venerdì 20 luglio 2012

LIQUIDAZIONE DELLE SCUOLE SERALI: LO STILLICIDIO CONTINUA!


Siamo alle solite! Il caldo impera in un giugno-luglio tra i più torridi mai visti. Abbiamo da poco messo alle spalle l’anno scolastico 2011-2012 con l’ultimo sforzo dell’Esame di Stato sperando nel meritato riposo estivo. Ma la speranza è vana e non ci si può rilassare con le notizie dei pesanti tagli alle classi dei corsi serali che ci giungono ormai con puntualità in questo periodo in cui si delineano gli organici di diritto.

Così, da Torino, giunge la notizia che il cambio al vertice dell’USR Piemonte abbia portato un nuovo dirigente “mani di forbice”, tutto zelo e contabilità, che in un batter d’occhio ha deciso di falcidiare i corsi serali accingendosi a “potare” pesantemente le classi sino a compromettere, in molti casi, la stessa esistenza di un servizio storico e funzionante nella città emblema della classe operaia. Proprio dove, specialmente in periodi di forte crisi economica e occupazionale, si dovrebbe investire di più nell’istruzione degli adulti!

E da Ancona giungono le stesse allarmanti notizie!

Ma la doccia fredda arriva anche a noi, a Bari, inaspettatamente, con la decisione del dirigente provinciale dott. Lacoppola di non assegnare, per l’organico di diritto, tutte le classi prime dei corsi serali.

La motivazione è che dovendo tagliare 10 classi si è scelto di far pagare i “negletti” del serale (ciononostante il dott. Lacoppola vuole essere pure ringraziato per essersi opposto a tagliarne 35, come se fosse possibile per un funzionario statale disattendere a precisi ordini ministeriali e al contempo vantarsene (La Gazzetta del Mezzogiorno di Bari del 27/06/2012); la verità, secondo noi, è che egli non ha potuto fare di più pur avendo avuto carta bianca!).

La stessa logica incostituzionale e fortemente discriminatoria che avevamo rimproverato appena un anno fa al dirigente provinciale di Foggia (ricordate il caso Cerignola e la lotta condotta, tra gli altri, dalla collega Maria Tattoli).

Quindi, un film già visto! La storia si ripete a conferma di un preciso piano di lenta ma continua dismissione della Scuola Serale Pubblica con la tattica del “consumo a piccoli morsi” allo scopo di non turbare molto l’utenza e i lavoratori del settore. Nel pressoché totale silenzio e nell’assoluta immobilità dei Sindacati (che in questo caso si sono limitati ad informare asetticamente i propri iscritti relegando la notizia tra le “news” (vero???!!!)).

A nulla sembrano valere gli accorati appelli, affinché non si chiudano le scuole serali, rivolti al Presidente della Repubblica, come quello del Sig. Nicola Papagna di Bari (La Gazzetta del Mezzogiorno del 7 luglio 2012 pag. 24).


Noi non ci stiamo al lento stillicidio della scuola serale pubblica!

Come corso serale avevamo chiesto la prima avendone abbondantemente i numeri, quindi la mancata assegnazione si traduce fatalmente nella negazione del diritto allo studio ad un folto numero di persone in carne ed ossa pronti a far valere i loro diritti. Noi auspichiamo che con l’organico di fatto l’insana decisione rientri. Diversamente ci vedremo costretti a spostare l’azione sul piano legale forti della clamorosa sentenza del TAR della Sardegna che per casi analoghi ha condannato l’Amministrazione a fare marcia indietro e a rifondere il danno economico.

LA STESSA AZIONE LEGALE INDICHEREMO E SOSTERREMO IN TUTTA ITALIA POICHÉ SIAMO STUFI DI AVERE UNO STATO INADEMPIENTE ATTRAVERSO I SUOI STESSI DIRIGENTI!


Nazzareno Corigliano