mercoledì 3 settembre 2008

RASSEGNA STAMPA: SULLA GAZZETTA DI REGGIO UN ARTICOLO SULLA CHIUSURA DELLE SERALI A GUASTALLA

A Guastalla (RE) un gruppo di studenti e docenti del corso serale dell'Istituto superiore "Russel" si mobilitano affinchè vengano riconfermate in organico le classi che secondo il piano della sovrintendenza scolastica regionale dovrebbero essere soppresse, a partire da questo nuovo anno scolastico.
Quì di seguito riportiamo integralmente l'articolo pubblicato sulla Gazzetta di Reggio lunedì 1 settembre 2008.
GUASTALLA. Potrebbero cessare quest'anno, per mancanza di risorse, i corsi serali organizzati presso l'istituto Russell di Guastalla. Dopo le recenti polemiche che hanno interessato alcune classi del convitto Corso di Correggio, ora gli studenti lavoratori del polo scolastico guastallese sono decisamente preoccupati per il futuro dei loro studi.
Al momento la questione riguarda oltre 60 alunni, 38 iscritti al terzo anno e 25 al quarto, in classi articolate tra indirizzo aziendale e dei servizi sociali (esiste anche una terza Itis, composta da una decina di persone).
«A quanto si sa - spiega Sante Benetti, 36 anni, della Bassa mantovana e guastallese di origine - l'ufficio scolastico provinciale sta seriamente pensando di interrompere la nostra esperienza di scuola serale perché mancherebbero le risorse necessarie per mandarla avanti».
Se queste prime notizie dovessero essere confermate, ciò comporterebbe l'interruzione di un percorso iniziato tre anni fa, anche con il sostegno dell'amministrazione comunale, quando era preside Valerio Messori): già due quinte hanno affrontato l'esame di Stato, portando oltre quaranta studenti lavoratori (provenienti dalla Bassa reggiana e mantovana) ad ottenere il diploma di maturità.
«Noi già lavoriamo e paghiamo abbondantemente le tasse - continua Benetti, che ha frequentato la terza lo scorso anno - eppure ci dicono che non ci sono i soldi per farci continuare a studiare, non per finanziare qualche strano corso più o meno utile. Sospendere le nostre lezioni significherebbe negarci un diritto e vanificare il nostro impegno».
Il discorso vale soprattutto per coloro che lo scorso anno frequentavano la terza: queste persone hanno ottenuto il diploma di qualifica e, spesso, hanno addirittura svolto durante questa estate il tirocinio legato alla quarta.
«Quando abbiamo scelto di iscriverci alla scuola serale abbiamo fatto progetti, mettendo in campo i nostri sforzi e vorremmo arrivare fino in fondo. Se togliessero i corsi di Guastalla e volessimo continuare, dovremmo studiare in una sede certamente pi— lontana e pi— scomoda per persone che lavorano» spiegano con convinzione Salvatore Sicilia, Serena Rofani, Laura Minelli, Glenda Pazzi e Gessica Menon, anche loro studenti della teorica quarta.
Ora gli alunni del serale si rivolgono direttamente a Vincenzo Aiello, dirigente dell'ufficio scolastico provinciale: a lui chiedono di risolvere il problema delle risorse («Anche noi lo siamo - dicono - I nostri diritti non possono cedere al primato dei soldi»), perché sia premiato l'impegno di chi ha accettato di rimettersi in gioco, investendo nella propria formazione culturale e professionale.
Gabriele Maestri

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quando un Dirigente Scolastico è arrabbiato con tutto il mondo, la prima cosa che fa è accanirsi contro il Corso Serale, quando presente nella scuola che dirige. Anche all'IPSIA Moretto di Brescia è in atto un vero conflitto tra il Dirigente Scolastico ed alcuni insegnanti....