venerdì 20 febbraio 2009

DALLA RETE DI TORINO!

I colleghi della Rete delle Scuole Serali Pubbliche di Torino e Provincia chiedono con forza di partecipare da protagonisti al dibattito sul futuro riassetto della Scuola Serale Pubblica. Noi condividiamo pienamente i contenuti del MANIFESTO che hanno inviato ai politici ed autorità locali e che, di seguito, pubblichiamo integralmente.

RETE SCUOLE SERALI PUBBLICHE


La RETE SCUOLE SERALI PUBBLICHE si è costituita il giorno 6 Dicembre 2007 nei locali dell’ I.T.I.S. “A. AVOGADRO” di TORINO, dove si sono riuniti i docenti rappresentanti delle scuole pubbliche SERALI di seguito elencate:

ITIS “AVOGADRO”, IPSIA “PLANA”, IPSIA “ZERBONI”, IPSIA “GALILEI”, ITC “SOMMEILLER”, IPSIA “BODONI”, ITIS “MAJORANA”, ITG “GUARINI”, ITIS “CASALE”, ITIS “PININFARINA”, ITIS “OLIVETTI”, 1^ LICEO ARTISTICO.

La RETE SCUOLE SERALI PUBBLICHE è organizzata secondo una struttura operativa che prevede di utilizzare come istituto di riferimento e sede ufficiale l’ITIS “A. AVOGADRO” di Torino. L’intento è quello di sviluppare una azione comune su scala locale e nazionale, dal momento che tutti i numerosi docenti ( e sono ben 800 quelli degli ISTITUTI SERALI STATALI di Torino e provincia!!!) i quali da tempo si dedicano all’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI, sono concordi nel ritenere urgente e necessaria una costante azione di difesa della scuola serale pubblica da qualsiasi azione di depauperamento, soprattutto alla luce dell’iter legislativo previsto per la “riorganizzazione dei corsi serali”.
Le Scuole Serali Statali hanno sempre rappresentato una risposta di “Qualità” alla esigenza degli adulti lavoratori di ritornare all’istruzione, per la realizzazione ante litteram della formazione permanente.
Poichè il D.M. attuativo del 24/10/07 che istituisce i Centri Provinciali per l’istruzione degli Adulti (CPIA), previsti dall’art.1, comma 632 della legge 296/06 (Finanziaria 2007) è la conseguenza di un comma della legge Finanziaria e come tale determinato da fattori di controllo della spesa, si evince che il riassetto dell’Ordinamento dell’ Istruzione degli Adulti è stato regolato dall’unica esigenza di contenimento dei costi e non dal giusto riconoscimento e dalla valorizzazione dei percorsi già in essere, nonché dell’esperienza pluriennale dedicata dai docenti di tali corsi agli studenti adulti.
Proprio nell’ottica dell’applicazione delle norme in materia di Istruzione Permanente, vista come “diritto soggettivo da assicurare ad ogni persona e per tutta la vita”, non si può prescindere dal curare ed ottimizzare tutti gli aspetti che garantiscano la qualità dell’offerta formativa.
Un percorso eccessivamente abbreviato rischia, infatti, di dare, agli utenti “adulti” che ne fruiscono, solo l’illusione di avere acquisito conoscenze e competenze adeguate per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Non si può non ricordare che, già dal 1996, i “Corsi Serali SIRIO” e “Aliforti” sono stati rivolti agli “adulti” che rientravano in formazione, per completare il percorso scolastico interrotto anni prima, e per tali studenti “adulti” vengono valorizzate le esperienze acquisite in ambito lavorativo o in precedenti anni scolastici, accorciando i curriculum tramite il riconoscimento di crediti, che fanno parte integrante del percorso formativo degli allievi adulti e consentono loro di abbreviare e di personalizzare il percorso scolastico, in modo da poter conseguire il diploma anche in un solo anno scolastico.
Tuttavia chi, eventualmente, non possedesse già un bagaglio personale di conoscenze o di esperienze lavorative, ha necessità e/o possibilità di seguire un percorso serio ed approfondito che si articoli su un congruo numero di ore (4500 circa) distribuite su 5 anni.
Va, in ogni caso, curato il conseguimento degli obiettivi previsti dal titolo di studio e la salvaguardia della qualità del risultato finale, che non sarebbe invece garantita da corsi abbreviati, determinando così la impossibilità di avere titoli di studio giuridicamente equivalenti, in quanto non rispettano clamorosamente quello che è il risultato finale atteso.
Appare del tutto inadeguata, infatti, la proposta formativa articolata su un percorso di 1200 ore di istruzione complessive, distribuite in 3 anni, poiché svuoterebbe di efficacia e di contenuti i corsi stessi.

L’attuazione e la organizzazione dei CPIA potrebbe causare quanto sopra esposto, per diversi motivi che possono essere così riassunti:
- Precarizzazione dei Docenti delle Scuole Serali.
- Diminuzione delle ore dei vari curricula.
- I docenti che dovranno insegnare nei CPIA non avranno le competenze e le abilitazioni necessarie.

In questo contesto, infatti, i docenti in Organico presso i “Corsi Serali ”, che sono per l’85% a tempo indeterminato e che hanno maturato esperienza pluriennale nel settore dell’ “Istruzione degli Adulti”, verrebbero ad essere penalizzati da una “insensata” precarizzazione.
Con il Decreto Ministeriale del 24/10/07 la loro presenza e il loro contributo verrebbero limitati ad una ridottissima fetta (il 40%), con un evidente spreco delle professionalità maturate lavorando con gli adulti, a favore degli insegnanti di scuola primaria e superiore di primo grado.
I docenti dei “Corsi Serali” sottolineano, quindi, con forza che tale scelta è assolutamente inopportuna se si vuole, come auspicato dalla Conferenza di Lisbona per il 2010, fornire a quanti più adulti possibile la “qualità” di un diploma di scuola media superiore.
I docenti della RETE SCUOLE SERALI PUBBLICHE, nel ribadire la positiva esperienza ed il grande valore sociale dei Corsi Serali, intendono impegnarsi per la difesa e la promozione della Scuola Serale Pubblica contro ogni sensibile semplificazione dei percorsi didattici e contro la forte riduzione del numero di ore dei corsi.
Ritengono, inoltre, opportuno evidenziare con forza che sul territorio operano già da tempo, con efficacia e discreto successo, svariati Corsi Serali Statali e che è più che mai opportuno, in questo momento, rilanciare l’istruzione tecnico-professionale, come sottolineato nell’ APPELLO PER LA DIFESA DELLE SCUOLE SERALI PUBBLICHE del 6 dicembre 2007, del quale vengono confermati tutti gli obiettivi e gli impegni sottoscritti.
Tutte le considerazioni sopra esposte sono state sviluppate e presentate in occasione del convegno tenutosi il 13 marzo del 2008 sul tema:

L'opportunità di apprendere durante l’intero arco della vita,
inseriti in percorsi di studio improntati a serietà e qualità:
un diritto degli adulti, italiani e stranieri
lavoratori, disoccupati, pensionati,
un'occasione di crescita per il Paese.

A tale convegno hanno partecipato tutte le autorità e i rappresentanti del settore istruzione.

I docenti della RETE SCUOLE SERALI PUBBLICHE esprimono, infine, tutta la propria amarezza nel constatare che il riordino dell’ “Istruzione degli Adulti” è stato elaborato senza che, fin ad ora, i propri rappresentanti venissero in alcun modo interpellati nelle sedi adeguate di contrattazione, ritenendo che avrebbero potuto, invece, dare un importante contributo, grazie all’ esperienza maturata.

La RETE SCUOLE SERALI PUBBLICHE indica come propri portavoce i professori:
Rocco ROLLI dell’ ITG “G. GUARINI” di TORINO e Natale ALFONSO dell’IPSIA “R. ZERBONI” di TORINO, al fine di avere adeguato riconoscimento e riscontro per partecipare attivamente ad una così delicata fase di trasformazione della scuola.
Si allega copia dell’ APPELLO PER LA DIFESA DELLE SCUOLE SERALI PUBBLICHE.

mercoledì 11 febbraio 2009

BARI: LA CGIL CAMBIA ROTTA

Salutiamo positivamente la presa di posizione da parte della FLC - CGIL in merito alla Circolare MPI del 15 gennaio 2009 che pone il 28 febbraio p.v. come data ultima per le iscrizioni ai corsi per l'educazione degli adulti. A fronte di questo dissenso la FLC-CGIL ha chiesto al Ministero una proroga della scadenza in prossimità dell'inizio del nuovo anno scolastico. Per chi volesse leggere il documento, diffuso dal sindacato il 22 gennaio u.s., ne segnaliamo il relativo link

lunedì 2 febbraio 2009

INIZIA LA MATTANZA!

Il 26 maggio 2007, pubblicavamo su questo blog l’articolo “CORSI SERALI: UNA MORTE ANNUNCIATA”; era una delle primissime prese di posizione in difesa delle Scuole Serali Pubbliche in cui mettevamo in evidenza il pericolo della letterale abolizione, dopo una lenta agonia, di un SERVIZIO PUBBLICO al SERVIZIO di fasce deboli di cittadini.
Nello stesso articolo, mettevamo in guardia, oltre che sulla malsana proposta riorganizzativa dell’istruzione degli adulti, anche sui modelli didattici agognati, basati sulla sperimentazione POLIS, che, con l’inaccettabile drastica riduzione delle ore curricolari (a nostro avviso ma anche alla luce dei risultati già prodotti da questa sperimentazione) avrebbe trasformato gli attuali Corsi Serali in DIPLOMIFICI della peggiore specie con il risultato che la VERA CONOSCENZA sarebbe diventata appannaggio solo di chi, PAGANDO, avrebbe potuto accedere a corsi più qualificanti ma PRIVATI. Denunciavamo, in pratica, il pericolo di una sostanziale rinuncia da parte di questo Stato ad offrire una seconda seria opportunità di riqualificazione ai suoi cittadini più deboli, vero e proprio TRADIMENTO, verso costoro, PER TRENTA DENARI!
Da allora sono seguiti appelli, incontri, conferenze, lettere aperte, ecc., abbiamo incontrato politici e personalità che, a parole, ci hanno dato pure ragione e promesso la MASSIMA ATTENZIONE su questi temi.
Oggi, INIZIA LA MATTANZA!, sappiamo che “a Genova si abbatte la scure sulle scuole serali, spariscono dodici corsi serali nelle dodici scuole superiori della città e della provincia, dal prossimo settembre. Al loro posto, tre grandi centri, di nuova formazione, ognuno dei quali con circa 1200 studenti...” ed inoltre, siamo a conoscenza, del parere favorevole concesso dal Ministero su una richiesta di consentire,in Piemonte, la partecipazione a studenti POLIS agli Esami di Stato come candidati interni all’Istituto frequentato, “...solo per quest’anno scolastico in quanto dal prossimo partirà la riorganizzazione” lasciando palesemente intravedere che il POLIS potrebbe divenire SISTEMA.
Ci avevano promesso, in più occasioni (sia con il vecchio che con il nuovo Governo), che ci avrebbero almeno ascoltato “come addetti ai lavori” (eppure proposte serie le avevamo formulate) ed invece PROSEGUONO DRITTI, IMPERTERRITI, SORDI ED INDIFFERENTI! Questi del Nuovo Governo ancora più SORDI di Quelli del precedente!
NOI NON MOLLIAMO! Continueremo a difendere il nostro lavoro, contro il criminale tentativo di uccidere i Corsi Serali!!! Cominciando a tenerci pronti ed organizzati per future iniziative di lotta.

Nazzareno Corigliano, presidente del Coordinamento nazionale per la difesa e la promozione delle scuole serali pubbliche