domenica 20 febbraio 2011

IL MIUR RISPONDE!

Vi informiamo che in data 11/02/2011 si è tenuto l’incontro tra MIUR e Sindacati così come da questi richiesto allo scopo di ottenere informazioni dettagliate sull’iter del regolamento riguardante il varo dei CPIA.
Ecco le anticipazioni sulle principali modifiche apportate al regolamento così come ci sono state riferite direttamente dalla segreteria dello SNALS:
è previsto l’avvio dei CPIA a partire dall’anno scolastico 2011/2012, e comunque entro l’a.s. 2012/2013;
• l’offerta formativa dei Centri è estesa al liceo artistico e, con specifici accordi di rete, agli altri percorsi liceali;
• sarà prevista la possibilità, per gli adulti stranieri, anche se forniti di titoli di studio, di iscrizione ai corsi “di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana” istituti presso i centri;
• saranno attivate specifiche iniziative di formazione e aggiornamento per tutto il personale dei centri (dirigenti scolastici, docenti ed ATA).
E’ stato ridefinito l’orario complessivo obbligatorio:
- per i percorsi di 1° livello, II periodo didattico, 70% dell’orario previsto dai corrispondenti ordinamenti delle singole aree di indirizzo degli istituti tecnici e professionali;
- per i percorsi di 2° livello, I periodo didattico, 50% di quello previsto dall’ordinamento per i corsi delle singole aree di indirizzo degli istituti tecnici e professionali;
- per i percorsi di 2° livello, II e III periodo didattico, 70% di quello previsto dall’ordinamento delle singole aree di indirizzo degli istituti tecnici e professionali.
• Inoltre i rappresentanti del MIUR hanno chiarito che le 75 autonomie già istituite per i CPIA saranno numericamente salvaguardate e alle stesse saranno aggiunte, compatibilmente con la situazione esistente, ulteriori istituzioni; hanno chiarito, altresì, che il triennio professionalizzante del serale rimarrà incardinato negli attuali istituti, con la struttura esistente negli attuali istituti di istruzione secondaria di II grado, ma il personale sarà sottoposto ad un coordinamento generale dei CPIA.
Il comunicato pervenutoci dallo SNALS mette poi in rilievo le osservazioni e le richieste fatte da questo sindacato:
1. prevedere, specialmente nei territori provinciali vasti o in zone particolarmente disagiate o con difficoltà di collegamento, l’istituzione di più centri, opportunamente articolati sul territorio, che possano fruire di risorse umane, finanziarie e strutturali adeguate a sostenere l’offerta educativa complessiva, occorrendo un adeguato potenziamento strutturale dell’istruzione degli adulti che non merita una politica di tagli.
2. garantire, con il conferimento della titolarità sui CPIA, un utilizzo del personale in un ambito territoriale ragionevolmente limitato e opportunamente definito, a salvaguardia di tale personale e della possibilità di svolgere proficuamente la propria attività di servizio in condizioni adeguate e con le necessarie tutele;
oltre ad aver espresso preoccupazione in merito all’orario complessivo che determinerà un depauperamento rispetto ai posti attualmente in organico nei CTP e nei corsi serali della secondaria di II grado.
Sempre secondo il comunicato: i rappresentanti del MIUR hanno evidenziato che nelle province ampie, potrà essere ipotizzata e mantenuta l’istituzione di più di un Centro, e che comunque potrebbero essere apportate ulteriori modifiche al testo, prima che lo stesso diventi definitivo.
Anche sul sito della FLC CGIL è apparso un resoconto sullo stesso incontro dal titolo:
Regolamento CPIA: dal MIUR anticipazioni sulla nuova bozza” in tale comunicato si conclude pessimisticamente affermando che:
- da un lato manca un quadro di riferimento complessivo sull’educazione degli adulti
- dall’altro si pretende di istituire l’istruzione degli adulti senza risorse né un assetto ordinamentale adeguati.
Non solo, ma data la pervicace determinazione a continuare i tagli dell’organico, il segmento dell’istruzione per gli adulti continuerà a subire ulteriori forti tentativi di erosione.
Inoltre si promette che: La FLC CGIL, anche attraverso iniziative unitarie, continuerà a rivendicare in ogni sede competente una istruzione degli adulti di qualità.

Ed ecco alcune nostre proposte concrete.

Noi accogliamo favorevolmente l’idea di lasciare i trienni professionalizzanti dei serali incardinati negli attuali istituti, è una decisione saggia che sarebbe ancora più saggia se, come noi proponiamo, si lasciassero anche i bienni incardinati negli stessi istituti viste le loro specificità e gli ovvi legami con i trienni, affidando ai CPIA, oltre alla gestione dei CTP (che verrebbero così stabilizzati), compiti di agenzia capace di indirizzare, monitorare e promuovere sul territorio l’istruzione degli adulti. In tal senso verrebbe giustificata e sarebbe addirittura necessaria un’azione di coordinamento dei CPIA sul personale dei corsi serali. Vorremmo, però, massima chiarezza sull’autonomia dei trienni “incardinati” e sulla possibilità di continuare a raccogliere autonomamente le iscrizioni.

Consentire agli stranieri, già in possesso di un titolo di studio, di poter frequentare i corsi di alfabetizzazione nella lingua italiana è un piccolo passo avanti rispetto alla nostra richiesta di eliminare il divieto di iscrizione a chi è già in possesso di un altro titolo di studio. Questo sia perché non comporta sostanziali oneri, sia perché lo Stato deve favorire i processi di riqualificazione ed infine perché, secondo la nostra esperienza, la presenza in classe di persone già diplomate facilita enormemente il lavoro didattico.

La riduzione delle ore obbligatorie al 70% di quelle del diurno pensata quando i quadri orario prevedevano 36 ore settimanali risultano oggi fortemente penalizzanti dopo la riduzione a 32 ore settimanali voluti dalla riforma. Chiediamo che la percentuale venga riconsiderata in aumento poiché sarebbe difficilissimo garantire qualità con solo 23 ore settimanali.

Infine non possiamo non accogliere favorevolmente tutte le osservazioni, perplessità e proposte avanzate dalle Organizzazioni Sindacali, anzi diciamo meglio tardi che mai! Vogliamo però che i Sindacati siano più incisivi e determinati nella difesa di utenti e lavoratori delle scuole serali, meno rassegnati alla logica dei tagli perché parliamo di un settore minimo della scuola già in ristrettezze di risorse che ogni ulteriore taglio recherebbe grave danno agli utenti senza alcun vantaggio reale per la spesa pubblica!

giovedì 3 febbraio 2011

I SINDACATI SI INTERROGANO!

Mentre nel precedente articolo abbiamo dato la notizia di un probabile rinvio di un anno del varo del regolamento, la CGIL si chiede: “Che fine ha fatto il regolamento sui CPIA?”. E, in data 01/02/2011, con UIL Scuola, CISL Scuola e SNALS, ha chiesto un incontro urgente al MIUR per ottenere informazioni dettagliate sull’iter del regolamento.
Intanto il giorno dopo, 02/02/2011, è avvenuto un incontro al MIUR sugli organici per il prossimo anno scolastico, come si può leggere sul sito della GILDA DEGLI INSEGNANTI, durante il quale il dott. Chiappetta ha comunicato alle OO.SS. che l´organico di fatto per il corrente anno scolastico non ha raggiunto il tetto previsto per circa 7200 docenti impedendo quindi di conseguire totalmente gli obiettivi di risparmio previsti nell’ articolo 64 della Legge 133 del 2008. Per la realizzazione dei risparmi di organico si è quindi parlato di tagli di 3000 posti nei corsi serali della secondaria di II grado.
Non è vero che “i Centri nasceranno senza tagli del personale” come si era detto al precedente incontro!
Siamo convinti, e continuiamo a credere, che la strada scelta dal MIUR, e supportata dalle predette organizzazioni sindacali, sia quella della dismissione del servizio!
Il nostro è un Paese dove sono possibili riduzioni di spesa ai danni del cittadino con la chiusura dei corsi serali, anziché l’abolizione di enti inutili veri dissipatori di risorse … ma sicure poltrone per i nostri politici!