mercoledì 8 agosto 2012

ULTIMO REGOLAMENTO: SI CHIUDE TRA TRE ANNI!

Lo scorso 2 Agosto, in un incontro con i Sinadacati, è stata presentata l’ultima versione del regolamento riguardante il varo dei CPIA (per scaricarlo cliccare su “regolamento”). Il documento è stato consegnato con la previsione che sarà discusso e approvato, in seconda lettura, dal Consiglio dei Ministri del prossimo 23 Agosto per essere poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 Agosto (tempistica eccellente!).

Come si può facilmente capire, già da una rapida lettura, i contenuti sono peggiori del previsto e si conferma essere stato vano ogni appello al buon senso e al raziocinio.

Risultano evidenti:

  • la mera logica contabile tesa al taglio radicale come unico spirito guida del, così detto, rinnovamento;

  • l’atteggiamento punitivo e dissuasivo verso gli adulti che decidono di tornare in formazione;

  • la volontà di chiudere definitivamente i Corsi Serali (data stabilita per la “consegna delle chiavi” il 31 Agosto 2015)

  • l’assoluta mancanza di un disegno serio e funzionale capace di farsi carico, con reale efficacia, dell’istruzione degli adulti.

Ad esempio è punitivo e privo di lungimiranza continuare a negare il rientro in formazione a chi è già in possesso di un diploma, in quanto ovviamente bisognerebbe favorire in ogni modo la riqualificazione.

Ad esempio non è serio continuare a proporre un monte ore curriculare pari al 70% delle ore del diurno. Il 70% è solo un numero! Quando fu proposto (nella prima bozza di regolamento) al diurno le ore erano 36/38 e il 70%, pur rappresentando una pesante riduzione, lasciava comunque agli adulti 25/27 ore settimanali. Oggi, dopo la “riforma Gelmini”, le ore al diurno sono diventate 32 e continuare, ciecamente, a riproporre il 70% significa pretendere di formare diplomati con corsi di 22 ore settimanali. Ora, tutti coloro che insegnano nei corsi serali, sanno bene che, se attualmente 28 ore settimanali (con tutto il riconoscimento dei crediti formali e non formali del SIRIO) sono insufficienti a concludere i programmi, 22 ore sono semplicemente ridicole, con tutta la riorganizzazione, la modularità, la “trasfusione” e la “telepatia” che ci vogliamo mettere: è impossibile! A meno di far pagare agli utenti con una dilatazione dei loro tempi la riduzione dell’offerta. Pertanto facciamo appello ai Ministri del Consiglio di riflettere seriamente prima di approvare in seconda lettura! SI LEGGA!

Facciamo notare inoltre a tutti i colleghi la scelta dei tempi per l’approvazione di cotanto regolamento (ciliegina sulla torta) volutamente coincidente (dopo anni di attesa) con il periodo in cui le scuole non sono presidiate da quei lavoratori che più volte hanno chiesto di essere ascoltati (senza ricevere alcuna risposta) prima di ogni decisione allo scopo di apportare, con la loro esperienza sul campo, quelle correzioni capaci di evitare lo scempio.

Sia chiaro che non può bastare al Governo l’atto di aver consegnato ai Sindacati il regolamento. Tutti i sindacati CGIL, CISL, UIL e SNALS hanno accettato silenti questo regolamento, in qualche caso con compiacimento, unica la CGIL ha proferito una qualche blanda e insufficiente critica. Tutti si sono autoinvitati a prendere parte alla redazione delle linee guida ritenendo, a nostro avviso erroneamente, di poter intervenire in quella fase a raddrizzare ciò che è palesemente storto sin dalle fondamenta.

Noi diciamo con chiarezza che non ci sentiamo rappresentati da Sindacati che affrontano in tal modo il problema! E, se non vediamo cambiamenti di rotta, siamo pronti al ritiro delle deleghe.

Da questo momento siamo tutti allertati e pronti ad ogni ragionevole azione di contrasto atta a prevenire la morte della Scuola serale pubblica!