iscriversi anche coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che, già in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, dimostrino di non poter frequentare il corso diurno.>> <br /><br />Mentre, ancora più esplicitamente, la Circolare n. 6 del 27 febbraio 2015 “Iscrizioni ai percorsi di istruzione per gli adulti a.s. 2015/2016.” afferma che: <<… Nel prossimo anno, dunque, i percorsi di primo livello e i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana sono realizzati dai CPIA; i percorsi di secondo livello, invece, sono realizzati dalle istituzioni scolastiche di secondo grado presso le quali funzionano i percorsi di istruzione tecnica, professionale e artistica, rimanendo in esse incardinati, a tal fine individuate nei piani di dimensionamento definiti dalle Regioni. Pertanto, dall'a.s. 2015/2016 gli adulti (coloro che hanno compiuto i 18 anni d'età) che, avendone titolo, intendono conseguire un diploma dell'istruzione tecnica o professionale o artistica, dovranno iscriversi alle istituzioni scolastiche presso le quali sono incardinati i corrispondenti percorsi di secondo livello che provvederanno tempestivamente a trasmettere la domanda di iscrizione in copia al CPIA di riferimento; gli adulti, invece, che intendono conseguire il titolo di studio conclusivo del primo ciclo o il titolo attestante la conoscenza della lingua italiana a livello A2 o che intendono sviluppare e potenziare le competenze di base connesse all'obbligo di istruzione dovranno iscriversi direttamente ai CPIA. …>>.<br /><br />Se tutto ciò che si è detto sinora non dovesse bastare a dare il senso del conflitto fra prassi amministrativa e indicazioni ministeriali, ci sarebbe in realtà anche da porre all’attenzione un altro caso di incoerenza che coinvolge i docenti dichiarati soprannumerari per effetto della riduzione dei quadri orari dei Corsi serali dalle 28 ore/sett. del vecchio ordinamento alle 22 h/sett della “riforma” (pari al 70% dei corrispondenti corsi diurni), trasferiti d’ufficio anziché essere mantenuti in organico d’istituto. Eppure, a tal riguardo, la normativa parla chiaro perché, prevedendo un tale esito, ne disponeva il loro mantenimento in organico d’istituto (v. la già citata Circolare n. 34 del 1 aprile 2014 “Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2014/2015 - Trasmissione schema di Decreto Interministeriale.” o la Nota prot. n. 6753 del 27 febbraio 2015 - “Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2015/2016 - Trasmissione schema di Decreto Interministeriale.” che recitano:<<… Per quanto riguarda i percorsi di secondo livello (ex-corsi serali), che rimangono incardinati presso gli istituti di secondo grado, la prevista riduzione dei quadri orari, il cui monte ore sarà pari al 70% dei corrispondenti corsi diurni, non comporterà riduzione alla dotazione organica e le eventuali economie potranno essere utilizzate, prioritariamente, per lo sviluppo dei percorsi di secondo livello e, in via subordinata, per altre esigenze delle istituzioni di secondo grado.>>.<br /><br />Altro che sviluppo dei percorsi di secondo livello, bisognerebbe parlare piuttosto di sottosviluppo di essi, perché è a questo stato che si stanno riducendo i Corsi serali in nome del contenimento della spesa pubblica (vedi contingente di organico regionale).<br /><br />È evidente, alla luce di tutto questo, che gli UST dovrebbero favorire e non ostacolare l’attivazione del primo periodo didattico dei percorsi di secondo livello, a meno che non vogliano di proposito indebolire l’impianto riformatore dell’IDA già di per sé deficitario. Intanto il MIUR, benché in ritardo rispetto ai tempi che sarebbero stati necessari per levare i CPIA dallo stato di stallo in cui versano, ha avviato, con Nota prot. n. 2276 del 18/03/2015 “Misure nazionali di sistema, ex art. 11, co. 10, DPR 263/12: Piano Attività per l’Innovazione Dell’Istruzione degli Adulti (PAIDEIA) – Avvio attività”, seminari interregionali, per fare il punto della situazione e dare impulso alla riforma. Ma, ci riuscirà? Vedremo come andrà a finire. Intanto registriamo che gli esiti finora raggiunti sono non solo deludenti, ma anche in controtendenza rispetto agli obiettivi fissati nelle Linee Guida e, infine, sicuramente indignitosi per un Paese civile.<br /><br /><br /> (*) <i>docente presso il Corso serale - Progetto “Sirio” - dell'IISS "G. Marconi" di Bari, membro di direzione del Comitato per la Difesa e la Promozione delle Scuole Serali Pubbliche</i></span></span></div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-30985457706633856972014-10-14T01:47:00.000-07:002014-10-14T01:47:20.226-07:00AS 2014/2015, “PARTONO” I CPIA !?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhydJfrmlRtdgEXeGW6iM0inyLq-Xs6isPnjocIy0x0bsMJKtQGP7pD1vkM8cmXiiS2idTaZKRGcBFby_ejEhZ9LZKJwifMK8j2HdP-nxIUjjkvFuwMqGZFiJM68XqYRkO14yV0F0XnGV8/s1600/Baratro_CPIA.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhydJfrmlRtdgEXeGW6iM0inyLq-Xs6isPnjocIy0x0bsMJKtQGP7pD1vkM8cmXiiS2idTaZKRGcBFby_ejEhZ9LZKJwifMK8j2HdP-nxIUjjkvFuwMqGZFiJM68XqYRkO14yV0F0XnGV8/s1600/Baratro_CPIA.jpg" /></a><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">Abbiamo
atteso che iniziasse questo A.S. 2014/2015 con la sincera speranza che i fatti
smentissero le nostre più nere previsioni a proposito del riordino dei Corsi
Serali e dell’Istruzione degli Adulti in generale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">Abbiamo
ingenuamente immaginato che, dopo averlo a ragione contrastato, tale riordino
partisse almeno con tutte le carte in regola:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">con la struttura
sistemata ed il personale opportunamente aggiornato;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">con le reti di
servizio tra i vari soggetti scolastici avviate e ben consolidate;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">con le commissioni
per il patto formativo individuale già formate ed operanti;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">con i libretti
personali e i patti formativi individuali già sottoscritti ed in mano agli
studenti;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">con le linee guida
chiare su cui veniva illustrato almeno un esempio di organizzazione didattica
per gruppi di livello;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">ecc.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">Insomma,
abbiamo ritenuto, come è normale e giusto ritenere, che si partisse almeno essendo
preparati e pronti!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">Questa
nostra ingenua illusione poggiava sul fatto che era legittimo aspettarsi
risultati efficaci dal lavoro del Gruppo Tecnico IDA (per le linee guida) e
dalla “Sperimentazione Assistita” con cui, nel corso dell’a.s. 2013/2014, si è voluto
provare sul campo l’organizzazione di nove CPIA scelti in altrettante Regioni
del territorio nazionale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">Ora,
il Gruppo Tecnico Ida si è rivelato la proverbiale montagna che ha partorito il
topolino. Se diamo un’occhiata alle linee guida (e noi ce le siamo addirittura
studiate) appaiono minimali e di scarsa utilità pratica mentre ci si aspettava
che fosse uno strumento chiarificatore di tanti punti del Regolamento. Vi
troviamo un’accozzaglia di ovvietà, la ripresa di concetti triti e ritriti, la
ripetizione degli stessi concetti, tal quale (copia e incolla), già presenti
nel Regolamento. L’unico apporto operativo e concreto è rappresentato dalle
tabelle su cui viene dettagliata la suddivisione delle ore per le varie
discipline (per ogni specializzazione)
derivanti dall’abbattimento al 70% delle ore dei corrispondenti corsi diurni,
per il qual risultato, meramente contabile, certamente non era necessario un
consesso di Esperti. Ad esempio, è inutile che sulle linee guida si ribadisca
che il 20% dei percorsi si possano fare anche on-line (questo ce lo dice già il
regolamento), in esse sarebbe stato opportuno scrivere in che modo, con quali
mezzi, in quali periodi, con quali docenti e per quali utenti. Ancora, è
inutile ribadire l’opportunità di organizzare la didattica modulare non più per
classi ma per gruppi di livello (il principio è già espresso nel regolamento);
occorreva chiarire definitivamente il concetto scrivendo come superare
l’organizzazione per classi (quando ancora gli organici vengono assegnati in
funzione di queste) indicando con esempi concreti l’organizzazione dei gruppi
di livello. Sappiamo bene (per averci provato) che è veramente difficile
progettare ciò ma proprio per questo l’assenza di indicazioni concrete sulle
linee guida contraddice la funzione delle stesse. E poi, piuttosto che indicare
i titoli di quanto andava inserito sul libretto personale dell’alunno, dalle
linee guida ci si aspettava un concreto modello di libretto e magari la
concreta indicazione delle modalità di individuazione e verifica dei crediti
formativi. Risulta chiaro che senza questi concreti contributi le linee guida
non assolvono il loro compito, appunto, di guida al processo di riordino.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">Abbiamo
il sospetto che la critica da noi espressa fosse già nella consapevolezza dello
stesso Gruppo Tecnico (o almeno, per onestà intellettuale, nella mente dei suoi
maggiori esponenti) se, come è vero, partì da loro l’esigenza e la proposta
della sperimentazione assistita forse con la speranza che emergessero dal
territorio le soluzioni concrete atte a colmare le lacune delle linee guida.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">I
risultati delle sperimentazioni assistite non sono a tutti noti, o non ci sono
o sono insignificanti o disomogenei, in ogni caso sicuramente inutili
altrimenti si sarebbero precipitosamente riversati, quale modello da seguire,
nelle singole istituzioni scolastiche. Le sperimentazioni assistite,
certamente, un risultato lo hanno mostrato e cioè la grandissima difficoltà
(praticamente una “missione impossibile”) a porre in atto il modello
organizzativo previsto oltretutto “senza oneri per le Finanze Pubbliche” e
quindi, semmai, la logica conseguenza sarebbe dovuta essere quella di
soprassedere e studiare un’altra forma di riordino per migliorare la qualità
dell’Istruzione degli Adulti. Ma si è deciso di compiere comunque il salto nel
buio!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">Noi
abbiamo seguito più da vicino la sperimentazione in Puglia partecipando a tutti
i convegni ed eventi mediatici messi in atto per diffondere entusiasmo fuori
luogo ed inopinato ottimismo. Il risultato ad oggi (con l’anno scolastico ormai
abbondantemente avviato) è che i CPIA individuati dalla Regione Puglia non
hanno ancora un codice meccanografico, ad essi sono stati assegnati Dirigenti o
di prima nomina o di scarsa esperienza e, persino il primo e, almeno inizialmente, entusiasta Dirigente del CPIA
sperimentale, da tutti ritenuto, come era logico, il naturale prosecutore della
sua esperienza con la dirigenza del 1° CPIA di Bari<i>, </i>è stato sostituito,
non si sa perché, da un altro Dirigente. I docenti dei CTP continuano a dipendere
amministrativamente dagli Istituti di provenienza. Quindi questi CPIA sono
colpevolmente fermi, le reti territoriali di servizio, individuate solo sulla
carta e attraverso una scandalosa suddivisione territoriale basata unicamente
sulla consistenza numerica dei soggetti ma senza alcun riguardo alle distanze
ed alle contiguità di zona (suscitando il disappunto ed il malcontento generale
anche perché i promessi 4 CPIA a Bari si sono ridotti a 2), non sono mai state
avviate di fatto. Tutto tace. Non ci sono indicazioni. Nessuno assume
responsabilità. Come se non fosse cambiato nulla. Salvo che nel frattempo
l’anno è cominciato con la riduzione d’orario fino alle classi quarte mentre,
per le quinte la scelta tra vecchio orario ed orario ridotto era facoltativa,
tanto per aggiungere, con qualche grado di libertà in più, confusione a confusione.
Inoltre la decimazione delle cattedre c’é stata ed è stata pesantissima.
Nonostante quanto previsto nella C.M. n. 36 del 10/04/2014 e cioè <i>“...per i percorsi di secondo livello (ex
corsi serali)...la prevista riduzione dei quadri orari...non comporterà
riduzione della dotazione organica e le eventuali economie potranno essere
utilizzate prioritariamente per lo sviluppo dei percorsi di secondo livello e
in via subordinata per altre esigenze delle Istituzioni di Secondo Grado.</i>”,
abbiamo assistito al trasferimento di docenti del Corso Serale in cui insegno in
altra sede lasciando una penuria di organico tale da compromettere seriamente un’adeguata
organizzazione e lo sviluppo dei nuovi percorsi come, ad esempio, l’avvio di quei
percorsi di eccellenza più brevi riservati ai i capaci e meritevoli e a chi è
in possesso di molti crediti formativi (come richiederebbero sia il Regolamento
che le linee guida con i così detti gruppi di livello). Ad ulteriore
aggravamento della situazione è intervenuto l’USR Puglia che operando tagli
indiscriminati (per ridurre la spesa pubblica quando ancora ci riecheggiava nei
cervelli l’annuncio del Premier RENZI che avrebbe investito sulla scuola) ha
preso di mira prioritariamente i Corsi Serali azzerando i primi bienni per cui
non si capisce chi e su quali basi deve certificare l’assolvimento del primo
periodo didattico del secondo livello. Di questo sono diretto testimone poiché
al Corso Serale dove presto servizio non è stata concessa la prima classe
nonostante il consistente numero di iscritti la maggior parte dei quali si sono
presentati puntualmente a scuola fin dal primo giorno. Ci stiamo ancora
amaramente chiedendo se è questo il riconoscimento del merito a questo Corso
Serale (dichiarato dallo stesso MIUR) per aver saputo condurre al conseguimento
del diploma il marò SALVATORE GIRONE (trattenuto in INDIA per le ormai
notissime vicende) grazie al notevole impegno (anche extrascolastico) dei suoi
docenti per la necessaria attività didattica on-line; grazie alla perfetta
organizzazione da loro studiata e messa appunto (per la prima volta) dell’Esame
di Stato on-line; grazie alla indubitabile bravura dell’eccezionale candidato
ma anche, e soprattutto, grazie alla flessibilità del Progetto SIRIO che,
opportunamente utilizzata come in questo caso, si è dimostrata vincente. La
risposta che ci viene più ovvia è la constatazione che in questo Paese è, da
tempo, in atto la gara a distruggere ciò che funziona e a demotivare chi
lavora. In questo generale stato di abbandono ogni Istituzione Scolastica si
arrangia come può. Ogni Istituzione Scolastica, in assenza di chiare direttive,
è costretta ad interpretare a suo modo, magari a seconda delle proprie esigenze
o convenienze, quanto previsto dal Regolamento che è ormai legge dello Stato. Così
aumenta la confusione, il disorientamento, l’ingiustizia e la percezione di una
diffusa illegalità. Vediamo Corsi Serali che, inopinatamente espropriati del
primo biennio e con le famose Commissioni non ancora definite ed operanti, sono
praticamente costrette ad accogliere tutti in terza anche in assenza della
prevista certificazione. Ciò configurandosi quale ingiusta disparità di
trattamento con quanto avviene o potrebbe avvenire per gli alunni di altri Corsi
Serali. Poi ci sono quelli che, attraverso una larga interpretazione di quanto
effettivamente previsto dal Regolamento solo per i più capaci e meritevoli,
promettono, nei loro manifesti informativi, improbabili riduzione dei tempi.
Alla faccia della serietà degli studi, di tutte le belle parole profuse sul miglioramento
della qualità dell’Istruzione degli Adulti e, soprattutto, alla faccia della
tanto strombazzata necessità di introdurre finalmente la “meritocrazia” in
questo Paese. Ma ormai ci stiamo abituando a vederci proiettati in pratica, con
ogni nuova riforma, esattamente nel verso opposto a quello dichiarato a parole
e nelle intenzioni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">Abbiamo
pensato, anche sperato, che la situazione descritta fosse solo in Puglia ma,
consultando molti colleghi in tutta Italia, giungiamo alla conclusione che
purtroppo la possiamo considerare abbastanza generalizzata.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">Allora
ci vengono alla mente tutti i momenti in cui abbiamo previsto e messo in
guardia pubblicamente tutti sulla catastrofe a cui andavamo incontro. Pensiamo
a tutte le volte in cui abbiamo denunciato che l’unico vero obiettivo di tale
riordino era contabile (unico obiettivo sicuramente già raggiunto) e che nulla
importava seriamente della qualità dell’I.D.A.. Non è un caso se anche i più
strenui difensori (commoventi ingenui sognatori) di questo stravolgimento si
dimostrano delusi di come siano andate le cose.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">Per
il bene del nostro Paese, della Scuola Serale Pubblica, dei nostri alunni e per
amore del nostro lavoro, abbiamo sinceramente sperato di risultare, nei fatti,
appartenenti alla schiera dei “gufi”, inguaribili pessimisti che vedono tutto
nero, e a quella delle “cassandre” che prevedono sciagure. Ma i fatti ci
consegnano, purtroppo, alla schiera dei “chiaroveggenti” e la cosa che ci
lascia sgomenti è la constatazione di quanto sia facile smascherare la malafede
o prevedere il fallimento di costoro che pretendono di governarci e di
progettare il nostro futuro!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial;">Nazzareno Corigliano*<o:p></o:p></span></i></div>
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">* Presidente del
Comitato per la Difesa e la Promozione della Scuola Serale Pubblica e Docente
del Corso Serale SIRIO dell’IISS “G. Marconi” di Bari</span></div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-75383730263427716732014-04-16T04:29:00.000-07:002014-04-16T04:29:52.391-07:00BARI: LETTERA DEL PROF. GIOVANNI DI PINTO SULLA GESTIONE DEL PERSONALE DOCENTE NELLE SCUOLE CARCERARIE<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4UZooGZqhixf4UBHhYNCcJHxJe-MqgIz3Zf3TnUBlI7Ny3RTJox05aQsKRyvri7_DZwRG7wnChgFDIWLUk2-NokRMxvpltrxB3wHoWJWSM6VrNXlMGR4wLcYJTMBf6SgeW7rzgGNmLMk/s1600/scuola_reclusi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4UZooGZqhixf4UBHhYNCcJHxJe-MqgIz3Zf3TnUBlI7Ny3RTJox05aQsKRyvri7_DZwRG7wnChgFDIWLUk2-NokRMxvpltrxB3wHoWJWSM6VrNXlMGR4wLcYJTMBf6SgeW7rzgGNmLMk/s1600/scuola_reclusi.jpg" height="152" width="200" /></a></div>
Il prof. Giovanni Di Pinto, attraverso il racconto del proprio vissuto, evidenzia i punti deboli dell'attuale sistema normativo afferente la gestione del personale docente destinato all'educazione degli adulti nei reclusori italiani.<br />
La lettera, che egli ha inviato al Comitato, viene volentieri qui di seguito pubblicata.<br />
<br />
<br />
<br />
<i>" Gentilissimi Colleghi, <br />salve sono il Dott. Giovanni Di Pinto. Vorrei sottoporre alla Vostra attenzione la questione del titolo che consente a noi docenti di scuola primaria di accedere al ruolo speciale carcerario (tipologia di posto: "QN"). A tal fine, Vi ricordo alcuni articoli del nostro CCNL 2006/2009. L'art. 63 del CCNL comparto scuola 2006/2009 al c. 1) stabilisce che la formazione in servizio si realizza anche attraverso strumenti che consentono l'accesso a percorsi universitari, per favorire l'arricchimento e la mobilità professionale mediante percorsi brevi finalizzati ad integrare il piano di studi con discipline coerenti con le nuove classi di concorso e con profili considerati necessari secondo le normative vigenti. Il Testo Unico dell'ordinamento scolastico, il D.LGS. n° 297/94 al quale fanno sempre riferimento, i diversi CCNI e le ordinanze sulla mobilità,all'art. 135 istituisce un ruolo speciale per l'insegnamento nelle carceri al quale il docente di scuola primaria può accedere se in possesso di un apposito CORSO DI SPECIALIZZAZIONE ISTITUITO E AUTORIZZATO D'INTESA CON IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA. IN PRATICA ATTRAVERSO TALI CORSI (CHE NON VENGONO PIU' FATTI DAL 1998, una vera vergogna!!) IL DOCENTE DI SCUOLA PRIMARIA PUÒ CHIEDERE IL PASSAGGIO AL RUOLO SPECIALE, UN RUOLO IDENTIFICATO CON LA SIGLA "QN". L'ART. 64 DEL CCNL COMPARTO SCUOLA 2006/2009 AL COM. 8 AFFERMA CHE LA FORMAZIONE DEI DOCENTI SI REALIZZA ANCHE MEDIANTE L'ACCESSO A PERCORSI UNIVERSITARI BREVI FINALIZZATI ALL'INTEGRAZIONE DEI PIANI DI STUDIO IN COERENZA CON LE ESIGENZE DERIVANTI DALLE MODIFICHE DELLE CLASSI DI CONCORSOI E DEGLI AMBITI DISCIPLINARI. AL C. 9, del medesimo articolo citato, SI STABILISCE IL MINISTERO RICERCHERà TUTTE LE UTILI CONVERGENZE CON LE UNIVERSITÀ ITALIANE PER FAVORIRE L'ACCESSO AL PERSONALE INTERESSATO, IVI COMPRESO IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI FORMATIVI. AL C. 12, sempre del medesimo articolo, si dice che PER GARANTIRE EFFICACIA NEI PROCESSI DI CRESCITA PROFESSIONALE E PERSONALIZZARE I PERCORSI FORMATIVI SARANNO FAVORITE LE INIZIATIVE CHE FARANNO RICORSO ALL'APPRENDIMENTO IN RETE CON LA PREVISIONE DI "PARTICOLARI FORME DI ATTESTAZIONE E DI VERIFICA DELLE COMPETENZE". L'ART. 67 DEL MEDESIMO CCNL COMPARTO SCUOLA 2006/2009 AL C. 2 sottolinea CHE SONO SOGGETTI QUALIFICATI PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA LE MEDESIME ISTITUZIONI SCOLASTICHE (che potrebbero, eventualmente, subentrare COME PARTNER IN QUANTO LUOGHI FISICI CHE OSPITANO I DOCENTI), LE UNIVERSITA', GLI ISTITUTI PUBBLICI DI RICERCA. <br />P.Q.M, credo che sia opportuno, per esempio, istituire dei CORSI DI ALTA FORMAZIONE che consentano ai docenti di attivare i laboratori di italiano L2 negli istituti di pena per adulti e prima ancora di ACQUISIRE LA TITOLARITA' SU QUEI POSTI CHE OGGI SONO IDENTIFICATI E CENSITI DAL MIUR CON LA SIGLA "QN". CREDO, PERO', SIA OPPORTUNO RICHIEDERE AI DOCENTI CHE INTENDONO PARTECIPARE A TALI CORSI DI ALTA FORMAZIONE UN MINIMO DI REQUISITI DI ACCESSO; PER ESEMPIO, L'AVER PRESTATO SERVIZIO PER ALMENO 2 ANNI PRESSO UN CARCERE PER ADULTI, IL POSSEDERE UN CORSO POST LAUREA SULL’ITALIANO COME LINGUA SECONDA, L’ABILITAZIONE IN LINGUA INGLESE ALMENO DI LIVELLO B1, L'AVER PRODOTTO PUBBLICAZIONI INERENTI I CORSI PER ADULTI NEL CONTESTO DETENTIVO; ciò al fine di aver un substrato di competenze basilari sul quale poter costruire qualcosa di solido. Ho letto il CCNI sulla mobilità 2014/2015 e,a quanto pare,i posti di scuola primaria attivati nelle carceri non sono disponibili per le operazioni di mobilità!! Non vi sembra un paradosso in questo momento storico nel quale stanno venendo alla luce i CPIA?? Un momento nel quale la stessa c.m n°34 del 1 aprile 2014 ribadisce,nel paragrafo dedicato all’Istruzione degli Adulti, a chiare lettere che i corsi della scuola dell’obbligo attivati negli istituti di pena devono essere inequivocabilmente ricondotti ai percorsi di cui all’art. 4 comma 1 lettera c), ovvero ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana,cioè i corsi di lingua italiana come lingua seconda(italiano L2)!!!!Cerchiamo di far luce su tale dilemma. I posti di scuola primaria facenti parte del carcere sono incardinati nell'organico (prima) dei CTP ed ora dei CPIA!! L'art. 1 dell'O.M. n° 455 del 1997 lascia ben comprendere che i posti attivati presso gli istituti di pena appartengono ai CTP. Ma i vari UST, compreso quello di Bari, sostiene che i posti di scuola primaria attivati presso gli istituti di pena appartengono ai circoli didattici; se ciò fosse vero ,allora sulla mio cedolino non dovrebbe esserci la dicitura “SMS …”! Ciò dimostra che i posti di scuola primaria attivati nelle carceri appartengono ai CTP; per cui allo stato attuale i percorsi d’istruzione degli adulti ( primaria e secondaria di 1° grado)sono incardinati in alcune scuole medie che sono anche sedi di CTP!!! LEGGENDO la c.m. n° 34 del 1 aprile 2014 al paragrafo inerente l’Istruzione degli adulti è espressamente detto che i corsi attivati negli istituti di pena sono da ricondursi ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana (A1 e A2). La pubblicazione del DPR 263 del 29 ottobre 2012 sulla G.U. del 25/02/2013 ha reso pienamente attuativo il D.M. 25 ottobre 2007, nel quale l’art. 7 comma 1) del D.M. 25 ottobre del 2007 stabilisce che l’assegnazione dei docenti ai centri può avvenire anche attraverso la valorizzazione di appositi titoli culturali ed esperienze professionali maturati nel settore,mentre l’art. 9 comma 3) sancisce che i 2 docenti della scuola primaria debbono possedere la competenza per l’insegnamento di una lingua straniera (del resto, con l’utenza non autoctona dei ctp l’insegnamento della lingua italiana si configura come seconda lingua; ecco spiegato il motivo per cui si parla di italiano L2 quando l’utenza è straniera). Ma sui posti di scuola primaria, pur essendo disponibili in organico di diritto, ogni anno scolastico, non vengono mai trasferiti docenti di ruolo, dei titolari di cattedra?? Ogni anno quei posti, identificati con la sigla”QN”,che appartengono, di diritto, ai ctp vengono assegnati a docenti assolutamente impreparati non solo nel lifelong learning (apprendimento permanente), ma nel settore dell’italiano come lingua seconda e dell’intercultura(oramai i ctp si configurano come quei siti di accoglienza dell’utenza non autoctona,nei quali promuovere l’integrazione linguistica,sociale e culturale delle molteplici etnie) .Questo "enigma" credo proprio che debba essere risolto!! Gentilissimi Colleghi, io ho inviato diverse segnalazioni all’ex responsabile della formazione del personale docente, il Dott. Piscitelli, al Sottosegratario Toccafondi, al Dott. Tucci, al Dott. Amelio e all'ex Capo Dipartimento, la Dott.ssa Stellacci (la quale mi aveva promesso che avrebbe sottoposto la questione agli Uffici competenti) alla Dott.ssa Palumbo, attuale responsabile della Direzione Generale per l’Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti Formativi delle Regioni”, all’ex Ministra Carrozza e a quella attuale!! Dunque, se, come sostiene il grande Preside ORAZIO COLOSIO (cultore della disciplina “Educazione degli Adulti”, Coordinatore di una rete di CTP, consulente esterno nel tavolo tecnico IdA per la creazione dei CPIA), non serve un titolo di specializzazione per insegnare nelle carceri,allora il MIUR dovrebbe diramare in tempi celeri una CIRCOLARE ESPLICATIVA AGLI UFFICI SCOLASTICI TERRITORIALI nella quale si dica che nell'organico dei CPIA sono compresi anche i posti di scuola primaria attivati nelle carceri,perchè non mi sembra giusto che un docente con laurea ed abilitazione all'insegnamento(per.es. la A/043) può diventare titolare di cattedra negli istituti di pena ed un docente docente di scuola primaria che possiede il titolo di accesso(diploma magistrale o laurea) con relativa abilitazione non può acquisire la titolarità sui posti di scuola primaria attivati negli istituti di pena. Ma noi della primaria chi siamo figli di un Dio minore???? Eppure io oltre ad una laurea in Scienze dell'Educazione e della Formazione ed in Pedagogia ho conseguito una specializzazione in Pedagogia Interculturale, un perfezionamento nell'insegnamento della lingua italiana come lingua seconda,nell’insegnamento della lingua italiana a studenti arabofoni e nel language testing!!!!! Ho persino pubblicato un testo sull'approccio autobiografico nel contesto detentivo, sono stato coinvolto, anche in questa occasione con una pubblicazione sulla mia esperienza didattica maturata nel carcere giudiziario di Trani, nel report ufficiale di tutti i PRAP d'Italia! Ho meritato anche un plauso scritto dal Preside per il laboratorio giornalistico dal titolo ”Il cammino”!! Questa "barzelletta" del ruolo speciale noi docenti la stiamo ascoltando da diversi anni!!! Il DPR n°263 del 29 ottobre 2012 ridisegna l'architettura dell'IdA, ma se gli attori di tale riforma non sono motivati e preparati (non specializzati) questa struttura potrebbe crollare!! Vi ringrazio vivamente per la vostra ingente disponibilità, professionalità e serietà. Non mi rimane che andare in qualche programma per raccontare questa "STORIA INFINITA" che ha il sapore di un sogno irrealizzabile reso tale da una classe dirigenziale che conosce, forse, solo la teoresi e non la prassi didattica nei contesti IdA.<br />Cordialmente f.to Giovanni Di Pinto"</i></div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-56730718090180903282014-04-10T11:27:00.000-07:002014-04-10T11:29:22.102-07:00ROMA: PUBBLICATE LE LINEE GUIDA DEI CPIA<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Il MIUR ha pubblicato le <b>Linee Guida per i CPIA</b>, che dovrebbero definire il passaggio al nuovo ordinamento dell’istruzione degli adulti, così come previsto nell’art. 11, comma 10 del D.P.R. 29 ottobre 2012, n. 263.<br />
Le Linee Guida sono state redatte sulla base delle proposte elaborate dal Gruppo Tecnico Nazionale per l’Istruzione degli Adulti istituito con decreto dipartimentale 5 marzo 2013, n. 6 e successive integrazioni e modifiche. Il gruppo, coordinato dal Direttore della Fondazione CENSIS, ha visto la partecipazione di esperti designati da IX commissione della conferenza delle Regioni, ANCI, UPI, Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Organizzazioni Sindacali del Comparto Scuola, INDIRE, INVALSI, ISFOL, nonché da esperti provenienti dalle istituzioni scolastiche.<br />
A breve, il <b>Comitato per la difesa e la promozione delle Scuole Serali</b> pubblicherà le proprie considerazioni e osservazioni sul dispositivo che qui di seguito viene allegato.<br />
Per leggere le Linee Guida è sufficiente cliccare sul seguente link:<br />
<a href="http://www.giuseppesimone.it/comitato/LINEE_GUIDA_CPIA_2014" target="_blank"><b>Linee Guida CPIA 2014</b></a> (<i>file in formato .pdf</i>)</div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-6323768926036666272013-11-21T03:50:00.002-08:002013-11-22T13:32:10.932-08:00CORSI SERALI, CPIA E LA DERIVA BUROCRATICO-CENTRALISTA DELL’IDA<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc7680VlJvYW1jf35Bga7r1PSAGrWFkNX0gELE8jb_PBGvVWZO80jjqFjzhe-0Cw-dNRJ9kxzZwDiYhPWeGsIoX4taGIPw71-stJ-rPMav8sMvlCh7lowkpavUCrutBQ6n5zR_iaW9aeE/s1600/burocrazia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="156" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc7680VlJvYW1jf35Bga7r1PSAGrWFkNX0gELE8jb_PBGvVWZO80jjqFjzhe-0Cw-dNRJ9kxzZwDiYhPWeGsIoX4taGIPw71-stJ-rPMav8sMvlCh7lowkpavUCrutBQ6n5zR_iaW9aeE/s200/burocrazia.jpg" width="200" /></a></div>
<b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">di Domenico Piperis*</span></b><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Dopo cinque mesi dall’approvazione in Consiglio dei Ministri del Regolamento sui CPIA (D.P.R. 29.10.2012 n. 263 del 4 ottobre 2012) che, come è noto, ha ridisegnato <i>al ribasso</i> l’offerta formativa per l’istruzione degli adulti nel nostro Paese, il MIUR, con Decreto Interdipartimentale del 5 marzo u.s., mise in piedi un’équipe col nome di “Gruppo Tecnico IDA” (“GTI”) per affidargli l’incarico specifico di redigere le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Tale incarico, che risulta a dire il vero eccezionale poiché non menzionato in alcun luogo dello già citato D.P.R. n.263/12, evidenzia l’impasse in cui il MIUR si è ritrovato per non aver pubblicato da sé quelle Linee in tempo utile, nel corrente anno scolastico, per avviare i nove progetti assistiti di CPIA (costituiti sperimentalmente con Nota prot. n. 1231 del 19 settembre 2013 in Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia), e per applicare il Regolamento alle prime quattro classi dei Corsi serali di scuola secondaria superiore (di fatto, ciò sta avvenendo senza modificare i quadri orari previgenti, ma solo adattando i programmi alla riforma del 2° ciclo).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">A fronte di ciò, la nomina del GTI appare per quello che è realmente: un disperato tentativo di presentare le Linee guida <i>almeno</i> prima della data fissata per la cessazione dei CTP e Corsi serali del previgente ordinamento (prevista il 31 agosto 2015).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Il tutto sembra rivelarsi paradossale: i CPIA che avrebbero dovuto essere avviati, in via sperimentale, <i>dopo</i> la pubblicazione delle Linee guida, sono stati avviati <i>prima di essa e, quindi, in realtà non con lo scopo di valutarne l</i>’efficacia e l’efficienza operativa, <i>ma solo per cercare di fornire al</i> GTI un qualche dato contingente da cui prendere spunto ( o, piuttosto, forse, vera ispirazione) per cominciare ad abbozzare quelle Linee. Così facendo, nulla si potrà dire di serio sui risultati conseguiti dai CPIA, avendo essi lavorato senza basarsi su direttive scritte (un vero e proprio “procedere a vista”), ma né, tantomeno, sul lavoro del GTI che si limiterà ad elaborare un mero documento descrittivo dell’attività svolta dai CPIA.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Si tratta senz’altro di un così bel pasticcio tale da farci intuire quanto difficoltoso sia porvi rimedio, infatti non è un caso che non si sappia ancora nulla sull’avanzamento dei lavori del GTI (e soprattutto sul <i>come</i> essi stiano procedendo), e che gli stessi CPIA già stiano mostrando preoccupanti segni di immobilismo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Non è inutile, pertanto, provare a individuare le ragioni di fondo di questo “pasticcio”: esse sembrano radicarsi nella decisione presa dal legislatore di creare un CPIA, a mio avviso, burocratico e centralistico, cioè un CPIA più simile a un’azienda (e, per di più, a costo zero) che a una scuola autonoma, con vocazione anzitutto burocratica (basti vedere il controllo degli organici che esso eserciterà) che pedagogica. Pensare che il CPIA sia stato concepito come una rigida organizzazione gerarchica trova riscontro nel documento del MIUR, “<i>10 passi verso i CPIA</i>”, laddove quest’ultimo sembra essere caratterizzato proprio in tal modo, come risulta a pag. 9 dalla slide n. 3. Qui, il CPIA è delineato a mo’ di <i>accampamento militare romano (castrum)</i>, avente al centro la sede "principale" (il <i>livello amministrativo</i>) circondata dalle sedi didattiche (il <i>livello operativo</i>) che, a loro volta, sono circondate dalle sedi territoriali (il <i>livello formativo</i>). Siffatto sistema viene <i>spacciato</i> per ciò che in realtà non è, e cioè è presentato come una “rete” di scuole, in cui a queste ultime però non è dato rivestire il ruolo essenziale che nell’ambito dell’IDA assolutamente loro spetta, e così si ritrovano ridotte ad essere generiche sedi didattiche o "punti di erogazione" del servizio (per intenderci, metaforicamente, come fossero indistinti distributori di <i>carburante</i>), e tale ruolo si è deciso di farlo passare in mano alle <i>sedi territoriali</i> (quindi a tutti, ma proprio tutti, i soggetti pubblici e privati che in qualche modo hanno a che fare con la formazione degli adulti), che assurgono a veri promotori dell’IDA, reputati capaci di stimolare, calamitare e orientare gli adulti nell’esercizio del loro diritto allo studio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Queste, quindi, le ragioni individuabili a monte del “pasticcio-CPIA”. Proviamo ora a considerare le ragioni che ci sono a valle, in quanto da non sottovalutare affatto perché allo stesso modo di quelle si rivelano minacciose, come mostrato di seguito:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ol>
<li><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">la sovrapposizione di competenze nei percorsi di I livello (primo e secondo periodo) tra CPIA e Corsi serali</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">la <i>possibile</i> sovrapposizione di competenze nei percorsi di II Livello tra CPIA e Corsi serali</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">la didattica per livelli nei percorsi di II livello</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">il problema dell’organico di diritto nelle scuole secondarie di II Grado sedi di Corsi serali</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">la riduzione dei quadri orari dei percorsi di II livello al 70% dei corrispondenti percorsi del diurno, che va a “tagliare” la qualità dei corsi e il personale docente</span></li>
</ol>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">In merito al primo punto in elenco, mi preme sottolineare l’irrazionalità della norma di legge che attribuisce ai CPIA la competenza sugli insegnamenti generali afferenti ai due periodi del I Livello, dopo averla sottratta ai Corsi serali che invece da sempre ne erano detentori nei percorsi del 1° e 2° anno di studi. La proposta ha un’intrinseca vocazione anti-didattica perché costringerà gli studenti ad un’estenuante pendolarismo da una “sede didattica” di un CTP (per gli insegnamenti generali) a un’altra di un Corso serale (per gli insegnamenti tecnico-scientifici), ma anche perché calpesta il principio dell’unitarietà dell’azione didattica, fondandosi essa sulla valutazione costante e collegiale dei feedbacks provenienti dagli studenti, e sulla cooperazione dei docenti per raggiungere gli obiettivi didattici comuni. Penso che tale scelta sia stata fatta dal legislatore soprattutto al fine di rendere meno traumatico e drastico <i>il taglio degli organici dei CTP</i> che confluiranno nei CPIA.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Nel secondo punto, vi esterno quella che è la mia personale supposizione sul <i>come</i> la situazione attuale ben presto potrebbe evolvere, ossia la supposizione di un aggravamento delle problematiche delineate al primo punto, legato alla possibilità che possa venire attribuita ai CPIA anche la competenza sugli insegnamenti generali del 1° periodo del II Livello, essendo già stata loro accordata quella sui similari insegnamenti del I livello (Vedi primo punto). Parlo, quindi, di un possibile rischio, in quanto se è vero che una siffatta <i>ibridazione</i> di competenze non è contemplata dal Regolamento, è anche vero che è tradizione del nostro Paese porre in essere il classico assalto alla “diligenza” (<i>alias</i> Linee guida) al fine di inserire disposizioni <i>ad hoc</i> che soffochino o, comunque nel migliore dei casi, circoscrivano ancor più l’autonomia dei Corsi serali, autonomia che il legislatore, <i>grazie ai combinati disposti dell’ art. 3 comma 4 e dell’art. 4 comma 6 del Regolamento</i>, ha voluto invece salvaguardare “incardinandoli” nei rispettivi Istituti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">I più scettici penseranno che questa mia supposizione sia soltanto una grossolana esagerazione per il sol fatto che il Regolamento non è più emendabile, ma in realtà è proprio con questo loro modo di pensare che si arriva a trascurare il pericolo rappresentato dall’insorgenza di manovre atte a svuotare la portata dell’incardinamento, a metterlo in discussione, in quanto attualmente unica roccaforte grazie a cui i Corsi serali possono sperare di continuare a operare in autonomia. Insomma, penso non sia affatto un errore credere in una tale sup-posizione, perché, tra l’altro, assistiamo all’inesausto accanimento contro questo punto del Regolamento da parte dei fautori dei CPIA, che ne parlano con disappunto reputandolo il frutto della “miopia del legislatore”, ossia l’unico responsabile dell’infrangersi di ciò che per loro sarebbe stata una grande occasione, l’occasione di unificazione, ecc. ecc. e a quale scopo dicono ciò? Facile, immaginarlo: essi auspicano che il GTI gli faccia giustizia ripristinando, a loro dire, una delle “idee più innovative” del comma 632 della Legge 296/2006, disattesa nell’ultima versione del Regolamento. Ho il sospetto che a costoro, più della micidiale riduzione di organico che, a regime, colpirà CTP e Corsi serali del “vecchio ordinamento”, spaventi l’immutata autonomia dei Corsi serali. Per questo i Corsi serali devono continuare a vigilare attentamente sui lavori del GTI, e cioè per tenere quanto più lontano il pericolo di passare dal loro’"incardinamento" nelle scuole d’origine al loro "incatenamento" ai CPIA.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">La ragione inerente al terzo punto richiama una questione anch’essa molto delicata poiché, come sa soprattutto chi insegna nel triennio dei Corsi serali, non è affatto facile organizzare la didattica per livelli in presenza di studenti con crediti formativi (formali, informali e non formali) e/o debiti formativi da recuperare in itinere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><<<i>Quanti gruppi di livello è giusto formare? Come dovrebbe essere modificato il quadro orario per rispondere a tutte le esigenze di una didattica per livelli (concepita come superamento della didattica per classi)?</i>>>. Veri e propri dilemmi questi, domande di non facile risposta, e intanto mentre noi ci prepariamo a porcele (nello scongiurato più atroce dei casi), aspettando che un qualche “lume” si faccia intravedere nel “buio” delle sperimentazioni in atto, il GTI farebbe bene a guardare all’esperienza più che ventennale dei Corsi serali Progetto “Sirio e “Aliforti”, per scoprire, alla fine, che non è il <i>variabile</i> e <i>indistinto</i> “gruppo di livello” ma lo <i>stabile</i> e <i>definito</i> “gruppo classe” a porre le premesse per una frequenza efficace dell’adulto poiché è in esso che egli si identifica e si relaziona.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Se le questioni già evidenziate sono spinose, altresì quella posta al quarto punto non è da meno. Infatti, che ne sarà degli organici dei Corsi serali quando questi ultimi, il 31 agosto 2015, cesseranno? E i codici meccanografici che adesso li individuano, che fine faranno, cesseranno anche loro? E, ancora, ipotizzando che ciò diverrà realtà, nell’istituto sede di Corsi serali, l’organico docente diventerà unico nello stesso modo in cui è unico, tanto per intenderci, l’organico del personale ATA? Se la risposta fosse affermativa, e, a mio parere, non potrebbe non esserlo se si vuole dare un valore pratico al concetto d’"incardinamento" - in quanto pensato appositamente per arginare la coatta dispersione delle risorse umane qualificate operanti nei Corsi serali- , sarà necessario approvare una norma che garantisca la precedenza di tale personale nell’IDA. Se, invece, la risposta fosse negativa, niente potrà impedire il lento ma inesorabile depauperamento delle risorse umane dei Corsi serali, quale miglior presagio del loro declino totale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Infine, il caso richiamato nel quinto punto è correlato col quarto: la riduzione, operata dalla riforma, del quadro orario dalle 28 ore attuali alle 22-23 ore settimanali, comporterà inevitabilmente un taglio degli organici del 30% e una riduzione della qualità dell’offerta formativa. La soluzione da innescare al fine di placare tale “sete riduttiva” sarebbe da ricercarsi nella creazione dell’organico unico d’Istituto o, meglio ancora, dell’organico funzionale del corso serale, che stabilizzerebbe le risorse umane specializzate e, così, assicurerebbe l’ampliamento dell’offerta formativa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">È facile presagire, a fronte di tutto questo, che le Linee guida diventeranno il nuovo terreno di scontro tra le due diverse concezioni di scuola serale: quella “formativa” da una parte, e quella “formalista” dall’altra.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Alla fine, i CPIA saranno sicuramente una realtà con la quale si dovrà coesistere, un tipo di coesistenza questa che, per quanto mi riguarda, avrà solo lo scopo di prevenirne i danni e, nel caso quest’ultimi fossero inevitabili, di limitarne almeno l’importanza, come si fa con le catastrofi annunciate per tentare di porvi parzialmente rimedio.</span></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>*Domenico Piperis è docente del Corso Serale SIRIO dell'ITIS "G. Marconi" di Bari </b></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><br /></b></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Articolo già pubblicato sulla rivista online <a href="http://www.orizzontescuola.it/news/lettera-corsi-serali-cpia-e-deriva-burocratico-centralista-dell-ida">Orizzonte Scuola</a></b></span></div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-88457773293386216232013-10-20T03:45:00.003-07:002013-10-20T04:30:52.238-07:00IL MARÒ SALVATORE GIRONE E L’EFFICACIA DEL PROGETTO SIRIO !<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN3M4cfsZvIaP1oUDCx1okGnaaPJT4cHmhvjlx9OXKKwDx-Xd8zAJluAQDq2eYsYHqVechGk1DX1H7y6lRsmA2l43cVIIUZwoCBLvWtqIsGi5fttyY7bAbCAvSF4JcH_eUlgBl8qkhn5k/s1600/Girone_Skype_Marconi.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN3M4cfsZvIaP1oUDCx1okGnaaPJT4cHmhvjlx9OXKKwDx-Xd8zAJluAQDq2eYsYHqVechGk1DX1H7y6lRsmA2l43cVIIUZwoCBLvWtqIsGi5fttyY7bAbCAvSF4JcH_eUlgBl8qkhn5k/s320/Girone_Skype_Marconi.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">Venerdì 18 ottobre
2013, presso l’ITIS “G. Marconi” di BARI, si è concluso l’esame di idoneità al
quinto anno del corso di studi per il conseguimento del diploma di Perito
Meccanico Capotecnico. Il candidato “speciale”, <b>Salvatore GIRONE</b>, fuciliere della M.M. Italiana attualmente
trattenuto in <b>INDIA</b> in attesa di
processo insieme al commilitone <b>Massimiliano
LA TORRE</b> per le vicende che ormai tutti conoscono, ha potuto svolgere e
superare brillantemente prove scritte e orali su tutte le discipline del quarto
anno tramite una serie di collegamenti via SKYPE tra la sede dell’Ambasciata
Italiana a Nuova Delhi e la Commissione composta dai docenti del quarta classe
del <b>Corso Serale Progetto SIRIO</b> in
cui risulta regolarmente iscritto l’alunno <b>GIRONE</b>.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">Ciò è stato reso
possibile innanzi tutto dalla volontà e dalla caparbia determinazione di <b>Salvatore</b> che, nonostante la grave
situazione in cui tuttora si trova e l’obiettivo impedimento (indipendente
dalla sua volontà) ad una normale frequenza, ha messo in atto ogni sforzo ed
impegno per affermare “contro tutto” il proprio irrinunciabile <b>DIRITTO ALLO STUDIO</b>.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">Ciò è stato reso
possibile anche grazie alla grande <b>flessibilità
didattica del Corso Serale SIRIO</b> che, oltre agli occasionali incontri di
persona (che pure ci sono stati), ha consentito ai docenti di mantenere un contatto
costante, via e-mail e telefono, con il proprio alunno a cui hanno potuto
fornire supporto e materiale didattico oltre ad una serie di lezioni tramite
collegamento SKYPE.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">A questo punto, sia
l’efficacia del lavoro didattico svolto sia l’innovativo protocollo messo in
atto per l’esame di idoneità, dimostrano definitivamente <b>la snellezza e la validità del Progetto SIRIO</b> dando una chiara
risposta a quanti, ingiustamente criticandolo, ne auspicano la rottamazione e
la sostituzione con <b>l’elefantiaca e
inconcludente organizzazione dei CPIA</b>.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">LASCIAMO QUESTO SPUNTO DI ULTERIORE RIFLESSIONE
SOPRATTUTTO AI DIRIGENTI DEL MIUR MENTRE CI CONGRATULIAMO DI CUORE CON
SALVATORE GIRONE AUGURANDOGLI UN RAPIDO RIENTRO IN PATRIA CON L’AUSPICIO DI
POTERLO INCONTRARE PRESTO TRA I BANCHI DI SCUOLA PER IL CONSEGUIMENTO DELL’AGOGNATO
DIPLOMA.</span></b></div>
</div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-59138180362248319022013-09-28T06:39:00.000-07:002013-09-28T06:39:43.573-07:00PARTE LA SPERIMENTAZIONE ASSISTITA DEI CPIA !<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Come previsto dall’Art. 11, comma 1 del D.P.R. 263/12 (quello del
regolamento per i CPIA), il MIUR avvia la sperimentazione assistita, a livello
nazionale, dei CPIA istituendone 9, uno per ognuna delle seguenti regioni:
Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e
Sicilia.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tale sperimentazione, fortemente auspicata dal Gruppo Tecnico IDA che
pensa di trarne indicazioni utili alla stesura delle tanto attese linee guida,
viene avviata sulla base di alcune indicazioni contenute in un documento
intitolato “<i>10 passi verso i CPIA</i>” che è stato pubblicato sul sito del MIUR e
che potrete scaricare cliccando su </span><span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><a href="http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-ifts/news-2013" target="_blank">(Nota prot.n. 1231 del 19 settembre 2013)</a><span style="font-size: 9pt;">.</span></span></span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Tra gli allegati al documento si
possono trovare anche le indicazioni sul monte ore stabiliti per ogni
disciplina ed i quadri orario con le riduzioni previste (22/23 ore settimanali),
l’assenza dell’ora di Scienze Motorie ma la presenza dell’ora di Religione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per quanto riguarda la Puglia, il 24 settembre scorso, presso la sede
dell’Assessorato Regionale alla P. I., è
stato presentato alle OO. SS. il progetto di sperimentazione da parte della
dott.ssa Anna CAMMALLERI (dirigente vicario dell’USR Puglia) alla presenza
dell’Assessore prof.ssa Alba SASSO. In tale occasione è stata notificata la
scelta di assegnare la sperimentazione del CPIA alla Rete del CPIA BARI
allocato c/o l’IC San Nicola, individuando come Dirigente Scolastico del CTP
capofila il prof. Francesco LORUSSO, titolare del CTP “Massari-Galilei” di Bari
e coordinatore della sede carceraria di Bari (Casa circondariale + Istituto
penale minorile “Fornelli”). Nella mattinata del 27 settembre, sempre presso la
sede dell’Assessorato Regionale, è avvenuto l’incontro con i rappresentanti di
tutti i soggetti (CTP e Istituti sedi di Corsi Serali) individuati quali
componenti della rete prescelta. è stato spiegato loro, la “grande importanza”
di tale sperimentazione e, sinteticamente, le modalità d’avvio a partire dalla
prioritaria stipula dell’accordo di rete.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La cosa, presentata come la grande novità che, al solito, risolverà
ogni cosa portando immediatamente in alto ogni percentile riguardante quantità
e qualità dell’Istruzione Degli Adulti (“come ci chiede l’Europa”) ma “senza
ulteriori oneri per lo Stato”, ha suscitato non pochi interrogativi da parte
degli intervenuti. Spesso le risposte non sono state convincenti ed in qualche
caso semplicemente non ci sono state. La dott.ssa CAMMALLERI ha sostenuto “con
onestà intellettuale” che alcune risposte non si possono dare perché alcune
cose non sono chiare e si cercheranno chiarimenti in un prossimo incontro
tecnico con alcuni membri del Gruppo Tecnico IDA.</span></div>
<span style="font-size: 11pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quindi
la sperimentazione parte vacillante, notevolmente fuori tempo con l’anno
scolastico già iniziato, accompagnata da una discreta dose di incertezze, dubbi
ed interrogativi irrisolti. “Si richiede una buona dose di italico spirito
d’avventura!” DELLA SERIE: “<b>ALLENIAMOCI
A GOVERNARE IL CAOS!</b>”</span></span></div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-26664387793617225572013-07-10T12:47:00.003-07:002013-07-10T12:52:01.569-07:00TAGLI A TORINO: NUOVA EMERGENZA!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo notizie negative da Torino dove è in atto un macroscopico drammatico taglio nei Corsi Serali della Scuola Pubblica: <b>ben 20 classi! </b>CON QUESTE POTATURE SI UCCIDE LA PIANTA! Ma è forse questo l'obiettivo ultimo?!</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>VERGOGNA!</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Noi siamo solidali con i colleghi della RETE DI TORINO e pronti a condividerne le iniziative!</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Il collega Carlo Morgando (della rete di Torino) insegna nel Corso Serale di un importante Istituto Tecnico dove hanno concesso solo <b>tre classi su dieci</b>. Lui ci ha inviato il seguente articolo che pubblichiamo integralmente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: red; font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">SMANTELLAMENTO DEI CORSI SERALI:THE FINAL COUNTDOWN</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il processo che porterà alla chiusura dei corsi serali di
Scuola media superiore il 31 Agosto del 2015 ha preso il là dalla Legge296 (<b>Finanziaria del 2007</b>) e precisamente
dal comma 632 dell’art.1.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Non è secondario ricordarlo poiché, ancora una volta, si
deve amaramente constatare che ogni intervento di riforma della scuola pubblica
in Italia risponde ad una logica asfittica di tagli alle risorse, che
colpiscono sia il personale sia la quantità e la qualità dell’offerta
formativa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Una prova evidente di questo assunto ci è stata fornita dal
metodo con cui l’USP ha proceduto nel
determinare l’organico di diritto dei corsi serali operanti in Torino e
provincia: si è puntato alla drastica riduzione delle cattedre di diritto,
soprattutto quelle delle materie dell’area comune, attraverso
un’interpretazione penalizzante della normativa volta alla cancellazione delle
classi iniziali del Biennio e dei Trienni delle diverse specializzazioni. Si è
inoltre ricorso alla formazione di classi articolate per le materie dell’area comune,
impedendo di fatto all’utenza di iscriversi alla ripresa dell’A.S., come avviene abitualmente
nei corsi serali, che si rivolgono alla popolazione adulta e ai lavoratori che non sono legati ai ritmi
scolastici nel decidere il rientro in formazione. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Imporre ai corsi serali la stessa procedura che si applica
ai corsi diurni è una rigidità che mira all’azzeramento delle classi, in prospettiva del passaggio ai fantomatici
CPIA. E’ chiaro che se si fa tabula rasa
delle classi e dell’organico, si costringe al trasferimento al corso diurno
anche tutti quei docenti che hanno maturato negli anni una specifica
professionalità nel campo dell’istruzione degli adulti, alla faccia della
valorizzazione delle esperienze maturate nel settore.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Che gli insegnanti e gli studenti siano trattati come
scartoffie dai funzionari dell’Amministrazione
e dagli “strateghi” delle feroci “razionalizzazioni” che ormai da anni
investono la scuola pubblica italiana è ormai un’ amara certezza. Così come è
assodato che l’ Amministrazione ritiene che il profilo professionale del
docente sia sostanzialmente indifferenziato e che ognuno di noi possa essere riciclato a piacere su diversi incarichi. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Le prove selettive dell’ultimo concorsaccio ne sono la
prova: test uguali per tutti, nessuna distinzione per il tipo di materia o il
grado di scuola, una selezione che premiava le capacità di adattamento ai quiz,
piuttosto che requisiti indispensabili per svolgere la delicata professione
dell’insegnante.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">La dequalificazione del profilo professionale dei docenti è
funzionale al progetto di istruzione per gli adulti che il Decreto Fioroni delinea con
l’istituzione dei CPIA.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Corsi pensati per gli adulti, ma che escludono quei soggetti
che sono già in possesso di un titolo di studio di scuola media superiore e che
paradossalmente consentono l’iscrizione anche ai ragazzi di 15 anni, corsi che
prevedono tre anni di corso svolti con un monte ore ridotto del 70% rispetto al
diurno. Nella fase attuale non è ancora chiaro, pur essendo operante una
commissione di lavoro al MIUR…, quali saranno le materie sacrificate, ma
considerando come è stata gestita l’operazione formazione delle classi, con un
disinvolto ricorso alle classi articolate per le materie dell’area comune,
appare scontato che si voglia andare verso una scuola finalizzata all’addestramento
al lavoro (quale?). Infatti nel regolamento che istituisce i CPIA si esclude
ogni tipologia di Liceo oltre l’Artistico, limitando l’offerta agli istituti
tecnici e professionali.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Una scelta che va nella direzione di limitare il ruolo dei
Centri all’erogazione di un’offerta di istruzione (anche il termine educazione
è stato cancellato) finalizzata esclusivamente al conseguimento, in tempi il
più possibile accelerati, di un titolo di studio, che si presume più
“spendibile” sul mercato del lavoro.
Pare di capire che proprio perché ogni figura professionale deve essere
intercambiabile sul mercato del lavoro, il costo e il tempo della sua
produzione devono essere ridotti all’osso, così come il suo contenuto di
sapere.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Un sapere che deve limitarsi al ”saper fare” o, più
propriamente, all’obbedienza e alla disponibilità, perché, qualora eccedesse
ciò che è necessario a svolgere la mansione assegnata, alimenterebbe
quell’elemento di eccessiva autonomia che possiamo definire “saper agire” e
che un tempo si era soliti definire spirito critico.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">In conclusione non è superfluo ribadire come anche questa ”
razionalizzazione” di un segmento marginale, ma più volte definito strategico,
del sistema scolastico e formativo sia ispirata esclusivamente ad un’arida
logica contabile, che non è nemmeno più mascherata da riferimenti alla
Strategia di Lisbona o inserita in un piano di riforma complessiva del sistema
di educazione per tutto l’arco della vita.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Lo
smantellamento in atto dei corsi serali è un ulteriore tassello dell’attacco
che da anni ormai i governi di ogni colore e sfumatura portano alla scuola
pubblica , ai docenti, agli studenti e ai lavoratori che in essa trascorrono anni preziosi della propria vita,
si esercita su un segmento già fortemente penalizzato applicando una normativa
concepita con il preciso obiettivo di azzerare una realtà che ha garantito alla popolazione adulta non solo
la possibilità di conseguire un diploma di scuola media superiore, valido a tutti gli effetti, come quello conseguito
nella scuola del mattino, ma anche un’occasione per “rimettersi in gioco” e
sottrarsi al progressivo processo di impoverimento delle proprie risorse
culturali. In questo senso la scuola serale non può essere ridotta ad un
diplomificio, ma rivitalizzata come presidio culturale permanente sul
territorio.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><i>Prof. Carlo Morgando - Torino</i></span></div>
</div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-52030582365774324312013-04-30T09:35:00.000-07:002013-04-30T09:44:18.949-07:00UN SUCCESSO! IL CONVEGNO DEL 19 APRILE E L'ASSEMBLEA SINDACALE DEL 23...<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: left;">Il</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: left;"> convegno organizzato dal nostro </span><b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: left;">coordinamento nazionale per la difesa e la promozione delle scuole serali pubbliche</b><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: left;">, dal titolo:</span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"></span></span><br />
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>“Riordino della Scuola Serale: Regolamento e Proposte per le Linee Guida”</b></span></div>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">tenutosi il 19 aprile 2013 presso l'IISS "G. Marconi" di Bari </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">allo scopo di fare il punto della situazione e formulare proposte, utili a limitare i danni, da presentare al</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> </span><b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">GRUPPO TECNICO IDA </b><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">in occasione della stesura delle linee guida;</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">è stato molto partecipato. Erano una sessantina gli intervenuti in delegazione dai corsi serali delle province di Bari, BAT e Foggia. I lavori si sono svolti per l'intera mattinata in un clima di grande partecipazione. Il presidente, prof. Nazzareno Corigliano, ha relazionato sui punti del regolamento, che saranno oggetto dalle linee guida di cui si sta già occupando il nominato Gruppo Tecnico IDA, sollecitando interventi e proposte. Dai numerosi interventi è emersa chiara la volontà di <b>continuare a lottare per rigettare questo riordino che, come è apparso evidente, promette solo tagli e prospetta un devastante arretramento dello Stato da questo settore dell'istruzione pubblica</b>. Comunque si è cercato di essere propositivi e, per il protrarsi dell'interessante dibattito, si è deciso di raccogliere le proposte in un documento da presentare in occasione dell'assemblea sindacale per i serali organizzata dalla <b>GILDA degli insegnanti</b> per il 23 Aprile sempre presso il "Marconi".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><b>Il 23 Aprile</b>, dalle 17,30 alle 20,30, si è regolarmente svolta l'assemblea sindacale durante la quale i rappresentanti della <b>GILDA</b> dopo aver illustrato la loro piattaforma hanno dato spazio al prof. Corigliano che ha potuto leggere le proposte raccolte che sono state approvate dagli intervenuti. <b>La GILDA si è dichiarata disponibile</b> ad affiancare il Comitato nella lotta e a collaborare interessando il proprio rappresentante nel Gruppo Tecnico IDA.</span></div>
</div>
</div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-71897319420042395892013-04-15T07:09:00.002-07:002013-04-15T07:09:30.946-07:00BARI: 19 APRILE - CONVEGNO SUL RIORDINO DELLA SCUOLA SERALE<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;">Cari Colleghi,</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;">il <b>coordinamento
nazionale per la difesa e la promozione delle scuole serali
pubbliche</b>, che da anni si batte per contrastare i pesanti tagli
previsti con l’adozione del regolamento di riordino delle scuole
serali, ritiene necessario un incontro tra tutti gli operatori del
settore allo scopo di formulare proposte, utili a limitare i danni,
da presentare al <b>GRUPPO TECNICO IDA</b> che è stato istituito dal
Ministero per la stesura delle linee guida.</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span>
</div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;">Pertanto desideriamo
invitare una delegazione del vostro corso serale al convegno:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>“<span style="font-size: large;">Riordino
della Scuola Serale: Regolamento e Proposte per le Linee Guida</span><span style="font-size: large;">”</span></b></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: medium;">venerdì 19
aprile 2013 a partire dalle ore 9,30</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
</div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: medium;">Bari, aula
magna dell’ITIS “Guglielmo Marconi”, piazza Carlo Poerio, 2</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><div align="JUSTIFY" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
</div>
</div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-73396339560464855052013-04-10T14:09:00.001-07:002013-04-10T14:25:55.363-07:00ADRANO (CT): LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI E LA SPERIMENTAZIONE SIRIO. PUNTI DI FORZA, CRITICITA', PROSPETTIVE. A CURA DI ALFREDO D'ORTO<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-size: small;">Per la ricchezza e l'eloquenza pubblichiamo il testo integrale dell'intervento tenuto dal<b> prof. Alfredo D'Orto</b> durante il <a href="http://difendiamolescuoleserali.blogspot.it/2013/03/giovedi-21-marzo-2013-si-terra-ad.html" target="_blank">convegno sulle scuole serali del 21 marzo</a> scorso presso l'ITS di Adrano (CT).</span><br />
<span style="font-size: small;">Buona lettura! </span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;">- - - - - - - - - - - -</span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 150%;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><i>La
formazione degli adulti e la sperimentazione </i>Sirio<i>:
</i></span></span>
</div>
<div align="CENTER" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><i>punti
di forza, criticità, prospettive</i></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">In
questo mio intervento parlerò di peculiarità e problematiche
concernenti il progetto denominato <i>Sirio</i>,
un modello organizzativo pensato per rispondere efficacemente alle
nuove esigenze formative espresse dalla società, in particolare alle
richieste di maggiori livelli di istruzione e di riqualificazione
avanzate tanto da giovani o non più giovani scolasticamente
“dispersi”, quanto da lavoratori e imprenditori. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Dico subito che non
è mio intento difendere questa forma di qualificazione di adulti e
giovani adulti (20-34 anni) dallo stereotipo secondo cui sarebbe da
considerare come una via <i>sbrigativa</i>
e <i>approssimativa</i>
all’istruzione anziché come una via <i>alternativa</i>
ai curricoli istituzionali. Ciò perché tale luogo comune, come
tanti luoghi comuni, rispecchia solo l’ignoranza, il provincialismo
culturale e, nello specifico, la mentalità classista e poco
democratica di chi lo accoglie o proferisce, sia esso pure un ex
presidente del Consiglio.<sup>1</sup>
A sfatare simile pregiudizio basterebbe conoscere direttamente tanta
utenza delle scuole serali e pensare che personalità eccellenti nel
campo artistico, imprenditoriale e delle professioni hanno seguito
questo percorso formativo (da Carlo Carrà a Mario Ridolfi a Umberto
Ambrosoli a Roberto Bolle). Mi atterrò dunque a evidenziare quali
siano le funzioni da assolvere, i presupposti e le finalità
primarie, le idee-forza e le “debolezze” dell’ormai
sperimentata sperimentazione <i>Sirio</i>,
e a suggerire, sulla base delle indicazioni ministeriali e della mia
esperienza sul campo, quali potrebbero essere i criteri educativi e
didattici più congrui. Mi perdoneranno alcuni colleghi e addetti ai
lavori se sembrerò loro pleonastico, ma la realtà è che pochissimi
docenti conoscono effettivamente il progetto <i>Sirio</i>
e che anche in questo settore è riscontrabile, in linea generale,
una certa rigidità di impostazione, insieme a una metodologia
didattica per lo più ricalcata sul modello del diurno. Non c’è
aria di rimprovero nelle mie parole, sia perché non mi ritengo
escluso dal novero di coloro che hanno da imparare, sia perché so
che occorre maturare una coscienza basata su una duratura esperienza
per poter superare quel carattere di sommarietà, cosa non facile
nelle attuali condizioni delle scuole serali, da molti a torto
ritenute un’esigua, negletta appendice dei corsi antimeridiani dove
si alternano docenti che hanno l’esigenza di completare l’orario
cattedra.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Prima di entrare
nello specifico del mio discorso ci tengo a ricordare che il compito
di provvedere all’educazione delle persone adulte in condizioni di
disagio socio-economico, già istituito nel 1904 e nel 1911
rispettivamente dalle leggi Orlando e Credaro, venne lasciato ai
privati dalla Riforma Gentile (1923) come anche poi, in piena epoca
fascista, dalla “Carta della Scuola” del ministro Giuseppe Bottai
(1939). Trascurata nel dopoguerra (unico ruolo in tal direzione venne
svolto dal maestro Alberto Manzi con la trasmissione televisiva <i>Non
è mai troppo tardi</i>
andata in onda fino al 1968) l’istruzione degli adulti trovò
misure vòlte ad una sua concreta attuazione agli inizi degli anni
’70 con la legge conosciuta come <i>Statuto
dei diritti dei lavoratori</i>.
Questa linea di evoluzione storica che ho così sinteticamente
tratteggiato consente di svolgere una prima considerazione, ovvero
come l’opportunità del rientro educativo sia stata volutamente
trascurata da quelle culture - non solo politiche - a carattere
velleitariamente aristocratico ed elitario e abbia di contro
costituito una componente non marginale di quel superbo approdo della
nostra civiltà democratica rappresentato dallo Statuto. Consente
altresí di rilevare come l’ennesima riforma fatta di tagli,
liquidata di recente nel più assoluto e trasversale silenzio e senza
alcuna consultazione dal cosiddetto “governo dei professori”
(quello per capirci che ha tentato di mettere in atto la proposta di
legge più indecente e umiliante di tutta la storia dell’istruzione
in Italia: aumentare di un terzo l’orario lavorativo degli
insegnanti a parità di retribuzione), come tale riforma, dicevo,
altro non sia che un’ulteriore componente di quell’attacco allo
Statuto e, in genere, alle norme a tutela del lavoro e del diritto
allo studio sferrato dalle politiche neoliberiste nel corso degli
ultimi due decenni. Che essa sia stata varata nell’indifferenza o
con l’assenso o almeno con il silenzio/assenso dei grandi partiti
della sinistra e delle maggiori organizzazioni sindacali,<sup>2</sup>
la dice lunga sulla crisi di rappresentanza delle suddette formazioni
politiche e sulla loro conseguente perdita di consenso.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Detto questo passo
brevemente ad accennare alle idee-forza e alle criticità del
progetto <i>Sirio</i>
per discutere poi più ampiamente delle prospettive riguardanti il
settore della formazione degli adulti e della funzione che è
chiamata a svolgere. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Le
difficoltà che docenti e discenti incontrano nei corsi serali sono
risapute e dipendono ovviamente dalle condizioni specifiche
dell’utenza, tra queste: 1) la scarsità di tempo da dedicare allo
studio; 2) la stanchezza e il calo dell’attenzione che si verifica
specie in tarda serata; 3) la frequenza ridotta che si registra nel
corso delle prime e delle ultime ore di lezione; 4) la resistenza o
proprio l’ostilità dei familiari, incontrata soprattutto dalle
donne, i cui coniugi e figli non accettano di buon grado un tale
impegno quotidiano.<sup>3</sup>
Se queste sono le “debolezze”, i punti di forza controbilanciano
tale situazione sfavorevole, e in maniera così determinante da
renderla una vera opportunità di arricchimento per il docente, anche
per chi non intendesse crearsi e definire, col tempo, un profilo
professionale specifico; tra questi possiamo annoverare: 1) la
robusta motivazione che deriva dal desiderio di riprendere in mano il
proprio destino e che è insieme desiderio di sapere e di riscatto -
ma gli scoraggiamenti e le ricadute sono frequenti, pertanto è
necessario un costante lavoro di consolidamento della motivazione
stessa -; 2) la maggiore maturità; 3) la possibilità di comprendere
alcune problematiche in virtù della propria esperienza personale e
di vita. Hegel scriveva nella sua <i>Estetica</i>
che l’artista non
deve soltanto aver molta esperienza del mondo e molta familiarità
con i suoi fenomeni interni ed esterni, ma molte e grandi cose devono
essere passate per il suo petto, il suo cuore deve essere già stato
profondamente colpito e commosso, egli molto deve aver fatto e
vissuto prima che sia in grado di configurare a concrete apparenze le
autentiche profondità della vita.<sup>4</sup></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Altrettanto
vale per chi quelle profondità sensibilmente rappresentate deve non
dico gustare a pieno o giudicare, ma se non altro tentare di
comprendere, cosa meno aleatoriamente possibile quando anche il
discente abbia molto visto e sperimentato, poiché molte sono le
dinamiche economico-sociali o le condizioni psicologiche ed
esistenziali sconosciute ad un adolescente. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">La
motivazione, l’esperienza e la maturità consentono dunque ad
alcuni corsisti di affrontare argomenti, concetti e nodi problematici
in modo efficace. Questo vale sia per materie attinenti al campo
delle scienze umane, poiché non è infrequente trovare studenti
appassionati alla storia o all’opera di autori classici e
contemporanei, sia per le materie tecniche, poiché per qualcuno esse
rappresentano la componente “teorica” di una più o meno lunga
esperienza pratica. Ciò, lo ribadisco, può rendere l’attività
didattica alquanto stimolante, nonostante il lavoro di studio e di
approfondimento debba svolgersi per lo più durante l’orario
scolastico e nonostante i dislivelli all’interno del corpo classe
siano marcati, costringendo l’insegnante che non voglia trascurare
nessuno, che operi cioè tendenzialmente secondo il principio <i>Non
uno di meno</i>,<sup>5</sup>
a ripetere e riformulare in maniera sempre più chiara e
comprensibile il proprio sapere, tenendo fermo quell’altro
principio enunciato da Montaigne secondo cui l’alunno non è “un
recipiente da riempire ma una fiamma da accendere”.<sup>6</sup>
I docenti del <i>Sirio</i>
devono anche sviluppare notevoli capacità relazionali ed usare in
massimo grado autorevolezza e tatto nella loro prassi didattica, mai
autorità, avendo a che fare con personalità già strutturate e con
una classe assai eterogenea sul piano anagrafico. Devono inoltre
declinare il proprio sapere tenendo conto delle varie e spesso
contrastanti richieste e sollecitazioni espresse dall’utenza, e
dosare il carico di studio avendo presente le reali condizioni di
vita dell’alunno (se è un lavoratore e di che tipo, se ha famiglia
o meno), ferma restando la garanzia di criteri di valutazione comuni
e di momenti finalizzati al recupero. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Gli
interventi didattici devono certo orientarsi verso l’istruzione, ma
anche verso la formazione dell’allievo come essere pensante e come
cittadino. Citando ancora Montaigne, il buon insegnante non lavora
«solo a riempire la memoria» lasciando «vuoti l’intelletto e la
coscienza» poiché, così facendo, non forma altro che «asini
carichi di libri»; a cosa serve, del resto, «aver la pancia piena
di cibo, se non lo digeriamo? Se esso non si trasforma in noi?».<sup>7</sup>
Tali interventi devono inoltre essere tesi a fare della classe un
ambiente in cui ciascuno respiri fiducia nelle sue possibilità di
riuscita e ciò, sottolinea il testo ministeriale del progetto,
«attraverso modalità relazionali e comportamenti professionali
rispettosi del vissuto degli studenti oltre che dei loro ritmi e
stili di apprendimento». L’azione didattica, che dovrà adottare
tipologie di lavoro appropriate e differenziate, sarà tesa
primariamente: 1) a valorizzare, dove possibile, le esperienze
culturali e professionali dello studente; 2) a coinvolgerlo
prospettandogli traguardi raggiungibili e compiti realizzabili, il
che induce l’insegnante a porsi di fatto come «“facilitatore”
di apprendimento» (che non corrisponde affatto a facilitatore
incondizionato di promozione). Per quanto riguarda il momento della
verifica e della valutazione criterio fondamentale è che esse
abbandonino, specie nei confronti degli adulti, il loro perdurante
valore sanzionatorio per assumere quello più appropriato di
«controllo di processi», strumento diagnostico e correttivo di
errori rilevati nel percorso di apprendimento. Criteri e strumenti di
valutazione dovrebbero essere definiti e comunicati alla classe,
malgrado le discussioni cui si può dare adito, perché tale prassi,
oltre che garantire trasparenza, contribuisce a rafforzare le
motivazioni ad apprendere dei discenti.<sup>8</sup>
Per lo stesso motivo ritengo che si dovrebbe dare più importanza al
momento della consegna delle pagelle e non sottrarsi al confronto
fornendo delucidazioni ad eventuali rimostranze manifestate dai
discenti. Inutile ricordare che i risultati raggiunti nelle singole
discipline non dovrebbero scaturire da mere medie matematiche, ma
includere come indicatori l’impegno, la partecipazione e
soprattutto la progressione rispetto ai livelli di partenza. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Se
c’è un’idea fondante del <i>Sirio</i>,
essa è certamente la flessibilità (e la modularità didattica). In
effetti un suo indubbio punto di forza è la possibilità concessagli
di godere al massimo livello dell’autonomia scolastica, sia sul
piano organizzativo che didattico. Mi riferisco non soltanto
all’orario delle lezioni ridotto e distribuito su cinque giorni o
al riconoscimento dei crediti formativi che tutti i corsi serali
applicano, né soltanto alla possibilità di organizzare secondo
moduli intensivi e recuperi il calendario scolastico e di aggregare
gli studenti per gruppi di livello, che sono forme organizzative di
non facile attuazione e non prive di rischi.<sup>9</sup>
Mi riferisco più in particolare alla possibilità di effettuare
lezioni in compresenza o “a distanza”, al ruolo del Consiglio di
classe che dovrebbe avere a disposizione un monte ore massimo di
cinque ore settimanali «in aggiunta a quelle curriculari» da
attribuire ai diversi docenti, e alla funzione del tutor, formalmente
assegnata a un membro del Consiglio di classe, che dovrebbe essere
assolta all’interno dell’orario di insegnamento, ma prevede anche
l’attribuzione di ore eccedenti. Il suo compito di «facilitare
l’inserimento degli alunni nel sistema scolastico» e «assisterli
ove sopravvengano difficoltà», di «attivare strategie idonee a
colmare carenze culturali», è in effetti indispensabile in un
sistema formativo basato sul «sostegno all’apprendimento», sul
«riconoscimento di crediti e debiti» e sulla «personalizzazione
dei percorsi».<sup>10</sup>
</span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Tutte queste figure
e funzioni, che garantiscono un supporto educativo e orientativo
ottimale per l’utenza, necessitano ovviamente di una copertura
finanziaria perché possano essere istituite e attivate. Nello schema
di regolamento non se ne fa menzione e, di fatto, sono figure e
funzioni spesso assenti dai piani organizzativi dei corsi serali.
Come ormai è frequente, esse vengono ricoperte o assolte
informalmente e magari un po’ alla meglio da docenti coscienziosi,
stante la situazione in cui versano le istituzioni scolastiche
italiane che quotidianamente si reggono sul volontariato di alcuni
insegnanti impegnati a contenere gli effetti deprimenti delle ultime
riforme.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Molto altro ci
sarebbe da dire ad esempio sul previsto Comitato tecnico-scientifico
che non ovunque è operante, oppure sul sistema dei crediti e dei
debiti, i secondi non sempre attribuiti, i primi spesso certificati
ma non corrispondenti a reali competenze, oppure vincolati al solo
riconoscimento di quelli formali, senza tenere conto di effettivi e
dimostrabili livelli di conoscenza di una data disciplina (ad es. una
lingua straniera).<sup>11</sup></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Tralascio comunque
di approfondire tali aspetti per trattare delle prioritarie funzioni
e delle prospettive apertesi nel settore della formazione degli
adulti, evidenziando che il problema dell’educazione permanente
(concetto già elaborato dalla cultura illuminista, precisamente da
Condorcet) è tra quelli che assumono e assumeranno sempre più una
grande rilevanza a livello comunitario, specie in considerazione
delle accresciute aspettative di vita, della tendenza alla
specializzazione in tutti i settori produttivi e dei processi di
mobilità della forza lavoro. Esso, com’è noto, rappresenta un
importante settore di intervento tra quelli individuati dall’Unione
Europea, sotto le cui sollecitazioni il modo di concepire
l’educazione degli adulti si è andato evolvendo in quello di un
processo orientato alla formazione continua chiamato <i>lifelong
learning</i>. Con la
“Carta di Lisbona” (2000) lo scopo auspicato non è più
unicamente quello di conseguire un titolo, ma anche di approfondire e
padroneggiare i contenuti dell’apprendimento per essere in grado di
fronteggiare i rapidi mutamenti della società odierna. Naturalmente
ciò comporta se non proprio un cambiamento, almeno un ampliamento di
orizzonte da parte delle scuole serali, poiché adesso l’obiettivo
non è soltanto indirizzato al “recupero” delle fasce sociali
deboli, ma è quello rivolto alla popolazione nel suo complesso, cui
si potrebbe in parte fornire, avvalendosi delle tecnologie
informatiche, una modalità didattica non tradizionale come
l’educazione a distanza (fad), prevista nel progetto Sirio ed anche
nella nuova riforma (per un massimo del 20% del percorso), ma finora
poco o nulla applicata.<sup>12</sup>
La scuola che abbia istituito al suo interno un tal genere di corsi
serali, e di concerto abbia avviato iniziative di vario tipo (corsi
liberi, visite guidate, conferenze, ecc.) mettendo a disposizione i
propri spazi e le proprie attrezzature, oltre a tutelare e magari
rimpolpare il proprio organico e ad offrire opportunità
occupazionali, è una scuola al passo coi tempi che ha sposato la
nuova concezione promossa sia a livello istituzionale sia dai settori
più moderni e avanzati del comparto. Mi riferisco al ruolo della
scuola come <i>centro
civico</i> o
<i>plurifunzionale</i>,
come laboratorio di fruizione e sperimentazione culturale a più
ampio raggio, in stretta collaborazione con il territorio, ruolo che
alcuni istituti-guida dovrebbero provvedere a potenziare per offrire
possibilità di formazione, di qualificazione e di riconversione
professionale alla comunità tutta e non solo a una circoscritta
fascia giovanile. Detto questo non intendo mettere in secondo piano
l’obiettivo che anzi ritengo prioritario del rientro in formazione
della cosiddetta utenza debole. Non lo colloco affatto sullo sfondo
perché lo considero una irrinunciabile conquista civile e sociale
per una realtà come quella italiana e meridionale in particolare, in
sintonia con un pensiero espresso da un grande critico e maestro da
me tanto studiato, parlo del primo ministro dell’istruzione
dell’Italia unita, Francesco De Sanctis, il quale nel 1873,
chiedendo cosa ne fosse della guerra all’analfabetismo nella sua
provincia natale e come si provvedesse «all’istruzione e
all’educazione degli adulti», affermava che «la civiltà di un
paese non è alla cima, ma alla base», e aggiungeva: «sempre
precaria è quella civiltà, la quale abbia alla sua base la
barbarie, che la rode e la consuma».<sup>13</sup>
Finché continueremo a offrire il dovuto riguardo agli studenti
provetti lasciando allo sbando, o meglio, tenendo a bada quelli più
carenti o “difficili” (che sono i più); finché continueremo a
non recuperare gli svantaggi derivanti agli alunni da contesti
familiari e ambientali poveri ed escluderemo dal pieno diritto
all’istruzione le ampie fasce della popolazione che per svariati
motivi hanno avuto un percorso scolastico e lavorativo poco lineare e
pacifico (riducendo drasticamente le borse di studio, i sussidi, il
numero delle scuole serali e il loro monte ore settimanale), potremo
star certi che il divario tra una minoranza edotta e consapevole che
spesso si trasferisce all’estero e una grande maggioranza di
individui in sofferenza, privi di vera istruzione, in balìa dei
media e spesso all’oscuro dei concetti basici della democrazia, non
farà che acutizzare il processo di impoverimento culturale e di
sclerotizzazione e scivolamento sociale in atto, continuando a dare
linfa all’illegalità e a prestare il fianco alla deriva demagogica
e populista. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Dunque la primaria
funzione che le scuole serali devono assolvere, in linea con le
direttive dell’UE, è quella di contenere la dispersione scolastica
recuperando le carenze nella formazione di base e rispondendo ai
bisogni di maggiore formazione e riconversione professionale espressi
dal mondo del lavoro. Questa funzione, nella situazione di ritardo
culturale e, più precisamente, di bassa scolarità e di scarsa
qualificazione propria del nostro Paese, rappresenta di per sé una
seria azione di contrasto al fenomeno che De Mauro definisce
<i>dealfabetizzazione</i>
o <i>analfabetismo di
ritorno</i>, dovuto al
fatto che i cittadini si trovano a dover utilizzare decine e decine
di anni dopo quanto hanno appreso in età scolastica determinando
così forti regressioni delle conoscenze acquisite.<sup>14</sup>
Questa funzione si connota più spesso, nel Meridione, come azione di
contrasto all’ignoranza, ossia a quel basso livello di istruzione i
cui costi non solo individuali (insicurezza, mancanza di autonomia,
povertà di aspirazioni, condizione di subalternità e di esclusione)
ma anche sociali ed economici (in termini di criminalità, di spesa
per la salute, come pure di democrazia poco partecipata, di bassa
produttività e di scarsa innovazione) sono stati ampiamente
certificati da studi di natura empirica e da studi comparativi
internazionali, quell’ignoranza che pregiudica il buon
posizionamento nel mercato del lavoro di tanti nostri giovani e che,
non c’è dubbio, rende pericolosa una popolazione in quanto la
mette in condizione di sudditanza rendendola anche facilmente
manovrabile. Se si considera che il 35% della popolazione italiana è
a rischio alfabetico, opera cioè in una situazione di sostanziale
illetteratismo (in Europa la media è del 10-15%), se a questo si
aggiunge che un altro 30% ha competenze fragili, limitate e a rischio
di obsolescenza e che dunque il 65% della popolazione adulta non
raggiunge il livello necessario a garantire il pieno inserimento in
una società come quella odierna, basata sulla conoscenza; se
pensiamo che il 48% della popolazione italiana tra i 25 e i 64 anni
possiede al massimo la licenza media (contro il 29% dell’Europa) e
che più della metà di quanti hanno un genitore con solo tale
licenza tende a riprodurre la stessa situazione; se infine
consideriamo che la propensione a fruire attivamente di determinate
pratiche e prodotti culturali riguarda solo il 16% della popolazione,
mentre il restante 84% (circa 27 milioni di persone) rivelano solo un
potenziale interesse verso di essi (il 31%) o sono affatto refrattari
al consumo culturale (53%) e proprio in ragione del loro livello di
istruzione, appare lampante che ci troviamo di fronte a un’«emergenza
nazionale» in cui il Meridione rappresenta «l’emergenza
nell’emergenza». Le previsioni al 2020 sull’evoluzione della
domanda e dell’offerta stimati dal CEDEFOP indicano che quasi tutta
l’occupazione aggiuntiva e larga parte di quella sostitutiva sarà
caratterizzata da lavori ad alta densità di conoscenza e competenze
tecniche, e che cresceranno i livelli di istruzione/formazione
richiesti in tutti i tipi di lavoro, anche elementari. Le proiezioni
segnalano pure che l’Italia sarà, insieme al Portogallo, il Paese
col più alto peso di forza lavoro con bassi livelli di
qualificazione. Non sorprende che fra i cinque obiettivi strategici
da traguardare secondo il Consiglio Europeo affinché si possano
sostenere sviluppo economico, occupazione e coesione sociale, c’è
proprio quello della partecipazione degli adulti all’apprendimento
permanente. Esso, in Italia, è ancora limitato al 6,2% della
popolazione attiva di contro a una media europea del 9,6%.
Nell’ultima stima risalente al 2008 i corsi serali presso gli
istituti superiori vedevano la partecipazione di 66.545 individui.
Sembrano tanti, ma il rapporto tra domanda intercettata e domanda
potenziale dimostra il contrario, quanto cioè siano pochi di fronte
ai 12 milioni in possesso della sola licenza media (di cui 3 milioni
quelli tra i 20 e i 34 anni) e alla percentuale degli abbandoni
scolastici precoci che nel 2006 è stata pari al 20%.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Prima di avviarmi
verso la conclusione voglio precisare che parecchi studenti non
tornano sui banchi solo allo scopo di conseguire un diploma, ma
chiedono cultura. Ritengo importante che un istituto scolastico
contribuisca a rendere concretamente ed estesamente fruibile quel
diritto ad acculturarsi che è di ciascuno, e si sforzi di coniugare
istruzione e cultura coinvolgendo anche ex studenti, uditori esterni,
cittadini in genere. Perché ciò effettivamente abbia vita occorre
ricercare collaborazioni con enti esterni, come biblioteche,
sindacati, imprese, in particolare con i Comuni che potrebbero, anche
in sinergia, avviare iniziative di promozione culturale e riqualifica
professionale riguardanti cittadini disoccupati, inoccupati o della
terza età, ad esempio con incentivi poco onerosi ma socialmente
assai significativi quali il pagamento della quota d’iscrizione, la
donazione di un computer o altro materiale, il cofinanziamento di un
corso libero, di una visita guidata, ecc.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Concludo il mio
intervento da un lato ricordando un pensiero di Condorcet<b>,
</b>ossia<b>
</b>che non basta vantare
una completa uguaglianza di diritti se poi vengono rifiutati i mezzi
per conoscerli,<sup>15</sup>
dall’altro citando per esteso un passo del Quaderno TreeLLLe:
«Conservare l’istruzione di base, incrementare le competenze
professionali e sviluppare il livello culturale della popolazione in
età adulta sono le condizioni essenziali per un esercizio pieno dei
diritti e dei doveri di cittadinanza e per lo sviluppo di una
economia competitiva». Resta da aggiungere: i governi e la società
italiana sono stati all’altezza del compito nel contrastare con
tutti i mezzi quel basso livello di istruzione che ha contribuito,
nell’era della globalizzazione, a fare perdere competitività al
nostro sistema economico e che grava pesantemente sulle nuove
generazioni? Hanno compreso ciò che ai paesi avanzati risulta
chiaro, ovvero che proprio nei periodi di crisi economica «la spesa
culturale non andrebbe ridotta ma qualificata in modo più
rigoroso»?<sup>16</sup>
Di conseguenza, sono stati e sono tuttora disposti ad affrontare gli
investimenti pubblici o i ribilanciamenti di risorse indispensabili
in materia di educazione degli adulti? Non ritengo possano darsi
risposte affermative. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><i>Alfredo
D’Orto</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><b>Note</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">
</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>1</sup>
Nella trasmissione <i>Servizio
pubblico</i>
andata in onda su La 7 il 10-1-2013 Silvio Berlusconi, in uno scambio
di battute con il conduttore Michele Santoro, ritenendo che i suoi
concetti non venissero ben compresi ha chiesto al giornalista: “Lei
è andato all’università o ha fatto le serali?”. Quest’ultimo,
anziché difendere gli studenti lavoratori implicitamente irrisi
(secondo l’equazione: utenti scuole serali = poca cultura e scarso
intendimento) ribatteva alle domande dell’ex premier se avesse o
meno capito non so quale affermazione con risposte del tipo: “Non
ho capito… io sono andato alle scuole serali”. Al di là delle
battute che lasciano il tempo che trovano, ciò che vi è di più
sconsolante nella vicenda è che proprio così, in virtù di una
boutade e sull’onda della polemica accesasi nei giorni seguenti,
molti insegnanti (fra i quali io stesso) siano venuti a conoscenza
dell’approvazione in via definitiva della riforma del settore. Tra
le risposte polemiche apparse sul Web ricordo almeno quelle di
Nazzareno Corigliano,
Presidente del Comitato per la Difesa e la Promozione delle Scuole
Serali Pubbliche, e di Rocco Rolli,
della Rete Scuole Serali Pubbliche Torino e Provincia (apparse sul
blog del <i>Coordinamento
per la difesa delle scuole serali</i>
dell’11 e del 13-1-2013), di Daniele Lanni,
portavoce della Rete degli Studenti (su <i>La</i>
<i>tecnica
della scuola.it</i>
dell’11-1-2013) e di Dunia Sardi,
scrittrice (su <i>Quotidiano.Net</i>
del 16-1-2013 nel blog di Sandro Bugialli). </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>2</sup>
In un articolo di Giulia Boffa
dal titolo <i>Approvato
il nuovo regolamento delle scuole serali: importanti anche le
competenze acquisite sul lavoro</i>
apparso su
<i>OrizzonteScuola.it</i>
il 6-10-2012 si trova scritto: «I Centri d’istruzione per gli
adulti opereranno su base provinciale e organizzeranno i servizi
formativi in modo che siano prossimi ai luoghi dove le persone vivono
e lavorano, soprattutto attraverso accordi di rete con altre
istituzioni scolastiche e altri soggetti del territorio». A quali
altri soggetti - nel Regolamento non vi è cenno - si fa riferimento?
a enti privati? alle Camere di Commercio? ai sindacati? Questi ultimi
vengono accusati di silente o compiaciente accettazione del
regolamento o proprio di essere gli ispiratori del riordino (la CGIL)
negli articoli pubblicati sul blog del <i>Coordinamento
per la difesa delle scuole serali</i>
l’8-8-2012 e il 4-12-2012. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>3</sup>
Leggasi l’articolo di Alessandra Veronese,
<i>L’esperienza
della sperimentazione “SIRIO” nelle scuole serali</i><i>
</i>(<i>http://www.graffinrete.it/tracciati/storico/tracciati0/sirio.htm</i>).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>4</sup>
George Wilhelm Friedrich Hegel,
<i>Estetica</i>,
edizione italiana di Nicolao Merker, trad. it. di Nicolao Merker e
Nicola Vaccaro, 2 voll., Milano, Feltrinelli, 1978 («SC/10», 84),
pp. 372-73.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>5</sup>
È il titolo italiano del film di Zhang YiMou vincitore del Leone
d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1999.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>6</sup>
La citazione è tratta dagli <i>Essais</i>
di Montaigne, a sua volta ispirato da un passo del <i>De
recta ratione audiendi</i>
di Plutarco.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>7
</sup>Cfr.
Michel de Montaigne,
<i>Saggi</i>,
a cura di Fausta Garavini, con un saggio di Sergio Solmi, 2 voll.,
Milano, Adelphi, 1992 («Gli Adelphi», 31), I, pp. 178, 180 e 236.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>8
</sup>Cfr.
<i>Un
nuovo modello organizzativo per il settore della formazione degli
adulti: il progetto Sirio</i>,
Premessa di Elisabetta Davoli, Dirigente amministrativo Direzione
generale istruzione tecnica Ministero Pubblica Istruzione ai punti 5:
<i>Indicazioni
metodologiche</i>
e 6: <i>Verifica
e valutazione</i>.
(<i>http://</i><span style="font-style: normal;">www.edscuola.it/archivio/norme/programmi/sirio</span><span style="font-style: normal;">).</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>9</sup>
Il gruppo-classe potrebbe scomparire, soppiantato da moduli
finalizzati all’acquisizione di date competenze? I percorsi
d’istruzione realizzati per gruppi di livello relativi ai tre
periodi didattici previsti dalla riforma potrebbe portare alla
contrazione triennale del percorso? Lo schema di regolamento non mi
pare chiaro; testualmente recita: «possono essere fruiti per ciascun
livello anche in due anni scolastici» (art. 5 comma 1 d). Ambiguo
quell’«anche», dal momento che i tre periodi sono costituiti da
due bienni e da un ultimo anno finalizzato all’acquisizione del
diploma. Cfr. <i>Schema
di regolamento recante norme generali per la ridefinizione
dell’assetto organizzativo didattico dei centri d’istruzione per
gli adulti, ivi compresi i corsi serali, ai sensi dell’articolo 64,
comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133</i>,
in Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana n. 47 del 25-2-2013.
Decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>10</sup>
Cfr. <i>Un
nuovo modello organizzativo</i>…,
cit., in particolare ai punti 2.1: <i>Modelli
di struttura</i>
e 2.4: <i>Tutoring</i>.
La compresenza come io la intendo, d’accordo con quanto affermato
dalla Veronese (cfr. <i>op.
cit</i>.
al punto 3.2), consentirebbe agli alunni di meglio assimilare alcuni
contenuti disciplinari e, ai docenti, di meglio calibrare la propria
programmazione didattica. A titolo di esempio sono parecchi gli
alunni le cui carenze di carattere grammaticale risultano di ostacolo
alla comprensione di una lingua straniera e spesso infatti succede
che gli insegnanti di lingue chiedano a quelli di lettere se abbiano
o meno svolto determinati argomenti (sempre restando nell’ambito
umanistico, si potrebbero immaginare alcune lezioni comuni di
italiano e di storia dell’arte, di storia e di scienze, di storia e
di diritto, ecc.). L’attuazione di tali lezioni - programmata in
sede di Consiglio - offrirebbe tra l’altro una doppia opportunità
agli utenti e ai docenti, poiché gli uni vedrebbero diminuire le ore
di frequenza settimanalmente richieste (delle quali le prime e le
ultime oggettivamente “scomode” e poco seguite), rimanendo però
salvaguardato il livello qualitativo dell’offerta formativa; gli
altri renderebbero ancora più efficaci i contenuti proposti dandogli
un carattere interdisciplinare, e in parte compenserebbero la
riduzione oraria prevista dalla riforma. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>11</sup>
Condivisibile la proposta della Veronese di non riconoscere
automaticamente le competenze derivanti da corsi di studi già
seguiti (cfr. <i>op.
cit</i>.
al punto 3.4). Ciò dovrebbe voler dire, a mio parere, non negare il
dovuto riconoscimento ai crediti cosiddetti formali, ma non esimersi
dal somministrare dei test d’ingresso, per provvedere così a
programmare adeguati percorsi di recupero. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>12</sup>
Cfr. <i>Schema
di regolamento</i>…,
cit., art. 4 comma 9 b. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>13</sup>
Cfr. la raccolta di scritti <i>I
partiti e l’educazione della nuova Italia</i>,
a cura di Nino Cortese, in <i>Opere
di Francesco De Sanctis</i>,
edizione diretta da Carlo Muscetta, vol. XVI, 1970, p. 86.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>14</sup>
Cfr. Associazione TreeLLLe, Quaderno n. 9 dicembre 2010, <i>Il
lifelong learning e l’educazione degli adulti in Italia e in
Europa. Dati, confronti e proposte</i>,
Introduzione e guida alla lettura di A. Oliva. Da questo studio ho
tratto parecchie percentuali, questioni e considerazioni toccate o
riportate sotto nel testo. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>15</sup>
Cfr. Jean-Antoine Condorcet,
<i>Sull’istruzione
pubblica</i>,
Treviso, Arti Grafiche Longo e Zoppelli, 1966, p. 35.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><sup>16
</sup>Cfr.
Quaderno TreeLLLe, cit., pp. 19-20 e 27.</span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">- - - - - - - - - - - </span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Per scaricare il <span style="font-size: small;">testo in formato chiuso PDF c<span style="font-size: small;">liccare sul seguente link: <a href="http://www.giuseppesimone.it/comitato/convegno_Adrano_intervento_D%27Orto" target="_blank">intervento Alfredo D'Orto</a></span></span></span></span></div>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
</div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-89343134286646734992013-03-30T04:28:00.001-07:002013-03-30T04:28:17.800-07:00ADRANO (CT): IL CONVEGNO SULL’ESPERIENZA SIRIO!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2yKADaLv5q06od0YGlxVH8ZjZnhk6AW7bCKMuYLnXudBeaJY2SQYoy6NjRpGNUM8lqpCWOXJI7XDmZwW3r1vcsqGL15uoUMIepFshLYWebh1q4je4mtAArlSpm7vpqzXwIAJeu192Zys/s1600/Adrano_CT.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2yKADaLv5q06od0YGlxVH8ZjZnhk6AW7bCKMuYLnXudBeaJY2SQYoy6NjRpGNUM8lqpCWOXJI7XDmZwW3r1vcsqGL15uoUMIepFshLYWebh1q4je4mtAArlSpm7vpqzXwIAJeu192Zys/s200/Adrano_CT.JPG" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: xx-small;">Adrano, foto tratta da Wikipedia</span></i>.org</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Il
21 marzo scorso ad Adrano, ridente cittadina in provincia di Catania
a 600 m s.l.m. con aria fina e splendida vista dell’Etna, presso
l’I.T.S. “Pietro Branchina” si è tenuto il convegno dal
titolo: <b>“</b></span></span></span><b><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">L’adulto
protagonista della formazione culturale e sociale in relazione al
territorio: l’esperienza SIRIO</span></span></b><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"><b>”</b>.</span></span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">L’evento,
tenutosi nella capiente ed attrezzata aula magna dell’Istituto, è
stato reso possibile dall’impegno della </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">prof.ssa
<b>Chiara Longo</b></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">,
responsabile del Corso Serale, e dal </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">prof.
<b>Alfredo D’Orto</b></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">
docente di lettere del Corso Serale nonché dalla volontà del
Dirigente Scolastico </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">prof.
<b>Giuseppe Monforte</b></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">
che ha dimostrato notevole sensibilità sul tema dell’istruzione
degli adulti e attenta consapevolezza dell’importanza strategica
che assume tale settore per lo sviluppo del nostro Paese. Tra il
pubblico erano presenti docenti e responsabili di Corsi Serali di
altre scuole, rappresentanti di associazioni, autorità locali e un
nutrito gruppo di studenti ed ex-studenti del Corso Serale del
Branchina.</span></span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Il
D.S. </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">prof.
G<span style="font-size: small;">iuseppe</span> Monforte</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">
ha dato inizio ai lavori del convegno con un significativo richiamo
all’incidenza sociale e culturale della formazione e istruzione
dell’adulto nel territorio ed all’impegno, in tal senso,
dell’Istituto. Poi ha dato subito la parola al Presidente del
Comitato, </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">prof.
<b>Nazzareno Corigliano</b></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">,
che ha illustrato, col suo discorso (<a href="http://www.giuseppesimone.it/comitato/Adrano_convegno_scuole_serali_intervento_Nazzareno_Corigliano_21_03_2013.pdf" target="_blank">leggibile e scaricabile <span style="font-size: small;">tramite</span> questo link</a>), la
storia del Comitato, il lavoro svolto in difesa della scuola serale
pubblica ed i contenuti del regolamento di riordino, mettendo in
evidenza i tagli previsti nel piano di ridimensionamento nonché il
pericolo di una dequalificazione del settore in mancanza di opportuni
interventi correttivi. Quindi, la </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">prof.ssa
Longo</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">,
che ha fatto preziosi interventi di raccordo fra i vari relatori, ha
dato la parola alla </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">dott.ssa
<b>Antonella Marascia</b></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">,
presidente regionale dell’AIF Sicilia, relatrice sull’interessante
tema: “Sacerdote, re e profeta. Gli uffici laici del Dirigente
Scolastico”. Venuta meno la partecipazione, per subentrati impegni,
della </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">dott.ssa
<b>Rosita D’Orsi</b></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">,
vice provveditore agli studi-CSA Catania, l’ultimo interessante
intervento è stato del </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">prof.
Alfredo D’Orto</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">
sul tema: “La sperimentazione SIRIO: punti di forza, criticità,
prospettive” nel quale, oltre ad una analisi delle criticità del
settore, ha messo in evidenza tutti gli aspetti positivi e
gratificanti della sua esperienza di docenza nel Corso Serale. Si è
poi data la parola al pubblico e preziosi sono stati gli interventi
degli studenti del Corso Serale sia in corso che ex che hanno
testimoniato gli effetti positivi per la loro crescita culturale e
professionale ottenuti con il rientro in formazione manifestando, per
questo, gratitudine alla scuola. Non essendoci altri interventi, il
D.S. </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">prof. Monforte</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">
ha concluso i lavori del convegno ringraziando gli intervenuti ed
auspicando che sull’argomento si mantenga viva la massima
l’attenzione da parte di tutti.</span></span></span><br />
</div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-80273716614714970942013-03-16T08:00:00.001-07:002013-03-16T08:20:33.574-07:00ADRANO (CT) - "L'ADULTO PROTAGONISTA DELLA FORMAZIONE CULTURALE E SOCIALE IN RELAZIONE AL TERRITORIO: L'ESPERIENZA SIRIO"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY0-UGxjADFkPboYjVlYosTKIq9teUtMMr5gKZooV4l_OXDXIwB2RKrTXtZDbgMGwia72XdYZA09KWSpywTYbzVdUc2chlFNacnG3hiKvoQBd1zOCCFSfRSwqGuKef-GOfusU5bUKZaeA/s1600/convegno.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY0-UGxjADFkPboYjVlYosTKIq9teUtMMr5gKZooV4l_OXDXIwB2RKrTXtZDbgMGwia72XdYZA09KWSpywTYbzVdUc2chlFNacnG3hiKvoQBd1zOCCFSfRSwqGuKef-GOfusU5bUKZaeA/s200/convegno.jpg" width="200" /></a></div>
Giovedì 21 marzo 2013, si terrà ad Adrano (CT), presso l'aula magna dell'<a href="https://maps.google.it/maps?q=37.656568,14.84167&hl=it&num=1&t=h&z=18&lci=com.panoramio.all" target="_blank">Istituto Tecnico Statale "Pietro Branchina"</a>, il pubblico convegno su <b>"L'adulto protagonista della formazione culturale e sociale in relazione al territorio: l'esperienza SIRIO"</b>.<br />
Il convegno intende proporre una attenta riflessione sul processo di riordino e riorganizzazione circa l'Educazione degli Adulti previsto dai recenti disposti normativi.<br />
Ai lavori, che inizieranno a partire dalle ore 9.30, parteciperà il <b>prof. Nazzareno Corigliano</b>, presidente del Comitato Nazionale per la Difesa e la Promozione della Scuola Serale Pubblica, che relazionerà sul seguente tema: <i>il riordino delle scuole serali attraverso un programma liquidatorio e minimalista</i>.<br />
Sono previsti i seguenti relatori:<br />
- <b>prof. Giuseppe Monforte</b>, <i>dirigente scolastico ITS "Pietro Branchina" di Adrano (CT)</i>;<br />
- <b>dott.ssa Antonella Marascia</b>, <i>responsabile nazionale AIF scuola e presidente AIF Sicilia</i>;<br />
- <b>dott.ssa Rosita D'orsi</b>, <i>vice provveditore agli studi CSA di Catani</i>a;<br />
- <b>prof. Alfredo D'Orto</b>, <i>docente corso serale - progetto SIRIO</i>;<br />
- <b>prof. Nazzareno Corigliano</b>, <i>presidente del Comitato Nazionale per la Difesa e la Promozione della Scuola Serale Pubblica</i>;<br />
- <b>prof.ssa Chiara Longo</b>, <i>responsabile del corso serale progetto SIRIO - ITS "Pietro Branchina" di Adrano (CT)</i>.<br />
Per maggiori informazioni è possibile scaricare l'invito cliccando sul seguente link: <a href="http://www.giuseppesimone.it/comitato/brochure_convegno_21_03_2013_its_Adrano">brochure convegno </a></div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-36197936856313012182013-03-11T04:37:00.000-07:002013-03-20T04:39:32.484-07:00ROMA: ISTITUITO IL GRUPPO TECNICO IDA<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibL2A3aq2JRq7HIkaLJpOv4LQCKsdiz-XlqrSVGudYQqvj_G-S4ZzguujYEls7DN_bhqgKK5eSD3kR7uO7TeidSIKL7korfT-AaJAkqhdDnMaTzR5IofCyUw0ZKDnqCsX59OwsPM0_hZQ/s1600/gruppo_tecnico_IDA.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibL2A3aq2JRq7HIkaLJpOv4LQCKsdiz-XlqrSVGudYQqvj_G-S4ZzguujYEls7DN_bhqgKK5eSD3kR7uO7TeidSIKL7korfT-AaJAkqhdDnMaTzR5IofCyUw0ZKDnqCsX59OwsPM0_hZQ/s200/gruppo_tecnico_IDA.jpg" width="200" /></a></div>
Il 5 marzo 2013 il MIUR ha istituito, con decreto dipartimentale, il gruppo tecnico nazionale per l'istruzione degli adulti denominato <b>Gruppo Tecnico IDA</b>.<br />
Tale gruppo avrà il compito di definire le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento.<br />
Per visualizzare l'elenco dei membri del predetto gruppo ed i compiti ad esso assegnati, cliccare sul seguente link:<br />
<a href="http://www.giuseppesimone.it/comitato/gruppo_tecnico_IDA" target="_blank">decreto gruppo tecnico IDA</a></div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-40157295800093708622013-03-01T08:07:00.000-08:002013-03-20T04:44:03.186-07:00REGOLAMENTO CPIA PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE! <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeMyDZR5NQsOZz0zMSdD6AB-FmZp7-UDFAn59lVywzeFxUCxFFbvWjL2lwWkVwx20SDoIjMxgjpSUGaFK1kWW2QlZOYzVi8TO0AYNNym1wdKlf8w7ti88Qqb6Azez1paHTkXh1a65sypQ/s1600/gazzetta-ufficiale.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="139" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeMyDZR5NQsOZz0zMSdD6AB-FmZp7-UDFAn59lVywzeFxUCxFFbvWjL2lwWkVwx20SDoIjMxgjpSUGaFK1kWW2QlZOYzVi8TO0AYNNym1wdKlf8w7ti88Qqb6Azez1paHTkXh1a65sypQ/s200/gazzetta-ufficiale.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il regolamento è stato pubblicato a pagina 1 della <a href="http://www.gazzettaufficiale.it/30giorni/serie_generale" target="_blank">Gazzetta Ufficiale serie generale n. 47</a> del 25 febbraio 2013.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ora si dovrebbe mettere in moto la macchina "riorganizzativa" che porterà allo scempio della Scuola Serale Pubblica! Sin dal prossimo settembre pagheremo con notevole perdite di cattedre e ulteriore chiusura di corsi la "genialità" dei nostri amministratori.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Resta la grande incertezza sulla effettiva "posa in opera" del regolamento. Immaginiamo di ricevere lumi dalle future linee guida su cui già stanno manovrando coloro che, per interessi di bottega, rischiano di provocare l'isolamento e la ghettizzazione dell'Istruzione degli Adulti.</span> <br />
<i><span style="font-size: large;">Per scaricare o visualizzare rapidamente l'estratto della Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2013 afferente il regolamento dei CPIA cliccare sul seguente link: <a href="http://www.giuseppesimone.it/comitato/Gazzetta_Ufficiale_N47_25_02_2013_estratto_CPIA.pdf" target="_blank">Estratto Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25/02/2013</a></span></i></div>
</div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-77115079469738217822013-01-13T11:54:00.000-08:002013-03-06T03:41:20.538-08:00CI SONO!...<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaU1N7zz0gp28OeFw8y1RATV8005MVZ868A7-tjGhRBdp_BRJn4ASItkVZNTW1O4u2Fci-KYPCwJxv9Zj5JdNvzdRyXTG7jbWUXmobb61SP5e79ehg5-GQa5qgd5NbNdRPVynmkE0L2TU/s1600/ci+sono.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="147" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaU1N7zz0gp28OeFw8y1RATV8005MVZ868A7-tjGhRBdp_BRJn4ASItkVZNTW1O4u2Fci-KYPCwJxv9Zj5JdNvzdRyXTG7jbWUXmobb61SP5e79ehg5-GQa5qgd5NbNdRPVynmkE0L2TU/s200/ci+sono.JPG" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono cittadini, uomini e donne, che dopo una giornata di lavoro, di sera vanno a scuola per studiare.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono uomini e donne nei cantieri, nelle fabbriche, negli uffici che per migliorare la propria condizione culturale e sociale dalle 6 alle 11 di sera vanno in luoghi chiamati “scuole serali” per studiare, prendere un diploma e magari anche una laurea.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono cittadini stranieri in questo paese, marocchini, rumeni, e magari anche albanesi, che di sera vanno a “scuola serale” per diventare periti, geometri, ragionieri, e studiano con serietà e profitto.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono ragazzi, tanti ragazzi, che nella scuola del mattino non ce l’hanno fatta, ma capiscono poi che studiare è importante e necessario e dopo 8-10 ore nei call center, nei luoghi della vita precaria creati per loro, di sera con voglia e coraggio riprendono a studiare.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, in cassa integrazione, con occupazioni precarie e provvisorie, che in questi luoghi chiamati “scuole serali” vanno a studiare per coltivare almeno la speranza.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono insegnanti in questo paese che tutte le sere in questi luoghi insegnano. Ma pare che la maggior parte non sia stato costretto e ancor peggio fa questa specie di lavoro con passione ed entusiasmo.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono politici e governanti che hanno capito che questi luoghi notturni possono essere pericolosi. Studiare di sera può essere pericoloso: ventotto ore alla settimana di lezione possono nuocere alla salute dei lavoratori, degli uomini e delle donne e possono essere un attacco all’integrità familiare.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono governanti che hanno approvato una legge nella quale c’è scritto che “i corsi serali per il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore di cui all’ordinamento previgente cessano di funzionare il 31 agosto 2015”. Si andrà a studiare in non meglio specificati Centri d’Istruzione per gli Adulti, ma comunque con meno ore, meno laboratori, meno investimenti, meno tutto.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono, in questo paese, italiani che migrano in Romania o anche in Albania, per agguantare direttamente una laurea. Anche se poi non è necessario spostarsi tanto: ci sono luoghi in questo paese chiamati “diplomifici” che con poche migliaia di euro un diploma viene garantito.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono anche ex primi ministri, solo in questo paese ci sono, che dopo aver tanto tagliato, legiferato contro, arrestato ogni processo riformatore, sfottono e prendono in giro lavoratori, donne, precari ,ragazzi, insegnanti.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono, in questo paese per fortuna ancora ci sono, insegnanti e studenti impegnati in una costante azione di difesa della scuola serale pubblica da qualsiasi azione di depauperamento o chiusura.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>I docenti della RETE delle SCUOLE SERALI PUBBLICHE della provincia di Torino, nel rimandare al mittente i luoghi comuni e gli sfottò tipici della sua cultura classista, ribadiscono la positiva esperienza ed il grande valore sociale dei Corsi Serali e intendono impegnarsi per la difesa e la promozione della Scuola Serale Pubblica contro ogni sensibile semplificazione e banalizzazione dei percorsi didattici.</b></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<b><i><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Rocco
Rolli<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "Arial Narrow","sans-serif"; font-size: 9.0pt; line-height: 115%;">RETE
SCUOLE SERALI PUBBLICHE<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: "Arial Narrow","sans-serif"; font-size: 9.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">TORINO
E PROVINCIA</span></div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-43118993665553282002013-01-11T14:25:00.001-08:002013-03-06T03:41:38.677-08:00ALL’ONOREVOLE BERLUSCONI LA NOSTRA RABBIA E INDIGNAZIONE!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZXwMCgpASjhSjkPTY_ERTueYTZkh5MV2ECBq4t68S_WNx6Sfp6FvhOxYUcwuoPANqb6lIIQD7rrNAeZnrFbnOHfnP7kYsQYSGIgTF_m14WYS6HvPRZ4u0vSbGTBwoYUrvfyIo1ESAkFg/s1600/Berlusconi_Santoro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="123" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZXwMCgpASjhSjkPTY_ERTueYTZkh5MV2ECBq4t68S_WNx6Sfp6FvhOxYUcwuoPANqb6lIIQD7rrNAeZnrFbnOHfnP7kYsQYSGIgTF_m14WYS6HvPRZ4u0vSbGTBwoYUrvfyIo1ESAkFg/s200/Berlusconi_Santoro.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ormai credo sia noto a tutti che nella serata di ieri, giovedì 10 gennaio 2013, durante la trasmissione “SERVIZIO PUBBLICO” condotta da Michele Santoro su LA7, l’On. Silvio Berlusconi, per sfottere il conduttore attribuendogli un basso livello d’istruzione ha fatto una delle sue solite uscite con la battuta: “<i>Ma lei, Santoro, ha frequentato le serali o l’università?</i>”. Dopo è stata richiamata la battuta a più riprese finché è divenuta il tormentone dell’intera serata. Ovviamente fin da subito è montata sulla rete la protesta, testimoniata da E. Caporale su <a href="http://www.lastampa.it/2013/01/11/italia/politica/berlusconi-e-le-scuole-serali-su-internet-scoppia-la-rivolta-qNAAjEylsULM9SXLelqxLP/pagina.html" target="_blank">LA STAMPA.it</a> (<i><a href="http://www.lastampa.it/2013/01/11/italia/politica/berlusconi-e-le-scuole-serali-su-internet-scoppia-la-rivolta-qNAAjEylsULM9SXLelqxLP/pagina.html" target="_blank">clicca per leggerlo</a></i>), di numerosissimi studenti lavoratori stanchi di essere considerati studenti di serie B nonostante il loro sacrificio, impegno e profitto molto spesso di altissimo livello contrariamente a quanto pensa l’On. Berlusconi che, notoriamente, preferisce passare le serate in modalità molto meno impegnative.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Noi vogliamo esprimere all’On. Berlusconi la nostra rabbia e la profonda indignazione per l’assoluta mancanza di rispetto verso chi a costo di durissimi sacrifici, dopo una giornata di vero lavoro, torna tra i banchi di scuola per accrescere la propria cultura o per riqualificare la propria professione, certo nell’interesse loro ma anche della Nazione che così forse può avere cittadini migliori di chi li governa. E che dire della assoluta mancanza di rispetto verso i tanti docenti dei corsi serali che con passione, abnegazione ed inventiva fanno tutto il possibile per rendere il servizio migliore a questi cittadini mentre tutti i governi compreso quello di Berlusconi li hanno ostacolati con la politica dei tagli indiscriminati.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La cosa che ci fa più rabbia è che simili battute da “bar dello sport” (<i>con tutto il rispetto per i bar dello sport</i>) fondate su un pregiudizievole luogo comune a sua volta poggiato sull’assoluta ignoranza debba venire da un ex Presidente del Consiglio, che ci ha rappresentato all’Estero e che si candita a Ministro dell’Economia.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Noi non pretendiamo le scuse dall’On. Berlusconi, convinti come siamo che, pur di accattonare qualche voto, sarebbe capacissimo di chiedercele magari sostenendo che la sua era “<i>solo una battuta senza intento offensivo e che noi non sappiamo stare allo scherzo</i>”. Siamo stanchi della sua voglia di scherzare. Vogliamo solo che, per carità di Dio e della Nazione ci liberi dalla sua ingombrante presenza, dalla sua vita privata, dalla sua immagine plastificata, dal suo continuo ridacchiare, dalle sue barzellette e...basta! ORA ABBIAMO BISOGNO DI SERIETÀ<span style="font-size: 12px;">!</span></span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12px; text-align: start;"><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 21.6pt; mso-hyphenate: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan; tab-stops: list 21.6pt; text-indent: -21.6pt;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><i><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #333333; font-size: 10pt;">prof. ing. Nazzareno Corigliano</span></i></b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 21.6pt; mso-hyphenate: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan; tab-stops: list 21.6pt; text-indent: -21.6pt;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><span style="color: #333333; font-size: 10pt;">Presidente del Comitato</span></i><span style="color: #333333; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 21.6pt; mso-hyphenate: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan; tab-stops: list 21.6pt; text-indent: -21.6pt;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><span style="color: #333333; font-size: 10pt;">per la Difesa e la Promozione</span></i><span style="color: #333333; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<i><span style="color: #333333; font-size: 10pt;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">delle
Scuole Serali Pubbliche</span></span></i></div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-23676117599875624092012-12-04T05:30:00.000-08:002012-12-04T05:47:28.655-08:00RESOCONTO DELL’ASSEMBLEA PROVINCIALE ORGANIZZATA DALLA FLC CGIL DI BARI IL 29/11/2012!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXADjLzBMC7VFucv0QDSXvoBH_3mqAQ0wHBMBQ4ghwvFggBmgeAMlsNJRWjJyUfZQOLfVPLWWs7FEEeQWnaZspygm7ML4rJZmHAXqnJ16yH5zxiQlmUXVYRjCHE0LcSUllwuoO920Vfak/s1600/report.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXADjLzBMC7VFucv0QDSXvoBH_3mqAQ0wHBMBQ4ghwvFggBmgeAMlsNJRWjJyUfZQOLfVPLWWs7FEEeQWnaZspygm7ML4rJZmHAXqnJ16yH5zxiQlmUXVYRjCHE0LcSUllwuoO920Vfak/s200/report.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Giovedì
scorso 29/11/2012 si è tenuta a Bari, presso l’Istituto “Elena
Di Savoia”, dalle 17,00 alle 20,00 l’assemblea sindacale
organizzata dalla FLC CGIL di Bari sul tema del regolamento
riguardante il riordino dei CTP e Corsi Serali e sull’istituzione
dei CPIA.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Facciamo
subito rilevare che un’assemblea organizzata dalla CGIL
interamente dedicata al tema specifico del riordino delle scuole
serali, a nostro ricordo (senza timore di smentite) è la prima dal
2007 ad oggi. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Non
possiamo però dichiararci soddisfatti su come l’incontro è stato
condotto soprattutto per l’inconsistenza del tempo dedicato al
dibattito.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: medium;"><b>L’assemblea
è stata la solita messa cantata nella quale il tempo dedicato al
dibattito è stato "strategicamente" e tragicamente ridotto
a soli 20 minuti su 3 ore di assemblea. </b></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Tutti
i partecipanti infatti, conoscendo già il </span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Regolamento</i></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">
nella versione ultima del 4 ottobre 2012, si aspettavano di sapere le
proposte che, per tutelare i lavoratori, la CGIL farà al Governo
durante gli incontri finalizzati alla stesura delle linee guida.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Invece,
il relatore, </span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Gigi
Caramia</b></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"> (del
Centro nazionale FLC CGIL), si è profuso nella lettura per punti
dell’intero </span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Regolamento</i></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><b>elencandone</b></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">
a volte le negatività - </span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><b>ivi
compreso il “fatale” taglio di ore e di cattedre previsto </b></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">-</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><b>
</b></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">e
magnificandone quasi sempre le “novità”. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Nelle
premesse, il relatore ha avuto pure l’ardire di precisare, non
senza compiacimento, che il Regolamento, allo stato delle cose, </span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><b>non
è più emendabile</b></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">
e pertanto ogni velleità "riformista” andava accantonata. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Il
messaggio era chiaro e voleva dire che nulla si poteva più fare per
bloccare lo scempio e prendersela con il sindacato era ormai tempo
sprecato. </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Non
soddisfatto, Caramia ha pure accusato la platea di immobilismo quasi
a voler attribuire ai lavoratori l’irrimediabile situazione. Ma la
cosa più odiosa è quando ha asserito, con una palese menzogna, che
la CGIL ha cercato di ritardare la frittata. Sulle pagine del nostro
blog vi sono tutti gli articoli che abbiamo dovuto scrivere ogni
volta che la CGIL si è lamentata della ritardata approvazione del
regolamento da parte del Governo e del ritardo con cui procedeva il
riordino. Basta andare sul sito della CGIL al seguente link: </span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><a href="http://www.flcgil.it/attualita/eda/approvazione-regolamento-dei-centri-per-l-istruzione-degli-adulti-un-ritardo-inquietante.flc" target="_blank">http://www.flcgil.it/attualita/eda/approvazione-regolamento-dei-centri-per-l-istruzione-degli-adulti-un-ritardo-inquietante.flc</a>
e la menzogna è svelata. Ora, o Gigi Caramia mente sapendo di
mentire e si erge a difensore di lavoratori di cui offende
l’intelligenza pensando che abbiano la memoria corta oppure offende
la sua intelligenza dimostrando di essere inconsapevole di quanto ha
detto e fatto su questo tema la sua organizzazione sindacale. La
verità sull’atteggiamento del sindacato su questo argomento noi
l’abbiamo svelata da tempo, basta rileggere il nostro post del
17/10/2010 “CPIA: UN FINE CHE NON GIUSTIFICA I MEZZI”, per
rendersi conto che la CGIL è in pieno conflitto di interesse tra il
difendere i lavoratori del settore dai tagli massacranti e la
necessità di </span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background: #ffffff;">auspicare
la nascita dei CPIA perché “</span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><i><span style="background: #ffffff;">da
essa dipende il futuro della </span></i></span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><i><span style="background: #ffffff;">loro</span></i></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><i><span style="background: #ffffff;"> </span></i></span></span><a href="http://www.cgil.it/Archivio/formazione-ricerca/Proposta%20Legge%20Apprendimento%20Permanente.pdf" target="_blank"><span style="color: blue;"><u><span style="color: black;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><i><span style="background: #ffffff;">proposta di legge sull’Apprendimento permanente</span></i></span></span></span></u></span></a><span style="color: black;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><i><span style="background: #ffffff;">,
la quale mira a spalancare il settore dell’istruzione degli adulti
a una miriade di agenzie formative private (incluse le loro) latrici
di un'offerta formativa generica e non professionalizzante</span></i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background: #ffffff;">”.</span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background: #ffffff;">In
poche parole, a nostro avviso la CGIL, si rivela l’ispiratrice di
questo odioso riordino che attraverso un macroscopico “inciucio”
con la controparte paga con la pelle dei lavoratori il business della
formazione professionale. Per questo vuole il carrozzone del CPIA. Su
questo Gigi Caramia getta la maschera quando parla con un certo
compiacimento dell’allargamento dell’offerta formativa (proprio
verso la formazione professionale) prevista dal regolamento o quando
insinua, facendola passare come concezione dei burocrati del MIUR,
l’idea che l’istruzione degli adulti possa passare anche
attraverso percorsi che non considerino la scuola pubblica
necessariamente centrale.</span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background: #ffffff;">In
definitiva, noi ci aspettavamo che la CGIL ci venisse a rassicurare
con una piattaforma di lotta ed un insieme di idee riparatorie
rispetto allo sconquasso che si viene prospettando dal prossimo anno
per le scuole serali e non che venisse a denunciare l’olezzo di una
frittata riuscita male dopo aver aiutato a rompere le uova ed essersi
lamentata che non si accendevano i fornelli. Infine, abbiamo pure
dovuto assistere alla farsa della raccolta delle domande degli
intervenuti negli ultimi brevissimi minuti dell’assemblea là dove,
ovviamente, è mancato il tempo per le risposte. Che delusione!</span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: medium;"><b><span style="background: #ffffff;">Riteniamo
con rammarico, anche guardando alla storia del nostro Comitato e alle
ragioni che ci hanno condotto a crearlo, che sia difficile poterci
fidare di questo tipo di sindacato affidando loro la nostra difesa e
la tutela dei nostri diritti! </span></b></span></span></span>
</div>
</div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-37028475270179129072012-11-17T04:11:00.000-08:002012-11-17T04:11:28.609-08:00PER LA DIFESA DELLA PROFESSIONALLITÀ DEI DOCENTI E DELLA SCUOLA PUBBLICA, SABATO 24 NOVEMBBRE TUTTI A ROMA!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh092O_TKlqME043IW6CMZKUa88yvp1O5wRA5JTPj9PYY3DGhUV9WtPM5_Y8OQDU1XNADCeQORXEGypps4akPy_VXO3gmVDssErdvZ_OqstFWlOrreHaBUnWjrBkGDnxEJxRuisj93NiPU/s1600/scioperoi-roma.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh092O_TKlqME043IW6CMZKUa88yvp1O5wRA5JTPj9PYY3DGhUV9WtPM5_Y8OQDU1XNADCeQORXEGypps4akPy_VXO3gmVDssErdvZ_OqstFWlOrreHaBUnWjrBkGDnxEJxRuisj93NiPU/s320/scioperoi-roma.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;">L’attacco che la scuola pubblica sta subendo da parte di questo governo non ha precedenti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ol>
<li><span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;">abolizione degli scatti di anzianità;</span></li>
<li><span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;">riduzione degli stipendi, già erosi dall’inflazione galoppante, con l’abolizione della vacanza contrattuale;</span></li>
<li><span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;">blocco dei contratti con contestuale assurda e illegale pretesa di elevare il numero di ore frontali di lezione a 24, a parità di stipendio;</span></li>
<li><span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;">pretestuosa introduzione della meritocrazia con il concorsone senza tener conto dei meriti di chi per anni come precario, nonostante l’abnegazione e l’attaccamento al lavoro, è stato letteralmente e indecorosamente sfruttato;</span></li>
<li><span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;">indiscriminata e criminale continuazione della politica dei tagli alla scuola pubblica, in contro tendenza a quanto avviene nel resto d’Europa dove si capisce che la scuola è strategica per uscire dalla crisi.</span></li>
</ol>
<span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;">Lo sconcerto ci assale quando pensiamo al modo subdolo con cui gli autori di questo scempio, a parole si dichiarano difensori della scuola e dei giovani, nei fatti montano campagne mediatiche in cui i docenti vengono presentati come privilegiati mentre ne viene annullata dignità e professionalità.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;"><b>In tutto questo, la Scuola Serale Pubblica, risulta al centro dell’attacco. Con il regolamento che è stato appena varato a supporto del famigerato riordino, oltre alla sicura dequalificazione del settore si sta per dare, senza alcuna tutela, il “ben servito” a tanti colleghi, competenti e altamente specializzati nella formazione degli adulti, che dopo anni di appassionato servizio verranno messi alla porta senza la minima riconoscenza! Pertanto:</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;"><b><span style="color: red;">INVITIAMO TUTTI I COLLEGHI AD ADERIRE ALLO SCIOPERO DEL 24.11.2012 PARTECIPANDO COMPATTI ALLA GRANDE MANIFESTAZIONE CHE SI TERRÀ A ROMA!</span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;"><b>PER LA PRIMA VOLTA DOPO TANTI ANNI, LO SCIOPERO È STATO INDETTO UNITARIAMENTE DA TUTTE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CHE STANNO PROVVEDENDO A METTERE A DISPOSIZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO PER ROMA.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: tahoma, verdana, arial; font-size: 12px;"><b>PER RAGGIUNGERE LA CAPITALE IN MODO ORGANIZZATO È SUFFICIENTE CHE CIASCUNO SI RIVOLGA AD UNO QUALSIASI DEI SINDACATI.</b></span></div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-24091653336904856712012-10-04T23:54:00.001-07:002012-10-05T04:16:53.405-07:00APPROVATO IL REGOLAMENTO!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDAxRaLCjKYYJfncwam8dCrgrJ17rEeWdiIbJvQk0uxCKenxEw_XWhKn1lnziKVT8p8pEGFjG0mc3IIpXFXMDBDLZmicDw7VBLJQTczfWVxj6l3fPiRlCFmAwLBBGQELe3_RuRXwNUVWw/s1600/lapideScritta.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDAxRaLCjKYYJfncwam8dCrgrJ17rEeWdiIbJvQk0uxCKenxEw_XWhKn1lnziKVT8p8pEGFjG0mc3IIpXFXMDBDLZmicDw7VBLJQTczfWVxj6l3fPiRlCFmAwLBBGQELe3_RuRXwNUVWw/s1600/lapideScritta.JPG" /></a></div>
<span style="font-size: large;">Durante il Consiglio dei Ministri di ieri 4 ottobre 2012 (<i>San. Francesco - Patrono d'Italia</i>) è stato approvato, in via definitiva, il regolamento che consentirà l'avvio dei CPIA e la MORTE dei CORSI SERALI!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Così, il "Governo Tecnico" ha fatto, a nostro avviso con estrema leggerezza, ciò che gli altri non hanno voluto fare avviando, di fatto, al baratro l'istruzione degli adulti e gettando alle ortiche l'esperienza POSITIVA dei progetti SIRIO ed ALIFORTI. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Basta leggere il <a href="http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=69367&pg=1%2C2495%2C4660%2C6665%2C8881%2C10924%2C13302%2C15557%2C17686%2C19769%2C21791%2C23100&pg_c=5" target="_blank">Comunicato Stampa (sul sito del Governo)</a> per rendersi facilmente conto:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ol>
<li><span style="font-size: large;">delle errate e superficiali analisi prese a giustificazione del provvedimento;</span></li>
<li><span style="font-size: large;"> delle chimeriche aspettative sull'efficacia del provvedimento;</span></li>
<li><span style="font-size: large;">della palese incongruenza tra le aspettative e gli effettivi contenuti del regolamento.</span></li>
</ol>
<b><span style="font-size: large;">Si è scelta la strada del caos e dell'abbassamento qualitativo svendendo ai privati e cedendo ad alcuni interessi particolari l'istruzione degli adulti!</span></b></div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-59204856761619058902012-10-01T04:46:00.000-07:002012-10-01T06:00:28.948-07:00LETTERA APERTA AL MINISTRO PROFUMO!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP9JETYqVds5NaIzhQlfqtRcIe1JYbU6YuGNT-vlIdYwBL0UqAdAjPsw2Kh1FRva-9GuSFrDk-K9V2oXxnxApv7qgTEYCeXQjxMEzK9vvU5j1nQxW6JkHWc4nKkUcW1asfsJWwEKjXbsw/s1600/lettera_a_PROFUMO.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP9JETYqVds5NaIzhQlfqtRcIe1JYbU6YuGNT-vlIdYwBL0UqAdAjPsw2Kh1FRva-9GuSFrDk-K9V2oXxnxApv7qgTEYCeXQjxMEzK9vvU5j1nQxW6JkHWc4nKkUcW1asfsJWwEKjXbsw/s320/lettera_a_PROFUMO.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Oggetto:</b> <i>Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge n. 112 del 2008 (ISTRUZIONE).</i><br />
<i><br /></i>
<i><br /></i></div>
<b>
</b>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b><b>Sig. Ministro,</b></b></div>
<b>
</b>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b><b>siamo a conoscenza che all'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei Ministri (4 ottobre p.v.) si proporrà l'approvazione in seconda lettura del regolamento in oggetto.</b></b></div>
<b>
</b>
<div style="text-align: justify;">
<b><b>Più volte attraverso le pagine del nostro blog, di riviste specializzate ed in tutte le occasioni di dibattito abbiamo scongiurato che ciò potesse accadere dimostrando il grave rischio per i Corsi Serali qualora si mettessero in atto i notevoli tagli di personale e di ore curricolari fino alla totale chiusura dei medesimi corsi alla data del 31 agosto 2015, previsti da questo regolamento.</b></b></div>
<b>
<div style="text-align: justify;">
<b>Più volte abbiamo dimostrato che l'alternativa proposta dei CPIA si rivela antieconomica, dispersiva, confusionaria, male organizzata fin dall'inizio e certamente destinata a peggiorare la qualità dei molti Corsi Serali d'eccellenza attualmente operanti.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Con la presente rivolgiamo un accorato appello a Lei e, per suo tramite, a tutti i membri del Consiglio, affinché si ponderi attentamente il contenuto del regolamento che, nella forma attuale, andrebbe semplicemente rigettato; è comunque di fondamentale importanza correggerlo con lo stralcio della decretata data di chiusura dei Corsi Serali allo scopo di consentire il prosieguo delle esperienze più qualificanti.</b></div>
</b><br />
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<i><b>prof. ing. Nazzareno Corigliano</b></i><br />
<div>
<i style="text-align: left;">Presidente del Comitato</i></div>
<div>
<i style="text-align: left;">per la Difesa e la Promozione</i></div>
<div>
<i style="text-align: left;">delle Scuole Serali Pubbliche</i><br />
<i style="text-align: left;"><br /></i>
<span style="text-align: left;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #990000;">...TUTTI SIAMO ALLERTATI E PRONTI AD AZIONI DIMOSTRATIVE E DI LOTTA PER EVITARE LO SCEMPIO DELLE SCUOLE SERALI PUBBLICHE!</span></b></div>
</div>
</div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-41859654085459819372012-09-07T11:03:00.001-07:002012-09-07T11:35:22.703-07:00LE SORTI DELL’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI IN BALIA DELLA SPENDING REVIEW<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.11cm; text-indent: 0.9cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black; font-size: small;"><span style="color: #030000;">A cura di Domenico Piperis*</span></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUL5EhYh2mQOfsZ5gH15tqHgEP6yvima02Y-7lXS8LhajP428btHbDXxla4hWZ938SOpSfm1eDSc_2eOZpDRqTJmZ5cSKELOgHpJjzQcXFjC-qELvmMmWhuxSG6rtZVWtp45Iyj9ZP44Q/s1600/Condorcet.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUL5EhYh2mQOfsZ5gH15tqHgEP6yvima02Y-7lXS8LhajP428btHbDXxla4hWZ938SOpSfm1eDSc_2eOZpDRqTJmZ5cSKELOgHpJjzQcXFjC-qELvmMmWhuxSG6rtZVWtp45Iyj9ZP44Q/s200/Condorcet.jpeg" width="148" /></a></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;">----------</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.11cm; orphans: 0; text-indent: 0.9cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;">Ho
letto di recente l’opera </span><span style="color: #030000;"><i>Rapporto
sull’istruzione pubblica</i></span><span style="color: #030000;"><sup>1</sup></span><span style="color: #030000;">
composta nel 1792 dal matematico e filosofo francese Giovanni Antonio
Caritat, marchese di Condorcet, e l’ho trovata così sorprendente
per l’attualità e la chiarezza delle idee espresse tanto da
sentirmi quasi in dovere di riportarla alla memoria (o forse
all’attenzione?) dei nostri politici e governanti affinché, a
partire da essa, possano riacquistare quella “lucidità” che </span>la
"spending review" sta piano piano lacerando.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.11cm; orphans: 0; text-indent: 0.9cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;">La
spending review produce<span style="color: red;">
</span><span style="color: #030000;">i
suoi effetti sullo stato sociale: essa come un "virus" lo
attacca progressivamente e inesorabilmente, logorandolo fino a
distruggerlo. </span></span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.11cm; orphans: 0; text-indent: 0.9cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #030000;"><span style="font-size: small;">L’istruzione
in generale, ma in particolare l’istruzione degli adulti (o, forse,
quello che ne resta), sembra essere l'"organismo" nel quale
il virus riesce a sviluppare tutta la sua potenza, dando il meglio di
sé. </span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.11cm; orphans: 0; text-indent: 0.9cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #030000;"><span style="font-size: small;">Infatti,
in tutta Italia si assiste al continuo proliferare di bollettini di
guerra riguardanti la chiusura ingiustificata di classi di corsi
serali: Foggia, Cagliari, Torino, Milano, Bari ecc.. Il MIUR ordina e
gli USR obbediscono. La liquidazione della scuola serale è stata
decisa: si comincia negando, nell'organico di diritto, le classi
prime sapendo che questa negazione non è per nulla momentanea in
quanto si perpetuerà l’anno seguente causando l’assenza delle
classi seconde e così di seguito fino a determinare la chiusura dei
corsi serali. Ma c’è poco da stare tranquilli perché se passasse,
attraverso la vicenda della scuola serale, il messaggio che la negata
autorizzazione di classi sia una legittima operazione amministrativa,
ben presto ad essa si assocerebbe anche la mancata autorizzazione
delle classi del diurno, tramutandosi in un iter di ordinaria
burocrazia.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.11cm; orphans: 0; text-indent: 0.9cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;">Tutto
ciò sta avvenendo contro ogni logica di promozione sociale; ne è
un esempio la recente proposta di legge sul lavoro del governo Monti
che almeno in apparenza, da un lato, riconosce l'importanza
dell'istruzione permanente degli adulti (v. Capo VII Art. 66</span>
del disegno di legge n. 3249 del ministro del lavoro Fornero<span style="color: #030000;">)
ma, dall’altro, senza fare tanti complimenti, ordina la chiusura di
classi di scuole serali. Se questo modo di agire non è un ignobile
esempio di doppio gioco politico, allora o è incoscienza o è
incompetenza.</span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.11cm; orphans: 0; text-indent: 0.9cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;">In
questa situazione, il tentativo di "illuminare" le menti
dei nostri politici è il più urgente </span><span style="color: #030000;"><i>sforzo</i></span><span style="color: #030000;">
a cui ognuno dovrebbe prender parte, traendo forse ispirazione e
speranza da una mente illuminata come lo era quella di Condorcet,
avendo il merito di essere l’autore di un proficuo programma di
istruzione degli adulti al fine di contrastare l’analfabetismo di
ritorno:</span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.11cm; orphans: 0; text-indent: 0.9cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #030000;"> </span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.11cm; orphans: 0; text-indent: 0.9cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;">"</span><span style="color: #030000;"><i>Offrire
a tutti gli individui della specie umana i mezzi per provvedere ai
propri bisogni, per assicurarsi il benessere, per conoscere ed
esercitare i propri diritti, intendere ed adempiere i propri doveri;
assicurare a ciascuno l'opportunità di perfezionare la propria
abilità, di divenire capace di esercitare le funzioni alle quali ha
diritto di essere chiamato, di sviluppare nel più ampio modo le doti
che ha ricevuto dalla natura; e in tal modo stabilire tra i cittadini
un'uguaglianza di fatto e rendere reale l'uguaglianza politica
riconosciuta dalla legge</i></span><span style="color: #030000;"><i>:
</i></span><span style="color: #030000;"><i>tale
deve essere il primo scopo d'un'istruzione nazionale; sotto questo
punto di vista essa </i></span><span style="color: #030000;"><i>è,
</i></span><span style="color: #030000;"><i>per
il potere politico, un obbligo di giustizia</i></span><span style="color: #030000;">."</span><span style="color: #030000;"><sup>2</sup></span><span style="color: #030000;">
</span></span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.13cm; orphans: 0; text-indent: 0.73cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;"><i>[…]</i></span><span style="color: #030000;">"</span><span style="color: #030000;"><i>Noi
abbiamo osservato, infine, che l'istruzione non deve abbandonare i
giovani nel</i></span><span style="color: #232121;"><i>
</i></span><span style="color: #030000;"><i>momento
in cui escono da una scuola; che essa deve abbracciare tutte le età
giacché non ce n'è alcuna in cui non sia utile e possibile
apprendere e che questa seconda istruzione è tanto più necessaria
in quanto quella dell'infanzia </i></span><span style="color: #030000;"><i>è
</i></span><span style="color: #030000;"><i>stata
contenuta in limiti assai ristretti.</i></span><span style="color: #8b8988;"><i>
</i></span></span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.13cm; orphans: 0; text-indent: 0.73cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;"><i>Questa
</i></span><span style="color: #030000;"><i>è
</i></span><span style="color: #030000;"><i>una
delle cause principali dell'ignoranza in cui le classi sociali più
povere sono immerse oggi; la possibilità di ricevere una prima
istruzione mancherebbe loro ancor meno di quella di conservarne i
vantaggi. </i></span></span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.13cm; orphans: 0; text-indent: 0.73cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;"><i>Noi
abbiamo voluto che nessun cittadino potesse dire: la legge mi
assicurerebbe una completa uguaglianza</i></span><span style="color: #5d5b55;"><i>
</i></span><span style="color: #030000;"><i>di
diritti, ma mi vengono rifiutati i mezzi per</i></span><span style="color: #8b8988;"><i>
</i></span><i>c</i><span style="color: #030000;"><i>onoscerli.
Io non devo dipendere che dalla legge, ma la mia ignoranza mi fa
dipendere da tutto ciò che mi circonda. Mi si è invero insegnato
nella mia infanzia ciò che avevo bisogno di sapere, ma, obbligato a
lavorare per vivere, quelle prime </i></span><span style="color: #030000;"><i>nozioni
si sono ben</i></span><span style="color: #4d4b4a;"><i>
</i></span><span style="color: #030000;"><i>presto
cancellate dalla mia memoria, e non mi resta ora che il dolore di
sentire, nella mia ignoranza, non la volontà della natura ma
l'ingiustizia della società.</i></span><span style="color: #030000;">"</span><span style="color: #030000;"><sup>3</sup></span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.01cm; margin-right: 0.02cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;"><i>[…]</i></span><span style="color: #030000;">“</span><span style="color: #030000;"><i>Così
l'istruzione deve essere universale, deve estendersi, cioè, a tutti
i cittadini. Deve essere ripartita con tutta l'uguaglianza consentita
dagli ineliminabili limiti del bilancio, dalla distribuzione della
popolazione sul territorio, e dal tempo più o meno lungo che i
fanciulli possono destinarle. </i></span></span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.01cm; margin-right: 0.02cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;"><i>Essa
deve,</i></span><span style="color: #4d4b4a;"><i>
</i></span><span style="color: #030000;"><i>nei
suoi diversi gradi, abbracciare l'intero sistema delle conoscenze
umane e assicurare agli uomini, in tutte le età della vita,
l'opportunità di conservare le proprie conoscenze e di acquistarne
di nuove. </i></span></span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.01cm; margin-right: 0.02cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;"><i>Infine,
nessun potere pubblico deve avere l'autorità di impedire lo sviluppo
di verità nuove o l'insegnamento di teorie contrarie alla sua
particolare politica o ai suoi interessi contingenti</i></span><span style="color: #030000;"><i>.
</i></span></span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;"><i>Tali
sono i principi che ci hanno guidato nel nostro lavoro.</i></span><span style="color: #030000;">"</span><span style="color: #030000;"><sup>4</sup></span><span style="color: #030000;">
</span></span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;">I
lettori forse riterranno forzato il raffronto della attuale
situazione italiana con quella temporalmente </span><span style="color: #030000;"><i>lontana</i></span><span style="color: #030000;">
della Rivoluzione francese in cui si soffriva la mancanza di
un'istruzione pubblica come una delle più gravi piaghe del sociale
tale che se non fosse stata risolta, o quantomeno affrontata, avrebbe
potuto compromettere persino le più nobili istanze rivoluzionarie
borghesi: la borghesia aveva bisogno di un ceto popolare istruito e
affrancato dalle credenze di varia natura e agì coerentemente per
realizzare tale obiettivo. Ma oggi? Cosa “ci” sta accadendo? Mio
malgrado, anzi, mi correggo, nostro malgrado, questa situazione
potrebbe essere più </span><span style="color: #030000;"><i>vicina</i></span><span style="color: #030000;">
di quanto crediamo, pian piano potrebbe tornare ad essere
protagonista della storia: anche oggi infatti, nonostante in
sembianze diverse, si ri-presenta il rischio che la situazione
economica e sociale si evolva ai danni delle classi produttive,
condannandole inesorabilmente alla sparizione della cultura, del
diritto ad acculturarsi. La crisi economica-finanziaria attuale è
una crisi di sovrapproduzione e ciò costringe, da una parte, le
aziende a chiudere poiché sconfitte dalla concorrenza reciproca e,
dall’altra, il Governo, per evitare pericolosi rivolgimenti
sociali, a collocare gli operai in cassa integrazione (ovvero, a
carico della collettività, dello Stato). Ora, la ricchezza non può
essere creata dal nulla, pertanto a generarla ci pensa la fiscalità
generale in continuo aumento, poi la battaglia contro l'evasione
fiscale ma, soprattutto, il taglio (saccheggio!) della spesa pubblica
(</span>previsto dalla<span style="color: #030000;">
spending review).</span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #030000;"><span style="font-size: small;">Si
sa, per comune e triste esperienza, che soprattutto in tempo di crisi
è il settore pubblico a farsi carico della risoluzione dei problemi
del sistema produttivo nazionale, acutizzati quasi sempre e
dall'incompetenza dei governanti di turno e dalla loro scarsa
lungimiranza. Il settore pubblico (e al suo interno quello del
pubblico impiego) è considerato da questi ultimi un "territorio
di caccia" fin troppo facile da aggredire (lo sanno bene sia i
politici disonesti sia quelli armati dalle più sante intenzioni),
tant’è vero che questa pratica è realizzata sistematicamente al
posto di tassare i grandi patrimoni o i capitali esportati
illegalmente all’estero. La società civile non può allora
assistere inerme a questo sciacallaggio che sottrae ricchezza alla
collettività per salvaguardare gli interessi del capitale! </span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;">Sarà
pure il segno dei tempi in cui viviamo ma, a<span style="color: #030000;">vendo
tutti noi già appreso dal ministro Fornero che il lavoro non è più
un diritto, aspettiamo fiduciosi di apprendere, tra non molto tempo,
che anche l'istruzione non è più un diritto costituzionalmente
garantito.</span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #030000;">Contro
queste "moderne" e "confortanti" prospettive
sociali, bisogna ripetere a gran voce che la Scuola non può e non
deve essere oggetto né di depauperanti accordi con le parti sociali
(è il caso dell'a</span>rt.
66 <span style="color: #030000;">de</span>l
disegno di legge n. 3249
riguardante l'Apprendimento
permanente, in pratica un regalo del<span style="color: #030000;">
Governo ai sindacati concertativi per vincere la loro resistenza
</span>contro norme
dubbie<span style="color: #030000;">)
né di riforme al ribasso come la riforma Gelmini o quella dei
C.p.I.A. (Centri per l’Istruzione degli Adulti). </span></span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;">Convinto
che solo il <i>resistere</i>
alle manovre dismettenti lo stato sociale potrà impedire ai
malintenzionati di consegnare <span style="color: #030000;">l’Istruzione
Pubblica italiana alla "Storia", chiudo con i profondi e
sempre attuali pensieri di A. Gramsci, racchiusi</span><span style="color: #030000;">
nei "</span><span style="color: #030000;"><i>Quaderni
dal carcere</i></span><span style="color: #030000;">"</span><span style="color: #030000;"><sup>5</sup></span><span style="color: #030000;">:</span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><i>[…]"Si
può osservare in generale nella civiltà moderna tutte le attività
pratiche sono diventate più complesse e le scienze si sono talmente
intrecciate alla vita che ogni attività pratica tende a creare una
scuola per i propri dirigenti e specialisti e quindi a creare un
gruppo di intellettuali specialisti di grado più elevato, che
insegnino in queste scuole. </i><i>Così,
accanto al tipo di scuola che si potrebbe chiamare 'umanistica', ed è
quello tradizionale più antico, e che era rivolta a sviluppare in
ogni individuo umano la cultura generale ancora indifferenziata, la
potenza fondamentale di pensare e di sapersi dirigere nella vita, si
è andato creando tutto un sistema di scuole particolari di vario
grado, per intere branche professionali o per professioni già
specializzate e indicate con precisa individuazione.</i><i>"</i><sup><i>6</i></sup></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><i>[...]
"Oggi la tendenza è di abolire ogni tipo di scuola
'disinteressata' (non immediatamente interessata) e 'formativa' o di
lasciarne solo un esemplare ridotto per una piccola élite di signori
e di donne che non devono pensare a prepararsi un avvenire
professionale e di diffondere sempre più le scuole professionali
specializzate in cui il destino dell'allievo e la sua futura attività
sono predeterminate."</i><sup><i>7</i></sup></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><i>[</i><i>...</i><i>]</i>
"<i>Nella scuola
attuale, per la crisi profonda della tradizione culturale e della
concezione della vita e dell'uomo, si verifica un processo di
progressiva degenerazione: le scuole di tipo professionale, cioè
preoccupate di soddisfare interessi pratici immediati, prendono il
sopravvento sulla scuola formativa, immediatamente disinteressata.
L'aspetto più paradossale è che questo nuovo tipo di scuola </i><i>appare
e viene predicata come democratica, mentre invece non solo è
destinata a perpetuare le differenze sociali, ma a cristallizzarle in
forme cinesi."</i><sup><i>8</i></sup></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; text-indent: 0.74cm; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #030000;"><span style="font-size: small;">___________________________________________</span></span></span></div>
<div lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><sup>1
</sup>Condorcet,
"Sull’istruzione pubblica", Arti Grafiche Longo e
Zoppelli – Treviso - Ottobre 1966</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><sup>2</sup>
ivi pag. 31</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><sup>3</sup>
ivi pagg. 34-35</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><sup>4</sup>
ivi pag. 35</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><sup>5</sup>
Antonio Gramsci, "Quaderni dal carcere", volume terzo ,
Giulio Einaudi editore – Torino – 1977 </span></span>
</div>
<div lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><sup>6</sup>
ivi pag. 1530</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><sup>7</sup>
ivi pag. 1531</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;"><sup>8</sup>
ivi pag. 1547</span></span></div>
<div lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; text-indent: 0.74cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black; font-size: large;"><sup>* Docente presso il Corso serale - Progetto “Sirio” - dell'IISS "G. Marconi" di Bari</sup></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; text-indent: 0.74cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; text-indent: 0.74cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black; font-size: large;"><sup>
</sup></span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; text-indent: 0.74cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black; font-size: large;"><sup><i> </i></sup></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.04cm; text-indent: 0.74cm;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="color: black; font-size: large;"><sup>Articolo già pubblicato sulla rivista online <a href="http://www.orizzontescuola.it/node/25058" target="_blank">Orizzonte Scuola</a> <i><br /></i></sup></span></span></div>
</div>
coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-61656174264231972212012-08-08T05:48:00.001-07:002012-08-08T05:50:02.999-07:00ULTIMO REGOLAMENTO: SI CHIUDE TRA TRE ANNI!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Lo
scorso 2 Agosto, in un incontro con i Sinadacati, è stata presentata
l’ultima versione del regolamento riguardante il varo dei CPIA (per
scaricarlo cliccare su “<a href="http://www.giuseppesimone.it/comitato/SCHEMA_CPIA_4_8_12.pdf" target="_blank">regolamento</a>”). Il documento è stato
consegnato con la previsione che sarà discusso e approvato, in
seconda lettura, dal Consiglio dei Ministri del prossimo 23 Agosto
per essere poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 Agosto
(tempistica eccellente!).</span></span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Come
si può facilmente capire, già da una rapida lettura, i contenuti
sono peggiori del previsto e si conferma essere stato vano ogni
appello al buon senso e al raziocinio. </span></span></span>
</h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="font-weight: normal; line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
</h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="font-weight: normal; line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Risultano evidenti:</span></span></h1>
<ul>
<li><h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">la
mera logica contabile tesa al taglio radicale come unico spirito
guida del, così detto, rinnovamento;</span></span></span></h1>
</li>
<li><h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">l’atteggiamento
punitivo e dissuasivo verso gli adulti che decidono di tornare in
formazione;</span></span></span></h1>
</li>
<li><h1 align="JUSTIFY" class="western" style="font-weight: normal; line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">la volontà di chiudere
definitivamente i Corsi Serali (data stabilita per la “consegna
delle chiavi” il 31 Agosto 2015)</span></span></h1>
</li>
<li><h1 align="JUSTIFY" class="western" style="font-weight: normal; line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">l’assoluta mancanza di un
disegno serio e funzionale capace di farsi carico, con reale
efficacia, dell’istruzione degli adulti.</span></span></h1>
</li>
</ul>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="font-weight: normal; line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
</h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="font-weight: normal; line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Ad esempio è punitivo e
privo di lungimiranza continuare a negare il rientro in formazione a
chi è già in possesso di un diploma, in quanto ovviamente
bisognerebbe favorire in ogni modo la riqualificazione.</span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Ad
esempio non è serio continuare a proporre un monte ore curriculare
pari al 70% delle ore del diurno. Il 70% è solo un numero! Quando fu
proposto (nella prima bozza di regolamento) al diurno le ore erano
36/38 e il 70%, pur rappresentando una pesante riduzione, lasciava
comunque agli adulti 25/27 ore settimanali. Oggi, dopo la “riforma
Gelmini”, le ore al diurno sono diventate 32 e continuare,
ciecamente, a riproporre il 70% significa pretendere di formare
diplomati con corsi di </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">22
ore settimanali</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">.
Ora, tutti coloro che insegnano nei corsi serali, sanno bene che, se
attualmente 28 ore settimanali (con tutto il riconoscimento dei
crediti formali e non formali del SIRIO) sono insufficienti a
concludere i programmi, 22 ore sono semplicemente ridicole, con tutta
la riorganizzazione, la modularità, la “trasfusione” e la
“telepatia” che ci vogliamo mettere: </span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">è
impossibile! A meno di far pagare agli utenti con una dilatazione dei
loro tempi la riduzione dell’offerta. </span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Pertanto
facciamo appello ai Ministri del Consiglio di riflettere seriamente
prima di approvare in seconda lettura! SI LEGGA!</span></span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Facciamo
notare inoltre a tutti i colleghi la scelta dei tempi per
l’approvazione di cotanto regolamento (ciliegina sulla torta)
volutamente coincidente (dopo anni di attesa) con il periodo in cui
le scuole non sono presidiate da quei lavoratori che più volte hanno
chiesto di essere ascoltati (senza ricevere alcuna risposta) prima di
ogni decisione allo scopo di apportare, con la loro esperienza sul
campo, quelle correzioni capaci di evitare lo scempio.</span></span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Sia
chiaro che non può bastare al Governo l’atto di aver consegnato ai
Sindacati il regolamento. Tutti i sindacati CGIL, CISL, UIL e SNALS
hanno accettato silenti questo regolamento, in qualche caso con
compiacimento, unica la CGIL ha proferito una qualche blanda e
insufficiente critica. Tutti si sono autoinvitati a prendere parte
alla redazione delle linee guida ritenendo, a nostro avviso
erroneamente, di poter intervenire in quella fase a raddrizzare ciò
che è palesemente storto sin dalle fondamenta.</span></span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="font-weight: normal; line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
</h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Noi diciamo con chiarezza
che non ci sentiamo rappresentati da Sindacati che affrontano in tal
modo il problema! E, se non vediamo cambiamenti di rotta, siamo
pronti al ritiro delle deleghe.</span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
</h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Da questo momento siamo
tutti allertati e pronti ad ogni ragionevole azione di contrasto atta
a prevenire la morte della Scuola serale pubblica!</span></span></h1>
</div>coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9075753846040240001.post-79539777421762044432012-07-20T10:30:00.003-07:002012-07-20T11:30:50.962-07:00LIQUIDAZIONE DELLE SCUOLE SERALI: LO STILLICIDIO CONTINUA!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6jJlDzuXW8OxbZG3JsrGcPzPNIOkvqbWLcON8kaIiUMlQWHuHaliJpL_w0SwfaM4nknJU2PJk8we_BwQJD671cnBviciHqSlfxBSSnHN6UZoeo5LcF4FUlvDhMtR7H6O2MmKZTQu5PiY/s1600/scuola_serale_chiusa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6jJlDzuXW8OxbZG3JsrGcPzPNIOkvqbWLcON8kaIiUMlQWHuHaliJpL_w0SwfaM4nknJU2PJk8we_BwQJD671cnBviciHqSlfxBSSnHN6UZoeo5LcF4FUlvDhMtR7H6O2MmKZTQu5PiY/s200/scuola_serale_chiusa.jpg" width="200" /></a></div>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Siamo
alle solite! Il caldo impera in un giugno-luglio tra i più torridi
mai visti. Abbiamo da poco messo alle spalle l’anno scolastico
2011-2012 con l’ultimo sforzo dell’Esame di Stato sperando nel
meritato riposo estivo. Ma la speranza è vana e non ci si può
rilassare con le notizie dei pesanti tagli alle classi dei corsi
serali che ci giungono ormai con puntualità in questo periodo in cui
si delineano gli organici di diritto.</span></span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Così,
da Torino, giunge la notizia che il cambio al vertice dell’USR
Piemonte abbia portato un nuovo dirigente “mani di forbice”,
tutto zelo e contabilità, che in un batter d’occhio ha deciso di
falcidiare i corsi serali accingendosi a “potare” pesantemente le
classi sino a compromettere, in molti casi, la stessa esistenza di un
servizio storico e funzionante nella città emblema della classe
operaia. Proprio dove, specialmente in periodi di forte crisi
economica e occupazionale, si dovrebbe investire di più
nell’istruzione degli adulti!</span></span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="font-weight: normal; line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">E da Ancona giungono le
stesse allarmanti notizie!</span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Ma
la doccia fredda arriva anche a noi, a Bari, inaspettatamente, con la
decisione del dirigente provinciale dott. Lacoppola di non assegnare,
per l’organico di diritto, tutte le classi prime dei corsi serali.</span></span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">La
motivazione è che dovendo tagliare 10 classi si è scelto di far
pagare i “negletti” del serale (ciononostante il dott. Lacoppola
vuole essere pure ringraziato per essersi opposto a tagliarne 35,
come se fosse possibile per un funzionario statale disattendere a
precisi ordini </span></span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">ministeriali
e al contempo vantarsene (</span></span><span style="font-size: small;"><i><span style="font-weight: normal;">La
</span></i></span><span style="font-size: small;"><i><span style="font-weight: normal;">Gazzetta
del Mezzogiorno di Bari del 27/06/2012</span></i></span><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">)</span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">;
la verità, secondo noi, è che egli non ha potuto fare di più pur
avendo avuto </span></span><span style="font-size: small;"><u><span style="font-weight: normal;">carta
bianca</span></u></span><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">!</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">).</span></span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="font-weight: normal; line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">La stessa logica
incostituzionale e fortemente discriminatoria che avevamo
rimproverato appena un anno fa al dirigente provinciale di Foggia
(ricordate il caso Cerignola e la lotta condotta, tra gli altri,
dalla collega Maria Tattoli).</span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Quindi,
un film già visto! La storia si ripete a conferma di un preciso
piano di lenta ma continua dismissione della Scuola Serale Pubblica
con la tattica del “consumo a piccoli morsi” allo scopo di non
turbare molto l’utenza e i lavoratori del settore. Nel pressoché
totale silenzio e nell’assoluta immobilità dei Sindacati (che in
questo caso si sono limitati ad informare asetticamente i propri
iscritti relegando la notizia tra le “news” (vero???!!!)).</span></span></span></h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">A
nulla sembrano valere gli accorati appelli, affinché non si chiudano
le scuole serali, rivolti al Presidente della Repubblica, come quello
del Sig. Nicola Papagna di Bari (</span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><i><span style="font-weight: normal;">La
Gazzetta del Mezzogiorno del 7 luglio 2012 pag. 24</span></i></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">).</span></span></span></h1>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><b>Noi non ci stiamo al lento stillicidio
della scuola serale pubblica!</b></span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-family: Georgia, serif;"><b>Come corso serale avevamo chiesto la
prima avendone abbondantemente i numeri, quindi la mancata
assegnazione si traduce fatalmente nella negazione del diritto allo
studio ad un folto numero di persone in carne ed ossa pronti a far
valere i loro diritti. Noi auspichiamo che con l’organico di fatto
l’insana decisione rientri. Diversamente ci vedremo costretti a
spostare l’azione sul piano legale forti della clamorosa sentenza
del TAR della Sardegna che per casi analoghi ha condannato
l’Amministrazione a fare marcia indietro e a rifondere il danno
economico.</b></span></div>
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<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><b>LA STESSA AZIONE LEGALE INDICHEREMO E
SOSTERREMO IN TUTTA ITALIA POICHÉ SIAMO STUFI DI AVERE UNO STATO
INADEMPIENTE ATTRAVERSO I SUOI STESSI DIRIGENTI!</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><i><br /></i></span><br />
<span style="font-family: Georgia, serif;"><i>Nazzareno Corigliano</i></span></div>
</div>coordinamento per la difesa delle scuole seralihttp://www.blogger.com/profile/16750117913952865990noreply@blogger.com0