RESOCONTO DELL’ASSEMBLEA PROVINCIALE ORGANIZZATA DALLA FLC CGIL DI BARI IL 29/11/2012!
Giovedì
scorso 29/11/2012 si è tenuta a Bari, presso l’Istituto “Elena
Di Savoia”, dalle 17,00 alle 20,00 l’assemblea sindacale
organizzata dalla FLC CGIL di Bari sul tema del regolamento
riguardante il riordino dei CTP e Corsi Serali e sull’istituzione
dei CPIA.
Facciamo
subito rilevare che un’assemblea organizzata dalla CGIL
interamente dedicata al tema specifico del riordino delle scuole
serali, a nostro ricordo (senza timore di smentite) è la prima dal
2007 ad oggi.
Non
possiamo però dichiararci soddisfatti su come l’incontro è stato
condotto soprattutto per l’inconsistenza del tempo dedicato al
dibattito.
L’assemblea
è stata la solita messa cantata nella quale il tempo dedicato al
dibattito è stato "strategicamente" e tragicamente ridotto
a soli 20 minuti su 3 ore di assemblea.
Tutti
i partecipanti infatti, conoscendo già il Regolamento
nella versione ultima del 4 ottobre 2012, si aspettavano di sapere le
proposte che, per tutelare i lavoratori, la CGIL farà al Governo
durante gli incontri finalizzati alla stesura delle linee guida.
Invece,
il relatore, Gigi
Caramia (del
Centro nazionale FLC CGIL), si è profuso nella lettura per punti
dell’intero Regolamento
elencandone
a volte le negatività - ivi
compreso il “fatale” taglio di ore e di cattedre previsto -
e
magnificandone quasi sempre le “novità”.
Nelle
premesse, il relatore ha avuto pure l’ardire di precisare, non
senza compiacimento, che il Regolamento, allo stato delle cose, non
è più emendabile
e pertanto ogni velleità "riformista” andava accantonata.
Il
messaggio era chiaro e voleva dire che nulla si poteva più fare per
bloccare lo scempio e prendersela con il sindacato era ormai tempo
sprecato.
Non
soddisfatto, Caramia ha pure accusato la platea di immobilismo quasi
a voler attribuire ai lavoratori l’irrimediabile situazione. Ma la
cosa più odiosa è quando ha asserito, con una palese menzogna, che
la CGIL ha cercato di ritardare la frittata. Sulle pagine del nostro
blog vi sono tutti gli articoli che abbiamo dovuto scrivere ogni
volta che la CGIL si è lamentata della ritardata approvazione del
regolamento da parte del Governo e del ritardo con cui procedeva il
riordino. Basta andare sul sito della CGIL al seguente link: http://www.flcgil.it/attualita/eda/approvazione-regolamento-dei-centri-per-l-istruzione-degli-adulti-un-ritardo-inquietante.flc
e la menzogna è svelata. Ora, o Gigi Caramia mente sapendo di
mentire e si erge a difensore di lavoratori di cui offende
l’intelligenza pensando che abbiano la memoria corta oppure offende
la sua intelligenza dimostrando di essere inconsapevole di quanto ha
detto e fatto su questo tema la sua organizzazione sindacale. La
verità sull’atteggiamento del sindacato su questo argomento noi
l’abbiamo svelata da tempo, basta rileggere il nostro post del
17/10/2010 “CPIA: UN FINE CHE NON GIUSTIFICA I MEZZI”, per
rendersi conto che la CGIL è in pieno conflitto di interesse tra il
difendere i lavoratori del settore dai tagli massacranti e la
necessità di auspicare
la nascita dei CPIA perché “da
essa dipende il futuro della loro proposta di legge sull’Apprendimento permanente,
la quale mira a spalancare il settore dell’istruzione degli adulti
a una miriade di agenzie formative private (incluse le loro) latrici
di un'offerta formativa generica e non professionalizzante”.
In
poche parole, a nostro avviso la CGIL, si rivela l’ispiratrice di
questo odioso riordino che attraverso un macroscopico “inciucio”
con la controparte paga con la pelle dei lavoratori il business della
formazione professionale. Per questo vuole il carrozzone del CPIA. Su
questo Gigi Caramia getta la maschera quando parla con un certo
compiacimento dell’allargamento dell’offerta formativa (proprio
verso la formazione professionale) prevista dal regolamento o quando
insinua, facendola passare come concezione dei burocrati del MIUR,
l’idea che l’istruzione degli adulti possa passare anche
attraverso percorsi che non considerino la scuola pubblica
necessariamente centrale.
In
definitiva, noi ci aspettavamo che la CGIL ci venisse a rassicurare
con una piattaforma di lotta ed un insieme di idee riparatorie
rispetto allo sconquasso che si viene prospettando dal prossimo anno
per le scuole serali e non che venisse a denunciare l’olezzo di una
frittata riuscita male dopo aver aiutato a rompere le uova ed essersi
lamentata che non si accendevano i fornelli. Infine, abbiamo pure
dovuto assistere alla farsa della raccolta delle domande degli
intervenuti negli ultimi brevissimi minuti dell’assemblea là dove,
ovviamente, è mancato il tempo per le risposte. Che delusione!
Riteniamo
con rammarico, anche guardando alla storia del nostro Comitato e alle
ragioni che ci hanno condotto a crearlo, che sia difficile poterci
fidare di questo tipo di sindacato affidando loro la nostra difesa e
la tutela dei nostri diritti!
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