domenica 16 dicembre 2007

TORINO : SI E' COSTITUITA LA RETE PER LA DIFESA E LA PROMOZIONE DELLE SCUOLE SERALI PUBBLICHE

EPPUR SI MUOVE!
Anche a Torino ed in Piemonte numerosi docenti e studenti si sono mobilitati per costituire un network per la difesa e la promozione delle scuole serali pubbliche.
Quì di seguito si riporta il testo della lettera inviata da Rosario Caruso, docente presso l'ITIS "Majorana" di Grugliasco (TO), a tutti i coordinatori delle scuole serali pubbliche italiane.

"Colleghi, vi chiediamo di intervenire in difesa delle scuole serali pubbliche!
La riforma dei corsi serali passa attraverso la legge finanziaria senza che gli studenti e i docenti ne siano stati informati. L'obiettivo della riforma è creare dei centri provinciali che gestiscano l'educazione degli adulti (alfabetizzazione) ed istruzione superiore (diplomi). L'obiettivo ultimo di tale manovra è quello di passare le scuole serali alle Regioni e nelle mani delle agenzie formative.
Ovviamente tutta la riforma sulla carta è a costo zero; nella realtà dovranno essere stanziati dei fondi per la relizzazione dei centri.
Noi chiediamo che i corsi serali mantengano la loro autonomia scolastica.
Gli studenti arriverebbero al diploma in tempi ridotti ad un terzo, con interventi che sanno di fantascienza, infatti le proposte dimenticano la tipologia degli studenti.
In allegato invio il decreto del Ministero dell'istruzione del 25 ottobre 2007 e la norma EDA nella finanziaria 2007.
In relazione alla difesa dei corsi serali delle scuole pubbliche, la rete degli istituti serali di Torino ha aderrito all'iniziativa dell'ITIS Marconi di Bari e stiamo invitando i cittadini a sottoscrivere la petizione al Presidente della Repubblica, al Ministro della Pubblica Istruzione e al Parlamento Europeo.
Sul sito: http://difendiamolescuoleserali.blogspot.com
troverete altre informazioni.
Restando a disposizione per chiarimenti, informazioni o suggerimenti che mi vorrete dare vi saluto cordialmente.
Rosario Caruso dell'ITIS "E. MAJORANA" di Grugliasco (TO)"

sabato 3 novembre 2007

BARI: GIOVEDI 22 NOVEMBRE ASSEMBLEA GENERALE DEL COMITATO PER LA DIFESA DELLE SCUOLE SERALI

Giovedì 22 novembre p.v. si terrà a Bari, a partire dalle ore 15.00 presso l'aula magna dell'ITIS "Marconi" in p.zza C. Poerio 2, un'assemblea generale del comitato per la difesa e la promozione delle scuole serali pubbliche.
I punti di discussione all'ordine del giorno sono i seguenti:
- perfezionamento della forma giuridica del comitato;
- programmazione di nuove iniziative.
Per chi volesse partecipare, può farlo inviando una e-mail di registrazione -contenente nome, cognome e recapito telefonico- al seguente indirizzo: marconisirioserale@yahoo.it.

sabato 6 ottobre 2007

ROMA: LE SCUOLE SERALI NON DEVONO ESSERE RIDOTTE - DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA VII COMMISSIONE CULTURA DELLA CAMERA ON. PIETRO FOLENA

Lunedì 1 ottobre 2007 una delegazione del Coordinamento per la difesa e la promozione delle scuole serali pubbliche è stata ricevuta dal Presidente della VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati, on.le Pietro Folena. Durante l'incontro, il prof. Nazzareno Corigliano, portavoce del coordinamento, ha esposto le problematiche dei corsi serali ed un programma di proposte per il miglioramento delle scuole serali pubbliche. Al termine dell'incontro il Presidente della Commissione Cultura ha dichiarato:
"Qualsiasi riforma delle scuole serali deve partire dall'esigenza di chi le frequenta e non da considerazioni manageriali.
Le scuole serali hanno rappresentato e rappresentano un pezzo fondamentale del tessuto sociale ed educativo del paese, tanto più oggi, nel momento in cui abbiamo bisogno di lavoratori continuamente formati.
Per questo il mio ruolo sarà di sostenere le scuole serali e di vigilare affinché ogni azione in questo settore sia improntata all'innalzamento dell'offerta formativa".

 

giovedì 4 ottobre 2007

ROMA: INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELLA VII COMMISSIONE CULTURA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Il 1 ottobre una delegazione del coordinamento per la difesa e la promozione delle scuole serali pubbliche è stata ricevuta dal Presidente della VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati, on.le Pietro Folena.
In tale occasione il portavoce del coordinamento per la difesa e la promozione delle scuole serali pubbliche, prof. Nazzareno Corigliano, ha esposto le ragioni dell'iniziativa in corso.

lunedì 24 settembre 2007

BARI: INTERVISTA AL PROF. NAZZARENO CORIGLIANO NEGLI STUDI TELEVISIVI DI RTG PUGLIA

Le iniziative del Coordinamento ora approdano anche in TV.
Nazzareno Corigliano, intervistato dal dott. Magrone negli studi televisivi della emittente RTG Puglia, ha esposto l'iniziativa in corso per la difesa e la promozione delle Scuole Serali pubbliche.

L'intervista andata in onda domenica 23 settembre è disponibile on line al seguente indirizzo : archivio RTGPuglia 24/09/2007

sabato 15 settembre 2007

LUSSEMBURGO: LETTERA INVIATA AL COORDINAMENTO DALLA DIREZIONE GENERALE DELLA PRESIDENZA DEL PARLAMENTO EUROPEO

Sig. Nazzareno Corigliano
Coordinamento per la difesa e la promozione
delle Scuole Serali Pubbliche
piazza Carlo Poerio, 2
70126 Bari
Italie

Lussemburgo, 12.09.2007

Egregio Signore,
A nome del Segretario generale mi pregio di accusare ricezione della Sua petizione trasmessa con lettera del 20.07.2007.
La petizione è stata iscritta nel ruolo generale col n. 853/2007, che Le sarei grato di voler ricordare in tutta la corrispondenza al riguardo.

E' stata trasmessa alla commissione per le petizioni che si pronuncerà innanzitutto sulla sua ricevibilità, cioè appurerà se la petizione rientra nell'ambito delle attività dell'Unione europea. Solo in questo caso infatti la petizione sarà esaminata nel merito.

La decisione sulla ricevibilità Le sarà comunicata dalla commissione per le petizioni, direttamente e per iscritto.
Qualora la Sua petizione sia dichiarata ricevibile, la commissione di cui sopra la esaminerà in riunione a porte aperte o pubblica, conformemente alle disposizioni del regolamento interno del Parlamento europeo. Qualora Ella desideri, invece, un esame confidenziale a porte chiuse, La prego di inviare immediatamente la relativa richiesta a detta commissione.
Richiamo comunque la Sua attenzione sul fatto che la procedura di esame di una petizione può richiedere tempi relativamente lunghi visti l'elevato numero di petizioni ricevute, la loro traduzione in tutte le lingue ufficiali dell'Unione europea e il loro esame da parte della commissione per le petizioni.

Qualora Ella desideri ottenere informazioni complementari, La invito a rivolgersi direttamente alla segreteria della commissione per le petizioni.

Distinti saluti

documento firmato da

J. R. CORREA
Capo Unità

mercoledì 12 settembre 2007

MARIO DRAGHI : L'ISTRUZIONE E' FONDAMENTALE PER L'AUMENTO DELLA CRESCITA


Giunge con estrema puntualità l'ennesimo monito di Mario Draghi, Governatore della Banca d'Italia, a proposito di Istruzione. In ogni occasione pubblica il Governatore ha sempre rammentato e ribadito la necessità di rafforzare il livello di Istruzione.
Riportiamo alcuni stralci del discorso pronunciato all'Università di Brescia alla memoria dell'economista Riccardo Faini :
"Il rafforzamento del sistema di istruzione è una leva di primaria importanza per aumentare il potenziale di crescita dell'economia italiana. ....è necessario un ammodernamento del modello di specializazione settoriale e del sistema di imprese e quindi del progresso del capitale umano per sostenere la crescita dell'economia. L'istruzione, incrementa l'efficienza dei processi produttivi, particolarmente in fasi di rapido progresso tecnico... secondo Faini un livello avanzato di conoscenze è essenziale per innovare e sfruttare le opportunità tecnologiche che si rendono disponibili. Tuttavia, non tutto dipende dalla capacità di intervenire dal lato dell'offerta di capitale umano, quest'ultimo è determinato anche dalla domanda che scaturisce dalle imprese e Faini, aveva individuato un nefasto circolo vizioso per cui la bassa offerta di manodopera qualificata alimenta un modello di specializzazione obsoleto ma allo stesso tempo la struttura settoriale e dimensionale della nostra economia deprime la domanda di lavoratori più istruiti".
Dichiarazioni utili e necessarie affinchè il Governo, con coraggio, affronti il tema dell'Istruzione a tutti i livelli.

mercoledì 29 agosto 2007

BARI: LA PRIMA RISPOSTA DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

Segretariato Generale
della Presidenza della Repubblica
-----------
Ufficio per gli Affari Giuridici
e le Relazioni Costituzionali


Roma, 21/08/2007

Gentile Professor Corigliano,
in relazione alla lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, posso dare assicurazione che questo Ufficio ha sottoposto quanto da Lei rappresentato all'attenzione del Ministero della pubblica istruzione per un approfondito esame.
Il Capo dello Stato, infatti, per la sua posizione costituzionale, non ha facoltà di intervento su materie attinenti alla sfera di attribuzione di altri organi dello Stato.
Con i migliori saluti.

p. il Direttore dell'Ufficio
Dr. Luigi delli Paoli

venerdì 20 luglio 2007

LETTERA ALLE ISTITUZIONI

Al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano
Al Ministro della Pubblica Istruzione, on. Giuseppe Fioroni
Al Presidente e a tutti i membri della VII Commissione Cultura
presso la Camera dei Deputati
e per conoscenza
al Presidente del Parlamento Europeo

Bari, 20 luglio 2007

Signor Presidente,
Signor Ministro,
Signori Onorevoli,
in particolare negli ultimi anni ed in particolar modo nell'ultimo semestre da parte dell'attuale Governo si è palesemente rivelata la volontà di "demolire" quello che per molti è stata ed è una grande occasione di riscatto sociale, una grande conquista civile: la scuola serale.
Questa opera di intollerante disgregazione di un sistema didattico educativo, troppo debole e troppo spesso denigrato, si sta svolgendo in assoluto silenzio.
Vogliamo sottoporre alla Vostra cortese attenzione la nostra grande preoccupazione su quanto si va delineando.
Vogliamo altresì esprimere il nostro dissenso sulle modalità che si stanno scegliendo per porre in atto tale sconvolgimento della Istituzione e della funzionalità delle scuole serali. In questo modo, a nostro avviso, le scuole serali rischiano fatalmente la perdita della loro seria ed autorevole azione di riqualificazione umana e professionale degli adulti.
Noi siamo per una scuola serale seria, qualificata e qualificante.
Riteniamo che le scuole serali pubbliche potrebbero svolgere molto meglio la loro funzione se venissero adeguatamente potenziate e negli organici e nei mezzi. Inoltre, se venissero liberate da una serie di orpelli burocratici potrebbero anche essere in grado di centrare gli obiettivi posti dall’Unione Europea in materia di educazione degli adulti.
La scuola serale pubblica deve essere più libera e flessibile per venire incontro alle esigenze degli adulti di oggi. Sono esigenze ormai così vaste e diversificate che è possibile soddisfare solo facendo ricorso a nuovi mezzi e , per esempio, con l’aiuto delle nuove tecnologie.
Ma proprio l’ampia diversificazione dell’utenza impone il mantenimento per le scuole serali delle loro distinte specialità e dei diversi indirizzi per rispondere con la più ampia scelta possibile. La loro massificazione nei centri provinciali per l’educazione degli adulti non può che andare nella direzione opposta. Pertanto non riusciamo proprio ad intravedere l’utile necessità dell’istituzione di questi centri provinciali.
Noi però vorremmo la nuova scuola serale ancora capace di formare veramente e di continuare a fornire titoli di studio pienamente spendibili perché carichi dei giusti contenuti in termini di conoscenze, competenze e capacità. Qui si desta l’altra nostra grande preoccupazione quando, anche nella recente bozza di decreto presentata nell’incontro tra Ministero della Pubblica Istruzione e Parti Sociali del 14 luglio u.s., si prevede un rimaneggiamento delle ore curriculari, che noi speriamo non vada nel senso di una loro sensibile e drastica riduzione.
Chi propone una riduzione delle ore di lezione delle singole discipline, non sappiamo quanto consapevolmente, punta alla dequalificazione e non alla qualità.
Il processo di apprendimento, al di là dei metodi usati, richiede per tutti tempi adeguati e, oltre un certo limite, irriducibili. La nostra esperienza ci dice che l’adulto, che opera il suo processo di apprendimento solo nel periodo di tempo che passa a scuola, ha bisogno di essere assistito nello studio e quindi la scuola per lui non può limitarsi a somministrare i saperi ma li deve anche fare assimilare.
Pertanto, per quanto concerne i tempi curricolari, le esigenze qualitative richiederebbero piuttosto un loro incremento.
Con la presente, vogliamo esprimere preoccupazione e dissenso, supportati, per ora, dalle prime 1056 firme di cittadini che hanno aderito spontaneamente all’appello promosso dal nostro coordinamento per la difesa e la promozione delle scuole serali pubbliche.
Le adesioni raccolte, con un nostro modesto impegno in meno di due mesi e che con piacere alleghiamo, rappresentano la misura di quanto il tema sia sentito e di quanto siano condivise le stesse preoccupazioni e lo stesso dissenso.
Consegniamo alla Vostra cortese attenzione le firme di persone che fidano su una classe dirigente lungimirante e capace di fare le scelte nell’interesse dei deboli e di tutta la collettività, magari tenendo conto, per esempio attraverso una eventuale audizione, delle opinioni di chi, nella scuola serale che si intende riordinare, opera in prima linea, conoscendone le problematiche, da anni, con passione e risultati soddisfacenti.
Ci auguriamo, signor Presidente, Signor Ministro, Signori Onorevoli, che vogliate dare sollecito e tempestivo riscontro a questa lettera, mentre contemporaneamente chiederemo al Parlamento Europeo di valutare se le misure che l'attuale Governo italiano ha già avviato in materia di educazione degli adulti possano garantire emancipazione e pari opportunità ai cittadini adulti.


Prof. Nazzareno Corigliano
(Docente nel Corso Serale “Progetto Sirio” - ITIS “Marconi” - Bari)
Portavoce del Coordinamento per la difesa
e la promozione delle Scuole Serali Pubbliche


allegati :
appello sottoscritto da 1056 cittadini
coordinate per comunicazioni ed eventuali contatti :
coordinamento per la difesa e la promozione delle scuole serali pubbliche
presso l'ITIS "Guglielmo Marconi"
p.zza Carlo Poerio, 2
70126 BARI
e mail : nazzareno.proserali@fastwebnet.it
tel. 080 5534450 (centralino Itis “Marconi” Bari)
cell. 3474559797 (Corigliano)
ps. le firme in originale sono custodite dal prof. Giuseppe Simone, titolare del trattamento dei dati personali e del sito http://difendiamolescuoleserali.blogspot.com

RAGGIUNTE LE PRIME 1000 ADESIONI

A poco meno di due mesi dall'ultima assemblea tenutasi presso l'ITIS "Marconi" di Bari, in cui si adottò l'appello per la difesa e la promozione delle scuole serali pubbliche, il coordinamento ha riscontrato le prime 1000 adesioni.
A fronte di questo incoraggiante risultato a sostegno della iniziativa in corso, e visto l'esito dell'ultimo incontro fra il Ministero della Pubblica Istruzione e le parti sociali (scarica il documento), il coordinamento procederà tempestivamente nelle prossime ore a recapitare alle Istituzioni competenti, destinatarie dell'appello, le firme giunte fino al 19 luglio 2007.

sabato 16 giugno 2007

NAPOLI : UN CONTRIBUTO DI ANTONIO DE MATTEIS, 23 ANNI STUDENTE DEL LICEO "MARGHERITA DI SAVOIA"

Sono iscritto da quattro anni all'Istituto "Margherita di Savoia" di Napoli, un liceo pubblico a più indirizzi (scientifico, linguistico, scienze sociali) che ospita un corso serale aperto a persone maggiorenni (prevalentemente giovani adulti), che si sono ritrovate per ragioni varie (salute, lavoro, famiglia) ad abbandonare gli studi in età adolescenziale. La sua peculiarità consiste nel consentire agli studenti iscritti di poter conseguire un diploma liceale, in tutto e per tutto equipollente a quello conferito agli alunni di un regolare corso diurno (a dispetto di quanto molti erroneamente pensano), senza sostenere i costi di un corso privato , un privilegio, ahimé, di pochissimi eletti che hanno la fortuna di abitare in una delle rare città italiane in cui sorgono serali di questo genere.
Stando ai dati forniti dall'Anagrafe delle scuole statali del sito del Ministero dell'Istruzione, difatti, i licei statali nostrani presso i quali sono attivi corsi serali per il conseguimento di un diploma di Liceo delle Scienze sociali SONO APPENA 9 (il "Margherita di Savoia" a Napoli; il "Rosmini" a Grosseto; il "Fabio Filzi" a Rovereto; il "Gambara" a Brescia; il "Duca degli Abruzzi" a Treviso; il "Regina Margherita" a Torino; il "Sandro Pertini" a Genova; il "Vito Fornari" a Molfetta; il "Rosmini" a Trento), quelli che invece permettono di ottenere una maturità artistica sono appena 6 (il liceo artistico "Cottini" di Torino; il "Preti" a Reggio Calabria; l'"Aldi" a Grosseto"; il "Volta" a Pavia; infine i licei artistici di Bergamo e di Massa-Carrara), ancora meno sono invece i licei scientifici serali (il "Margherita di Savoia" a Napoli; il "Giordano Bruno" ad Albenga, ed il "Leonardo Da Vinci" a Montefiascone); SOLTANTO IN UN CASO (cioè presso il Margherita di Savoia) è attivo un corso serale statale di liceo linguistico, in un contesto socio-economico, come quello attuale, nel quale si richiede sempre più la conoscenza di due o più lingue straniere! Altrettanto "straordinaria" è la condizione del liceo "Tacito" di Terni, l'unico in Italia che ospiti un corso serale di liceo classico.
La gente è consapevole dell'esistenza di tale tipologia di corsi? MOLTO SPESSO NO!
È per tale ragione che l'invito che vi rivolgo è quello di aiutarmi a superare quel muro adamantino di pregiudizio e borioso sdegno che mina l'esistenza di tale tipologia di corsi... Nella mentalità comune un liceo serale è una sterile perdita di tempo, in quanto l'ipotetico iscritto è un vinto, come quelli di verghiana memoria, un essere inferiore che per mancanza di capacità cognitive (giusto per usare un eufemismo) non ha portato a compimento gli studi, e che, per tale ragione, può solo ambire ad un titolo di studio professionalizzante, perché quelle che per gli altri sono alte ambizioni universitarie per lui possono rappresentare soltanto vane velleità da seppellire nell'oblio dei rimpianti (e lo dico sottolineando tutto il mio più profondo rispetto per quanti frequentano o hanno frequentato istituti professionali o tecnici, serali e non, giacché il mio sfogo non ha assolutamente nulla a che vedere né con loro né con il percorso che hanno scelto di intraprendere).
In particolare, una delle cose che più mi fanno incavolare è che il corso serale del "Margherita di Savoia", che rappresenta un unicum nel sud Italia, diventi sempre più piccolo... Questo mi ferisce e mi rattrista, perché vorrei tanto che altri ragazzi come me, che hanno visto lentamente andare in frantumi i propri sogni adolescenziali per cause estranee alla propria volontà, possano ritornare in possesso delle proprie speranze, dei propri progetti, e magari realizzarli. L'età è un fattore secondario, ci sono persone che hanno iniziato la facoltà di medicina a 30 anni (ed oltre) e che ora sono affermati professionisti. Sì, è vero, gli ostacoli sono maggiori, ma il cuore e la passione rendono possibile ogni cosa.
Aiutatemi a realizzare il mio sogno, aiutatemi a rendere il corso che frequento un grandissimo serale, quale lo era un tempo!
altri contributi di Antonio De Matteis :
www.sottoiventi.it
www.zai.net

domenica 3 giugno 2007

SPUNTI DI RIFLESSIONE

Un bella notizia riportata in tutte le agenzie ... bella però, solo per gli studenti del Kenyon College (USA). L'attore americano Paul Newman ha dichiarato che donerà 10 milioni di dollari al Kenyon College, di Gambier (Ohio), scuola in cui ha studiato diplomandosi 40 anni fa, per finanziare un fondo destinato a borse di studio.
In un comunicato, l'attore ha dichiarato : "Credo fortemente che dobbiamo fare tutto quello che possiamo per rendere tutte le opportunità dell'istruzione superiore disponibili agli studenti meritevoli".
Chissà se in Italia qualche mecenate possa fare altrettanto.

giovedì 31 maggio 2007

CONSIDERAZIONI FINALI DEL GOVERNATORE DELLA BANCA D'ITALIA, MARIO DRAGHI


"L'istruzione si conferma al primo posto tra i campi dove un cambiamento forte è necessario, soprattutto al Sud, dove i divari di apprendimento sono significativi già a partire dalla scuola primaria. La "povertà di conoscenze", è anticamera della povertà economica".
Che fare allora?
Investire nella Scuola aggiungendo più conoscenza, competenza e professionalità, o "alleggerirla regalando diplomi" così come viene indicato nella Legge finanziaria del 2007 a proposito di educazione degli adulti?

martedì 29 maggio 2007

SALVIAMO LE SCUOLE SERALI!!!

Il 23 maggio scorso, durante l’assemblea tenutasi presso i locali dell’ITIS “G. MARCONI” di Bari, si è costituito il Coordinamento per la difesa e la promozione delle Scuole Serali pubbliche di cui il sottoscritto è stato nominato portavoce. Tale coordinamento nasce in modo del tutto spontaneo per difendere la positiva esperienza ed il grande valore sociale dei Corsi Serali dalla più grave minaccia che abbiano mai subito ad opera, da una parte, dell’imposizione veicolata attraverso un articolo dell’ultima legge finanziaria in cui si decide la costituzione dei Centri Provinciali per l’istruzione degli adulti e, dall’altra, dei Sindacati che chiedono una sensibile semplificazione dei percorsi didattici ed una forte riduzione del numero di ore di corso. L’intento dichiarato è quello di voler centrare l’obiettivo prioritario, indicato dalla Commissione Europea, di arrivare nei Paesi dell’Unione al 2010 con l’80 % della popolazione tra i 25 e 64 anni dotata di un titolo di studio di Scuola media superiore. Noi ci sentiremmo in grado di raccogliere una simile sfida e siamo consapevoli che le Scuole Serali potrebbero dare un decisivo e fattivo contributo al raggiungimento di tali obiettivi se solo ricevessero i necessari mezzi e le giuste risorse che non hanno mai avuto. Solo a titolo di esempio vi invitiamo a pensare che l’esistenza stessa dei Corsi Serali non è adeguatamente pubblicizzata e la loro promozione è affidata al “passa parola” o al manifesto “fatto in casa” a livello volontaristico dagli stessi docenti che spesso si auto-tassano per poterne pagare la stampa. Tuttavia, restiamo una scuola seria e di alto profilo, dove si lavora con passione e con risultati di tutto rispetto vista la testimonianza di tanti nostri ex alunni che, grazie al titolo di studio da noi rilasciato, hanno riqualificato la loro posizione lavorativa e/o si sono iscritti all’Università proseguendo gli studi con profitto. La strada che il Governo sta prendendo col beneplacito dei Sindacati ci porta al legittimo sospetto che si vogliano raggiungere gli obiettivi della Commissione Europea con la classica scorciatoia di creare dal nulla i diplomati che mancano, regalando diplomi inconsistenti a fronte della frequenza di finti corsi di studio. Basti pensare allo scandaloso indiscriminato riconoscimento di crediti praticato legalmente e venduto come le indulgenze, negli ultimi anni dalle Università Italiane col conseguente proliferare delle lauree facili e di tanti pseudo-dottori che però, nel mercato del lavoro, hanno fatto ingiustamente concorrenza a chi il titolo se l’è sudato col sacrificio e l’impegno, per capire che non siamo nuovi a simili imprese.
prof. Nazzareno Corigliano
Portavoce del Coordinamento per la difesa
e la promozione delle Scuole Serali pubbliche

ADERISCI AL NOSTRO APPELLO ON LINE
Per maggiori informazioni http://difendiamolescuoleserali.blogspot.com

sabato 26 maggio 2007

COSA PREVEDE LA "FINANZIARIA 2007" IN MATERIA DI EDUCAZIONE DEGLI ADULTI E DEI CORSI SERALI

Legge 296/06 (Finanziaria per il 2007)
Articolo 1
[Omissis]

632. Ferme restando le competenze delle regioni e degli enti locali in materia, in relazione agli obiettivi fissati dall'Unione europea, allo scopo di far conseguire più elevati livelli di istruzione alla popolazione adulta, anche immigrata con particolare riferimento alla conoscenza della lingua italiana, i centri territoriali permanenti per l'educazione degli adulti e i corsi serali, funzionanti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, sono riorganizzati su base provinciale e articolati in reti territoriali e ridenominati «Centri provinciali per l'istruzione degli adulti». Ad essi è attribuita autonomia amministrativa, organizzativa e didattica, con il riconoscimento di un proprio organico distinto da quello degli ordinari percorsi scolastici, da determinare in sede di contrattazione collettiva nazionale, nei limiti del numero delle autonomie scolastiche istituite in ciascuna regione e delle attuali disponibilità complessive di organico. Alla riorganizzazione di cui al presente comma, si provvede con decreto del Ministro della pubblica istruzione, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, ai sensi del medesimo decreto legislativo.

[Omissis]

CORSI SERALI : UNA MORTE ANNUNCIATA

Quanto si va delineando in tema di riordino dei Corsi Serali e di costituzione dei Centri Provinciali per l’istruzione degli adulti, prevista dall’articolo 1 comma 632 della legge 296/06 (Finanziaria 2007), merita una attenta riflessione da parte di tutti i cittadini, ancor più da parte degli operatori della scuola ed in particolare di chi, come il sottoscritto, ha a cuore l’esaltante esperienza che vive tutti i giorni col proprio lavoro a contatto con i propri studenti-lavoratori, gente seria che si sacrifica e si impegna con l’unico fine di promuovere la propria crescita umana in termini di conoscenze, competenze, capacità e dignità.

Innanzi tutto si può notare come un cambiamento epocale del genere che, qualora dovesse affermarsi con le proposte emerse finora, porterebbe alla definitiva scomparsa della Scuola Serale, della sua esperienza e della sua storia, viene promosso da un articolo di Legge Finanziaria (e non con altro mezzo legislativo più idoneo) quasi a dire: “Al di là di chi siete, cosa fate e se fate bene o male, quello che più ci interessa è quanto costate!”.
Se solo si pensa a questo suona stonato e ipocrita il richiamo, presente nello stesso comma, agli obiettivi qualitativi fissati dall’Unione europea per l’istruzione della popolazione adulta.
Ma lo strumento legislativo scelto si pone anche come massimo esempio in termini di democrazia negata e mancata richiesta di “consenso partecipato” alle decisioni. Tutti noi ricordiamo le continue altalene che si sono fatte, per giorni e giorni, sugli articoli della finanziaria sotto la pressione delle varie lobby, il nostro articolo passò in silenzio, inosservato e, grazie al voto di fiducia, divenne legge senza un minimo di discussione, non solo tra gli addetti ai lavori, ma neanche in Parlamento.
Se questo è un esempio dell’alto livello di partecipazione democratica, che aveva promesso il Centro-Sinistra prima di andare al Governo, non c’è da stare allegri!
Nell’ultimo periodo del comma 632 si affida la riorganizzazione prevista ad un futuro decreto del Ministro della Pubblica Istruzione sentita la Conferenza Unificata. Quindi, non posso fare a meno di pensare, mentre scrivo, che qualcuno stia lavorando alla stesura di questo decreto magari tenendo conto delle indicazioni delle parti sociali. Già! Cosa dicono i nostri Sindacati?
Vi riporto in calce la posizione di FLC CGIL, CISL SCUOLA e UIL SCUOLA, apparsa su un documento unitario dello scorso mese di marzo, a proposito di Scuole Serali:
“Per quanto attiene ai cosi serali sollecitiamo un intervento complessivo sull’organizzazione e sull’ordinamento degli stessi. Tenendo in dovuta considerazione l’introduzione del biennio unitario e la tipologia dell’utenza dei corsi serali è necessario prevedere modalità organizzative che permettano significative abbreviazioni dei percorsi e piani di studio adeguati alle specificità di tali corsi che non possono essere la semplice ripetizione dei corsi del mattino. Il riconoscimento dei percorsi POLIS va in questo senso e può diventare un importante punto di riferimento in questa operazione di revisione”.
Traducendo dal “sindacalese”, i nostri Rappresentanti Istituzionali propongono sostanzialmente un annacquamento dei piani di studio dei Corsi Serali e una riduzione delle ore e degli anni di corso.
In altra parte del documento, non vedono l’ora che nascano i famosi Centri Provinciali auspicandone il proliferare e chiedendone più di uno nelle province più grandi.
Notevole il consiglio, per la didattica, di seguire la strada dei “percorsi POLIS”. Cosa sono i “percorsi POLIS”?
POLIS è l’acronimo di Progetto di Orientamento Lavorativo e Istruzione Superiore. Si tratta di una sperimentazione didattica, effettuata soprattutto al Nord ad opera dei CTP (esempio CTP di Settimo Torinese), per mezzo della quale si è creduto di dare risposte a particolari esigenze formative mediante corsi “veloci” ed una didattica “modulare”.
Se volete approfondire o semplicemente farvi un’idea più completa di quanto si propone nei POLIS è sufficiente che digitiate, su qualsiasi motore di ricerca (esempio Google), le parole “POLIS DESCRIZIONE ANALITICA”; la prima voce “cliccabile” dell’elenco vi porta ad un documento “ESPERIENZA N. 219” di 31 pagine in cui “i Venditori del POLIS” decantano la loro merce presentandola come la soluzione unica per somministrare (quasi endovena) la cultura e l’istruzione agli adulti in modo “soft” e “senza sforzo” e si propongono (pericolosamente) come alternativa ai Corsi Serali anche, e soprattutto, ai progetti SIRIO e ALIFORTI. Da esperti venditori decantano la loro merce nascondendone i difetti più o meno occulti e gettando, ad arte, insinuazioni ed ombre su coloro che vedono come concorrenti.
Per esempio, in tale documento, si dice:
“… L’offerta dei serali, anche negli indirizzi sperimentali Sirio e Aliforti, resta troppo rigida, per lo più quinquennale, e non riesce a valorizzare in pieno quanto i soggetti adulti hanno appreso nel corso della loro vita sociale e di lavoro…; i due terzi di coloro che si sono cimentati con il rientro nella scuola o nell’università hanno fallito, non conseguendo il titolo di studio che si erano riproposti”.
Ora, chi come me opera in un Corso Serale “Progetto SIRIO” può facilmente rigettare questa accusa di “rigidità” e “mancata valorizzazione dei crediti” semplicemente menzionando l’elenco delle attività quali le innumerevoli riunioni in cui si valutano titoli e si accertano, per colloquio, le conoscenze già possedute dai nostri futuri utenti proprio allo scopo di valorizzarle riconoscendole come crediti che consentono di fatto la riduzione del loro impegno orario nel processo formativo. Le nostre classi sono ricche di individualità diversificate per età e personalità e ci adoperiamo in ogni modo, recuperando ogni scampolo di tempo disponibile, e con vari mezzi al fine del riallineamento e dell’omogeneizzazione per l’ottimizzazione dell’intervento didattico. Tutto ciò ci tiene impegnati in ogni periodo dell’anno scolastico perché non hanno scadenze né limiti temporali le richieste di rientro nel circuito dell’istruzione. È veramente offensivo accusare di rigidità chi lavora seriamente e coscienziosamente per offrire il massimo della flessibilità in un percorso stabile di cinque anni ma che nella maggior parte dei casi viene fruito per un periodo di uno, due o tre anni proprio perché, con “la valorizzazione” ed il riconoscimento dei crediti, i nostri utenti vengono inseriti in classi intermedie, ferma restando la possibilità, per chi volesse fruire di un corso di studi completo, di poterlo fare. Al termine di tale percorso i nostri alunni entrano in possesso di un VERO TITOLO DI STUDIO ricco di contenuti e pienamente valido per la partecipazione, con successo, ad ogni iniziativa di promozione e riqualificazione personale.
Ma i nostri “Venditori”, con evidente disonestà intellettuale, inseriscono nello stesso passo il riferimento alla percentuale di fallimento tratta dal “Primo rapporto nazionale sulla educazione permanente” dell’ISFOL col chiaro intento di addossare sui soli Corsi Serali un dato che nasce invece da un indagine svolta su un campione di tutto il panorama italiano dell’offerta formativa per gli adulti e in percentuale maggiore proprio dei CTP.
Tutto il documento dei nostri “Venditori” sembra improntato più che a descrivere l’esperimento POLIS a gettare fango sulla positiva esperienza dei Corsi Serali. Essi si propongono come scopritori, quasi inventori, della didattica modulare già praticata da anni nei Corsi Serali, nei quali, come accade nel Corso Serale “SIRIO” dell’ITIS “G. Marconi” di Bari, si cerca pure di andare oltre con l’uso di piattaforme telematiche come INDIRE proprio per rispondere alle esigenze di flessibilità. Ma la flessibilità da loro paventata ha più il sapore della precarietà del titolo di studio che vogliono offrire, o far finta di offrire, con un massimo di 1800 ore di lezione.
Però, la cosa più ridicola scritta da costoro (che si dicono esperti addirittura del modello androgogico di M. Knowles) è che il principale punto di debolezza del progetto POLIS sarebbe la forte resistenza degli Istituti Serali che lo vedrebbero come “rivale spietato”.
Questa è la migliore presentazione del progetto POLIS tanto raccomandato dai nostri Sindacati!
La Commissione Europea ha indicato come obiettivo prioritario dei Paesi dell’Unione di arrivare al 2010 con l’80 % della popolazione tra i 25 e 64 anni dotata di un titolo di studio di Scuola media superiore.
Visto il ritardo dell’Italia (ad oggi il 48,2 % di diplomati) noi abbiamo il forte e legittimo sospetto che si voglia risolvere il problema, come al solito, “all’italiana” semplicemente raggiungendo l’obiettivo magicamente con corsi simulati e diplomi regalati grazie all’istituzione di un centinaio di carrozzoni zeppi di poltroncine da assegnare. Poco importa se, nella futura statistica a livello europeo, dovesse risultare che tra tutti i diplomati dell’Unione quelli Italiani sono i più incompetenti.

Vigiliamo e lottiamo contro il criminale tentativo di uccidere i Corsi Serali!!!

a cura del prof. Nazzareno Corigliano, portavoce del coordinamento

giovedì 24 maggio 2007

ASSEMBLEA DEL 23 MAGGIO

Il 23 maggio si è costituito presso i locali dell'ITIS "Marconi" di Bari il coordinamento per la difesa e la promozione della e delle Scuole Serali pubbliche.
I gruppo dei promotori, riunitosi in assemblea, ha nominato quale portavoce dell'iniziativa il prof. Nazzareno Corigliano, docente presso il Corso Serale - Progetto SIRIO dell'ITIS "Marconi" di Bari.
L'assemblea ha inoltre deciso di dare subito avvio alla raccolta di adesioni all'appello per la difesa delle scuole serali pubbliche.
Nelle prossime ore sarà possibile firmare l'appello anche on line attraverso questo blog.

domenica 29 aprile 2007

APPELLO PER LA DIFESA E LA PROMOZIONE DELLA, E DELLE SCUOLE SERALI PUBBLICHE


APPELLO PER LA DIFESA E LA PROMOZIONE DELLA, E DELLE SCUOLE SERALI
PUBBLICHE
- on line http://difendiamolescuoleserali.blogspot.com -
Al Presidente della Repubblica, ai Membri del Governo, del Parlamento italiano ed europeo, ai Rappresentanti delle Istituzioni locali, alle Associazioni per la difesa e la promozione del diritto allo studio, alle Parti Sociali, ai media, alle cittadine e ai
cittadini italiani ed europei.


Noi sottoscritti, donne e uomini di diversa cittadinanza, di diversa residenza, di diverso ceto, impegnati nei nostri rispettivi ambiti e fronti di lavoro, di studio, di ricerca, di iniziativa civile e politica, consapevoli dell'importanza del diritto a raggiungere i gradi più alti degli studi per le persone adulte capaci e meritevoli, anche se prive di mezzi, consapevoli dell’importanza che hanno i valori e i principi fondamentali di uguaglianza e pari dignità sociale sanciti dalla nostra Costituzione per il libero e pieno sviluppo della persona, siamo uniti nel ritenere che :
• Il provvedimento del Governo in materia di “riorganizzazione dei corsi serali” distrugga una conquista civile, prima ancora che sociale, come la Scuola Serale, e che esprima una posizione incompatibile con il nostro dettato costituzionale;
• Il provvedimento di cui è questione, rappresenta il tentativo, attraverso l’istituzione di non meglio precisati “Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti”, di affidare ad un unico organismo centralizzato l’istruzione degli adulti abolendo, di fatto, gli attuali corsi serali specializzati nei vari ordini ed indirizzi scolastici che da oltre un secolo rappresentano concreti punti di riferimento per il riscatto sociale dei più deboli, degli “ultimi”, di donne e uomini alla ricerca di umanità;
• Il provvedimento governativo mira all’accorpamento dei bienni della scuola secondaria di secondo grado in un calderone unico con la scuola primaria, e prevede una drastica riduzione del numero di ore curricolari (almeno di un terzo delle attuali) con l’obiettivo (miraggio ahinoi!) di fornire una preparazione idonea al superamento degli esami di Stato. A fronte di questa
“allucinante” volontà la funzione docente verrebbe svolta da insegnanti inquadrati in un organico autonomo separato da quello delle attuali sedi scolastiche e alle dirette dipendenze di questo organo centralizzato con sede amministrativa propria, e con sede di lavoro non più definita ma relegata su ambito provinciale;
• Un radicale mutamento di tale portata viene innescato e fatto passare, pressoché in silenzio, attraverso un articolo di legge finanziaria, con decisione verticistica unilaterale (un vero e proprio atto di forza) che non ha, nemmeno lontanamente, previsto un minimo di consultazione con coloro che vivono la realtà dei corsi serali e ne conoscono naturalmente le problematiche.
Premesso ciò, siamo profondamente convinti che a tutte le cittadine e a tutti i cittadini deve essere garantita parità e uguaglianza e pertanto anche il diritto di studiare in tutto l’arco della vita per raggiungere elevati livelli culturali, sviluppando le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità che si acquisiscono a fronte di una graduale e matura applicazione nello studio, così come la natura la richiede nelle sue produzioni. Siamo, altresì convinti, che quanto si va dipanando nella “riorganizzazione dei corsi serali” è ingannevole, illusorio, e rischia di formare dei buoni a nulla capaci di tutto.
Occorre prendere atto che i Corsi Serali, così come sono, con i loro pregi e con i loro difetti, funzionano. Nonostante i continui boicottaggi di chi li ritiene “corsi di serie B”, le ataviche ristrettezze organizzative, nonché, la riduzione d’orario, attraverso il lavoro qualificato e qualificante di tutto il personale docente e non docente, i diplomati dei corsi serali sono pienamente competitivi sul mercato del lavoro. La ricaduta sul territorio è palesemente positiva là dove, nella maggior parte dei casi, i diplomati riescono agevolmente a conquistare una nuova posizione lavorativa o a riqualificare positivamente
quella posseduta soprattutto per le conoscenze ed i contenuti acquisiti gradualmente durante i corsi.
Chi vuole distruggere questo, spacciando per riforme progressiste e dette, addirittura, in sintonia con le recenti direttive europee in materia di educazione degli adulti, proposte che vanno, a nostro avviso, esattamente nella direzione opposta, ci sembra assolutamente mancante di competenza, lungimiranza, mancante soprattutto di una seria elaborazione.
• Ribadiamo con profonda convinzione, che la società moderna vive di conoscenza, di cultura, che tutto ciò ha dei costi e che la Scuola non può essere trattata alla pari di una qualsiasi azienda in quanto ovviamente produce cultura e non beni voluttuari.
• Vogliamo che in questo paese democratico certe decisioni vengano prese democraticamente e che i principali attori nell’educazione degli adulti, discenti e docenti, siano parte attiva, se non decisiva, nei processi decisionali che riguardano la riorganizzazione dei corsi serali. Siamo stanchi di questa politica arruffona, confusionaria ed arrogante. Siamo indignati per il tentativo di distruggere, per becere questioni contabili, quella che rappresenta per migliaia di cittadini una
grande occasione di crescita, di riscatto sociale, di speranza .
• Facciamo appello per una affermazione comune in difesa e promozione di quella che è stata a nostro avviso una importante conquista civile, prima ancora che sociale, come la Scuola Serale, a tutti coloro che condividono aspirazioni, fondate sulla parità dei diritti, sul diritto allo studio, sull’emancipazione di donne e uomini come cittadini dell'Europa che vogliamo e che già esiste, di un'Europa in cui l’educazione, la conoscenza, la cultura, costituiscono l'orizzonte di civiltà dei singoli.
• Pretendiamo dal Governo, come azione prioritaria, la costituzione di un osservatorio delle Scuole Serali a tutti i livelli (nazionale, regionale, provinciale, distrettuale) che deve diventare, secondo i nostri auspici, una continua e puntuale opera di monitoraggio delle attività nelle predette scuole, messa a disposizione di tutti attraverso internet.
• Ci rendiamo disponibili, per inverare i nostri obiettivi di difesa della Scuola Serale, a
qualsiasi iniziativa di confronto con le Istituzioni, iniziando da subito con la promozione di un
coordinamento per la difesa e la promozione dei Corsi Serali, quale contributo di proposta e di
dialogo.



Chiunque fosse raggiunto dal nostro appello e voglia dare un proprio contributo a tale iniziativa, può scaricare e diffondere il testo dell'appello, raccogliere le adesioni sull'apposito modulo scaricabile da questo blog e farle pervenire al coordinamento in tempi ragionevolmente brevi

per maggiori informazioni sull'iniziativa contattare:

prof. Nazzareno Corigliano,
marconisirioserale@yahoo.it

0805534450 (centralino ITIS Marconi Bari - dalle 18.00 alle 22.00)

sabato 28 aprile 2007

sottoscrivi on-line l'appello