domenica 13 gennaio 2013

CI SONO!...


Ci sono cittadini, uomini e donne, che dopo una giornata di lavoro, di sera vanno a scuola per studiare.

Ci sono uomini e donne nei cantieri, nelle fabbriche, negli uffici che per migliorare la propria condizione culturale e sociale dalle 6 alle 11 di sera vanno in luoghi chiamati “scuole serali” per studiare, prendere un diploma e magari anche una laurea.

Ci sono cittadini stranieri in questo paese, marocchini, rumeni, e magari anche albanesi, che di sera vanno a “scuola serale” per diventare periti, geometri, ragionieri, e studiano con serietà e profitto.

Ci sono ragazzi, tanti ragazzi, che nella scuola del mattino non ce l’hanno fatta, ma capiscono poi che studiare è importante e necessario e dopo 8-10 ore nei call center, nei luoghi della vita precaria creati per loro, di sera con voglia e coraggio riprendono a studiare.

Ci sono lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, in cassa integrazione, con occupazioni precarie e provvisorie, che in questi luoghi chiamati “scuole serali” vanno a studiare per coltivare almeno la speranza.

Ci sono insegnanti in questo paese che tutte le sere in questi luoghi insegnano. Ma pare che la maggior parte non sia stato costretto e ancor peggio fa questa specie di lavoro con passione ed entusiasmo.

Ci sono politici e governanti che hanno capito che questi luoghi notturni possono essere pericolosi. Studiare di sera può essere pericoloso: ventotto ore alla settimana di lezione possono nuocere alla salute dei lavoratori, degli uomini e delle donne e possono essere un attacco all’integrità familiare.

Ci sono governanti che hanno approvato una legge nella quale c’è scritto che “i corsi serali per il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore di cui all’ordinamento previgente cessano di funzionare il 31 agosto 2015”. Si andrà a studiare in non meglio specificati Centri d’Istruzione per gli Adulti, ma comunque con meno ore, meno laboratori, meno investimenti, meno tutto.

Ci sono, in questo paese, italiani che migrano in Romania o anche in Albania, per agguantare direttamente una laurea. Anche se poi non è necessario spostarsi tanto: ci sono luoghi in questo paese chiamati “diplomifici” che con poche migliaia di euro un diploma viene garantito.

Ci sono anche ex primi ministri, solo in questo paese ci sono, che dopo aver tanto tagliato, legiferato contro, arrestato ogni processo riformatore, sfottono e prendono in giro lavoratori, donne, precari ,ragazzi, insegnanti.

Ci sono, in questo paese per fortuna ancora ci sono, insegnanti e studenti impegnati in una costante azione di difesa della scuola serale pubblica da qualsiasi azione di depauperamento o chiusura.

I docenti della RETE delle SCUOLE SERALI PUBBLICHE della provincia di Torino, nel rimandare al mittente i luoghi comuni e gli sfottò tipici della sua cultura classista, ribadiscono la positiva esperienza ed il grande valore sociale dei Corsi Serali e intendono impegnarsi per la difesa e la promozione della Scuola Serale Pubblica contro ogni sensibile semplificazione e banalizzazione dei percorsi didattici.

Rocco Rolli
RETE SCUOLE SERALI PUBBLICHE
TORINO E PROVINCIA

venerdì 11 gennaio 2013

ALL’ONOREVOLE BERLUSCONI LA NOSTRA RABBIA E INDIGNAZIONE!

Ormai credo sia noto a tutti che nella serata di ieri, giovedì 10 gennaio 2013, durante la trasmissione “SERVIZIO PUBBLICO” condotta da Michele Santoro su LA7, l’On. Silvio Berlusconi, per sfottere il conduttore attribuendogli un basso livello d’istruzione ha fatto una delle sue solite uscite con la battuta: “Ma lei, Santoro, ha frequentato le serali o l’università?”. Dopo è stata richiamata la battuta a più riprese finché è divenuta il tormentone dell’intera serata. Ovviamente fin da subito è montata sulla rete la protesta, testimoniata da E. Caporale su LA STAMPA.it (clicca per leggerlo), di numerosissimi studenti lavoratori stanchi di essere considerati studenti di serie B nonostante il loro sacrificio, impegno e profitto molto spesso di altissimo livello contrariamente a quanto pensa l’On. Berlusconi che, notoriamente, preferisce passare le serate in modalità molto meno impegnative.
Noi vogliamo esprimere all’On. Berlusconi la nostra rabbia e la profonda indignazione per l’assoluta mancanza di rispetto verso chi a costo di durissimi sacrifici, dopo una giornata di vero lavoro, torna tra i banchi di scuola per accrescere la propria cultura o per riqualificare la propria professione, certo nell’interesse loro ma anche della Nazione che così forse può avere cittadini migliori di chi li governa. E che dire della assoluta mancanza di rispetto verso i tanti docenti dei corsi serali che con passione, abnegazione ed inventiva fanno tutto il possibile per rendere il servizio migliore a questi cittadini mentre tutti i governi compreso quello di Berlusconi li hanno ostacolati con la politica dei tagli indiscriminati.
La cosa che ci fa più rabbia è che simili battute da “bar dello sport” (con tutto il rispetto per i bar dello sport) fondate su un pregiudizievole luogo comune a sua volta poggiato sull’assoluta ignoranza debba venire da un ex Presidente del Consiglio, che ci ha rappresentato all’Estero e che si candita a Ministro dell’Economia.
Noi non pretendiamo le scuse dall’On. Berlusconi, convinti come siamo che, pur di accattonare qualche voto, sarebbe capacissimo di chiedercele magari sostenendo che la sua era “solo una battuta senza intento offensivo e che noi non sappiamo stare allo scherzo”. Siamo stanchi della sua voglia di scherzare. Vogliamo solo che, per carità di Dio e della Nazione ci liberi dalla sua ingombrante presenza, dalla sua vita privata, dalla sua immagine plastificata, dal suo continuo ridacchiare, dalle sue barzellette e...basta! ORA ABBIAMO BISOGNO DI SERIETÀ!

prof. ing. Nazzareno Corigliano
Presidente del Comitato
per la Difesa e la Promozione
delle Scuole Serali Pubbliche