mercoledì 16 aprile 2014

BARI: LETTERA DEL PROF. GIOVANNI DI PINTO SULLA GESTIONE DEL PERSONALE DOCENTE NELLE SCUOLE CARCERARIE

Il prof. Giovanni Di Pinto, attraverso il racconto del proprio vissuto, evidenzia i punti deboli dell'attuale sistema normativo afferente la gestione del personale docente destinato all'educazione degli adulti nei reclusori italiani.
La lettera, che egli ha inviato al Comitato, viene volentieri qui di seguito pubblicata.



" Gentilissimi Colleghi,
salve sono il Dott. Giovanni Di Pinto. Vorrei sottoporre alla Vostra attenzione la questione del titolo che consente a noi docenti di scuola primaria  di accedere al ruolo speciale carcerario (tipologia di posto: "QN"). A tal fine, Vi ricordo alcuni articoli del nostro CCNL 2006/2009. L'art. 63 del CCNL comparto scuola 2006/2009 al c. 1) stabilisce che la formazione in servizio si realizza anche attraverso strumenti che consentono l'accesso a percorsi universitari, per favorire l'arricchimento e la mobilità professionale mediante percorsi brevi finalizzati ad integrare il piano di studi con discipline coerenti con le nuove classi di concorso e con profili considerati necessari secondo le normative vigenti. Il Testo Unico dell'ordinamento scolastico, il D.LGS. n° 297/94 al quale fanno sempre riferimento, i diversi CCNI e le ordinanze sulla mobilità,all'art. 135 istituisce un ruolo speciale per l'insegnamento nelle carceri al quale il docente di scuola primaria può accedere se in possesso di un apposito CORSO DI SPECIALIZZAZIONE ISTITUITO E AUTORIZZATO D'INTESA CON IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA. IN PRATICA ATTRAVERSO TALI CORSI (CHE NON VENGONO PIU' FATTI DAL 1998, una vera vergogna!!) IL DOCENTE DI SCUOLA PRIMARIA PUÒ CHIEDERE IL PASSAGGIO AL RUOLO SPECIALE, UN RUOLO IDENTIFICATO CON LA SIGLA "QN". L'ART. 64 DEL CCNL COMPARTO SCUOLA 2006/2009  AL COM. 8 AFFERMA CHE LA FORMAZIONE DEI DOCENTI SI REALIZZA ANCHE MEDIANTE L'ACCESSO  A PERCORSI UNIVERSITARI BREVI FINALIZZATI ALL'INTEGRAZIONE DEI PIANI DI STUDIO IN COERENZA CON LE ESIGENZE DERIVANTI DALLE MODIFICHE DELLE CLASSI DI CONCORSOI E DEGLI AMBITI DISCIPLINARI. AL C. 9, del medesimo articolo citato, SI STABILISCE IL MINISTERO RICERCHERà TUTTE LE UTILI CONVERGENZE CON LE UNIVERSITÀ ITALIANE PER FAVORIRE L'ACCESSO AL PERSONALE INTERESSATO, IVI COMPRESO IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI FORMATIVI. AL C. 12, sempre del medesimo articolo, si dice che PER GARANTIRE EFFICACIA NEI PROCESSI DI CRESCITA PROFESSIONALE E PERSONALIZZARE I PERCORSI FORMATIVI SARANNO FAVORITE LE INIZIATIVE CHE FARANNO RICORSO ALL'APPRENDIMENTO IN RETE CON LA PREVISIONE DI "PARTICOLARI FORME DI ATTESTAZIONE E DI VERIFICA DELLE COMPETENZE". L'ART. 67 DEL MEDESIMO CCNL COMPARTO SCUOLA 2006/2009 AL C. 2 sottolinea CHE SONO SOGGETTI QUALIFICATI PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA LE MEDESIME ISTITUZIONI SCOLASTICHE (che potrebbero, eventualmente, subentrare COME PARTNER IN QUANTO LUOGHI FISICI CHE OSPITANO I DOCENTI), LE UNIVERSITA', GLI ISTITUTI PUBBLICI DI RICERCA.
P.Q.M, credo che sia opportuno, per esempio, istituire dei CORSI DI ALTA FORMAZIONE che consentano ai docenti di attivare i laboratori di italiano L2 negli istituti di pena per adulti e prima ancora di ACQUISIRE LA TITOLARITA' SU QUEI POSTI CHE OGGI SONO IDENTIFICATI E CENSITI DAL MIUR CON LA SIGLA "QN". CREDO, PERO', SIA OPPORTUNO RICHIEDERE AI DOCENTI CHE INTENDONO PARTECIPARE A TALI CORSI DI ALTA FORMAZIONE UN MINIMO DI REQUISITI DI ACCESSO; PER ESEMPIO, L'AVER PRESTATO SERVIZIO PER ALMENO 2 ANNI PRESSO UN CARCERE PER ADULTI, IL POSSEDERE UN CORSO POST LAUREA SULL’ITALIANO COME LINGUA SECONDA, L’ABILITAZIONE IN LINGUA INGLESE ALMENO DI LIVELLO B1, L'AVER PRODOTTO PUBBLICAZIONI INERENTI I CORSI PER ADULTI NEL CONTESTO DETENTIVO; ciò al fine di aver un substrato di competenze basilari sul quale poter costruire qualcosa di solido. Ho letto il CCNI sulla mobilità 2014/2015 e,a quanto pare,i posti di scuola primaria attivati nelle carceri non sono disponibili per le operazioni di mobilità!! Non vi sembra un paradosso in questo momento storico nel quale stanno venendo alla luce i CPIA?? Un momento nel quale  la stessa c.m  n°34 del 1 aprile 2014 ribadisce,nel paragrafo dedicato all’Istruzione degli Adulti, a chiare lettere che i corsi della scuola dell’obbligo attivati negli istituti di pena devono essere inequivocabilmente ricondotti ai percorsi di cui all’art. 4 comma 1 lettera c), ovvero ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana,cioè i corsi di lingua italiana come lingua seconda(italiano L2)!!!!Cerchiamo di far luce su tale dilemma. I posti di scuola primaria facenti parte del carcere sono incardinati nell'organico (prima) dei CTP ed ora dei CPIA!! L'art. 1 dell'O.M. n° 455 del 1997 lascia ben comprendere che i posti attivati presso gli istituti di pena appartengono ai CTP.  Ma  i vari UST, compreso quello di Bari, sostiene che i posti di scuola primaria attivati presso gli istituti di pena appartengono ai circoli didattici; se ciò fosse vero ,allora sulla mio cedolino non  dovrebbe esserci la dicitura “SMS …”! Ciò dimostra che i posti di scuola primaria attivati nelle carceri appartengono ai CTP; per cui allo stato attuale i percorsi  d’istruzione degli adulti ( primaria e secondaria di 1° grado)sono incardinati in alcune scuole medie che sono anche sedi di CTP!!! LEGGENDO la c.m. n° 34 del 1 aprile 2014 al paragrafo inerente l’Istruzione degli adulti è espressamente detto che i corsi attivati negli istituti di pena sono da ricondursi ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana (A1 e A2). La pubblicazione del DPR 263 del 29 ottobre 2012 sulla G.U. del 25/02/2013 ha reso pienamente attuativo il D.M. 25 ottobre 2007, nel quale l’art. 7 comma 1) del D.M. 25 ottobre del 2007 stabilisce che l’assegnazione dei docenti ai centri può avvenire anche attraverso la valorizzazione di appositi titoli culturali ed esperienze professionali maturati nel settore,mentre l’art. 9 comma 3)  sancisce che i 2 docenti della scuola primaria debbono possedere la competenza per l’insegnamento di una lingua straniera (del resto, con l’utenza non autoctona dei ctp l’insegnamento della lingua italiana si configura come seconda lingua; ecco spiegato il motivo per cui si parla di italiano L2 quando l’utenza è straniera). Ma sui posti di scuola primaria, pur essendo disponibili in organico di diritto, ogni anno scolastico, non vengono mai trasferiti docenti di ruolo, dei titolari di cattedra?? Ogni anno quei posti, identificati con la sigla”QN”,che appartengono, di diritto, ai ctp vengono assegnati a docenti assolutamente impreparati  non solo nel lifelong learning (apprendimento permanente), ma nel settore dell’italiano come lingua seconda e dell’intercultura(oramai i ctp si configurano come quei siti di accoglienza dell’utenza non autoctona,nei quali promuovere l’integrazione linguistica,sociale e culturale delle molteplici etnie) .Questo "enigma" credo proprio che debba essere risolto!! Gentilissimi Colleghi, io ho inviato diverse segnalazioni all’ex responsabile della formazione del personale docente, il Dott. Piscitelli, al Sottosegratario Toccafondi, al Dott. Tucci, al Dott. Amelio e all'ex Capo Dipartimento, la Dott.ssa Stellacci (la quale mi aveva promesso che avrebbe sottoposto la questione agli Uffici competenti) alla Dott.ssa Palumbo, attuale responsabile della Direzione Generale per l’Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti Formativi delle Regioni”, all’ex Ministra Carrozza e a quella attuale!! Dunque, se, come sostiene il grande Preside ORAZIO COLOSIO (cultore della disciplina “Educazione degli Adulti”, Coordinatore di una rete di CTP, consulente esterno nel tavolo tecnico IdA per la creazione dei CPIA), non serve un titolo di specializzazione per insegnare nelle carceri,allora il MIUR dovrebbe diramare in tempi celeri una CIRCOLARE ESPLICATIVA AGLI UFFICI SCOLASTICI TERRITORIALI nella quale si dica che nell'organico dei CPIA sono compresi anche i posti di scuola primaria attivati nelle carceri,perchè non mi sembra giusto che un docente con laurea ed abilitazione all'insegnamento(per.es. la A/043) può diventare titolare di cattedra negli istituti di pena ed un docente docente di scuola primaria che possiede il titolo di accesso(diploma magistrale o laurea) con relativa abilitazione non può acquisire la titolarità sui posti di scuola primaria attivati negli istituti di pena. Ma noi della primaria chi siamo figli di un Dio minore???? Eppure io oltre ad una laurea in Scienze dell'Educazione e della Formazione ed in Pedagogia ho conseguito una  specializzazione in Pedagogia Interculturale, un perfezionamento nell'insegnamento della lingua italiana come lingua seconda,nell’insegnamento della lingua italiana a studenti arabofoni e nel language testing!!!!! Ho persino pubblicato un testo sull'approccio autobiografico nel contesto detentivo, sono stato coinvolto, anche in questa occasione con una pubblicazione sulla mia esperienza didattica maturata nel carcere giudiziario di Trani, nel report ufficiale di tutti i PRAP d'Italia! Ho meritato anche un plauso scritto dal Preside per il laboratorio giornalistico dal titolo ”Il cammino”!!  Questa "barzelletta" del ruolo speciale noi docenti la stiamo ascoltando da diversi anni!!! Il DPR n°263 del 29 ottobre 2012 ridisegna l'architettura dell'IdA, ma se gli attori di tale riforma non sono motivati e preparati (non specializzati) questa struttura potrebbe crollare!! Vi ringrazio vivamente per la vostra ingente disponibilità, professionalità e serietà. Non mi rimane che andare in qualche programma per raccontare questa "STORIA INFINITA" che ha il sapore di un sogno irrealizzabile reso tale da una classe dirigenziale che conosce, forse, solo la teoresi e non la prassi didattica nei contesti IdA.
Cordialmente f.to Giovanni Di Pinto"

giovedì 10 aprile 2014

ROMA: PUBBLICATE LE LINEE GUIDA DEI CPIA

Il MIUR ha pubblicato le Linee Guida per i CPIA, che dovrebbero definire il passaggio al nuovo ordinamento dell’istruzione degli adulti, così come previsto nell’art. 11, comma 10 del D.P.R. 29 ottobre 2012, n. 263.
Le Linee Guida sono state redatte sulla base delle proposte elaborate dal Gruppo Tecnico Nazionale per l’Istruzione degli Adulti istituito con decreto dipartimentale 5 marzo 2013, n. 6 e successive integrazioni e modifiche. Il gruppo, coordinato dal Direttore della Fondazione CENSIS, ha visto la partecipazione di esperti designati da IX commissione della conferenza delle Regioni, ANCI, UPI, Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Organizzazioni Sindacali del Comparto Scuola, INDIRE, INVALSI, ISFOL, nonché da esperti provenienti dalle istituzioni scolastiche.
A breve, il Comitato per la difesa e la promozione delle Scuole Serali pubblicherà le proprie considerazioni e osservazioni sul dispositivo che qui di seguito viene allegato.
Per leggere le Linee Guida è sufficiente cliccare sul seguente link:
Linee Guida CPIA 2014 (file in formato .pdf)