sabato 23 maggio 2009

CARI SINDACATI, DA CHE PARTE STATE !?

di Nazzareno Corigliano

A scorrere gli ultimi post del nostro blog, appare evidente la storia di questo ultimo periodo a proposito del riordino delle scuole serali e dei costituendi CPIA.
Abbiamo sofferto la forte preoccupazione che ci potesse essere una partenza in assoluta mancanza di qualsiasi norma, regolamento o piano di attuazione, ciò che avrebbe portato il sistema dell’Istruzione degli Adulti, con un salto nel buio, al sicuro collasso.
Abbiamo, pure temuto, che tale conclusione potesse essere addirittura auspicata da chi intende liquidare il servizio offerto dalle scuole serali pubbliche.
Abbiamo cercato in tutti i modi di diffondere le nostre preoccupazioni e le nostre ragioni, a vari livelli, cercando interlocutori istituzionali nazionali e locali, esponenti politici, rappresentanti del mondo della scuola e, soprattutto, dei sindacati.
Abbiamo infine salutato come buona notizia l’esito dell’incontro tra ministero e sindacati del 21 aprile scorso e della conseguente nota MIUR prot. 1033 del 22 aprile che, con la seguente frase:...considerato che l’assetto organizzativo-didattico e gestionale dei Centri provinciali per l’ istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, sono parte integrante dell’intero impianto dell’ istruzione secondaria di II grado e che il funzionamento e la disciplina di tali organismi sono da recepire nell’apposito Regolamento, si ritiene opportuno rinviarne l’attivazione al citato anno scolastico 2010/2011...rinviava di un anno l’attuazione dei CPIA lasciando quindi il tempo e lo spazio alla riflessione e soprattutto all’ORGANIZZAZIONE; al punto da farci credere in un ritrovato buonsenso e nel trionfo della ragione.
Ma, il 14 maggio scorso, viene pubblicato un comunicato unitario da parte di Flc-CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola (che potrete leggere integralmente con il seguente link:
http://www.uil.it/uilscuola/web/notizie/notizie_2009/ida_unitario_140509.pdf
con osservazioni e proposte riferite al documento di base oggetto, appunto, della discussione nella riunione del 21 aprile. In tale documento, come si nota scritto in PERFETTO INCOMPRENSIBILE SINDACALESE con la solita tecnica del dire, non dire o stra-dire al solo scopo di mostrare al lettore la “difficoltà della materia” e l’insostituibile funzione risolutrice dei sindacalisti intelligenti, l’unica frase “incomprensibilmente” chiara è “l’espressa richiesta di revoca della nota MIUR del 22 aprile” allo scopo di buttarsi a capo fitto (o forze a rotta di collo!?) nella sperimentazione dei CPIA fin dal prossimo anno scolastico. Come a dire: "bando alle cautele ed alle riflessioni, sbrighiamoci e gettiamo quanto prima nel caos la scuola serale pubblica".
A questo punto Vi poniamo tre domande le cui risposte riteniamo cruciali per la vita democratica di questo Paese; la prima riguardo la strategia: CARI SINDACATI, DA CHE PARTE STATE? La seconda riguardo l’identità: CARI SINDACATI CHI SIETE O CHI SIETE DIVENTATI? E la terza riguardo la rappresentanza: CARI SINDACATI CHI RAPPRESENTATE?
Fin dall’inizio, di questa battaglia contro chi, per becere logiche contabili e a colpi di leggi finanziarie, voleva porre la parola fine al nostro rispettabile LAVORO e al servizio insostituibile offerto ai cittadini più deboli, avevamo fortemente criticato l’operato del sindacato giudicandolo del tutto insufficiente sia per la mancata, ancorché doverosa, informativa ai lavoratori, sia per le proposte per niente qualificanti e sulle quali mai era stata richiesta la giusta condivisione agli stessi lavoratori. Poi, una volta costituiti in comitato, avevamo cercato il dialogo partecipando a varie assemblee sindacali e, soprattutto la CGIL (di cui avevamo pur apprezzato alcuni positivi ripensamenti sulle posizioni precedentemente espresse) aveva promesso, senza mai attuare, incontri chiarificatori sul tema.
Ma ora non sappiamo più quali interessi Essi difendano. Non capiamo quali giochi intendano giocare sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini. Non ci sentiamo più rappresentati da chi pretende di parlare a nome e per conto di lavoratori che non conosce e non incontra. Non accettiamo la formulazione di proposte pericolose in tema di riordino delle scuole serali da parte di chi, palesemente, dimostra reale impreparazione sul tema.
A questi sindacati noi chiediamo, ancora una volta, un cambiamento di rotta e di comportamento verso i Lavoratori che dicono di voler difendere. In mancanza di segnali positivi saremo pronti a ritirare le deleghe di rappresentanza che, con fiducia e convinzione, abbiamo Loro concesso.
A questo Governo siamo costretti a chiedere (e non ci saremmo mai sognati di doverlo fare) di ignorare, ancora una volta, la richiesta sindacale.

venerdì 1 maggio 2009

BUONE NUOVE!

Come potrete leggere sul sito della UIL-scuola al seguente link:

http://www.uil.it/uilscuola/web/notizie/notizie_2009/220409b.htm

dopo l'incontro del 21 aprile scorso, pare si sia deciso di concedere spazio al dialogo e ad eventuali ricosiderazioni prima di porre in atto lo scempio dei CPIA, ormai saltato all'anno scolastico 2010-2011.

Noi continueremo fino all'ultimo la difesa ad oltranza della SCUOLA SERALE PUBBLICA!